capitolo 44. Finti scomparsi

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Royal's pov

Guardo Addison mentre sta dormendo, con i suoi capelli castani che gli ricadono sul petto. 
Gli accarezzo delicatamente la guancia, evitando che si svegli.
Resterei a guardarla così per ore.
Il suo corpo è coperto da una coperta, e con l'indice della mano scendo lungo il suo petto, sfiorando i suoi seni.
Ho quasi paura di toccarla, anche solo di sfiorarla.
Ho ancora le immagini impresse di ieri notte, non riesco a togliermi dalla testa un solo istante di quella notte neanche un secondo.
Tra tutte le ragazze, non è mai stato così bello fare sesso con una ragazza.
E con Addison è molto di più.
Sposto la mano sulla sua spalla, sfiorandogliela lentamente, mentre avvicino il mio viso ai suoi capelli, inspirando il suo profumo.
Sento che si muove sotto il mio tocco, nonostante tiene ancora gli occhi chiusi, e con il corpo va più indietro, toccando con la sua spalla il mio petto. 

<<Che ore sono?>> mi chiede.

<<Le otto del mattino, penso che dovremmo andare dagli altri prima che ci pensino come scomparsi>> ridacchio.

Mugugna qualcosa di incomprensibile, e gira il volto verso la mia direzione, senza ancora aprire gli occhi.

<<Credo che tu abbia ragione>> ridacchia anche lei. <<Chissà cosa staranno pensando gli altri della nostra scomparsa>>

<<Però ne è valsa la pena questa scomparsa, o no?>>

<<Stupido>> rido per la sua espressione, mentre si mette seduta sul letto. <<Dobbiamo davvero andare, Ayla sarà preoccupata>>

Si alza immediatamente, spostando le coperte dal suo corpo.
Ma si blocca con i suoi stessi movimenti.
E quando si volta verso di me, ancora disteso sul letto, si copre i seni con le sue mani.

<<Ehm...potresti..girarti?>> mi chiede. 

Ridacchio a quella sua proposta, dopo ciò che è successo stanotte.

<<Devo ricordarti che ti ho già vista nuda?>> le chiedo.

<<Si ma ora..è diverso>> la vedo rossa in viso, e questo mi fa sorridere ancora di più. <<Insomma, copriti gli occhi almeno>>

Alzo le mani in segno d'arresa, sempre più divertito da quella sua reazione.
Faccio come mi ha chiesto, e mi copro gli occhi con una mano, mentre lei prende i suoi indumenti.
Sbircio mentre si mette il reggiseno, e nonostante è di spalle, se ne accorge non appena si volta verso di me.

<<Ehi, ti ho detto di non guardare>>

Mi ricopro gli occhi, ridendo.

<<Bel culo, comunque>> le dico.

E in meno di un secondo mi ritrovo con una maglietta tirata in faccia.

<<Vestiti, anziché fare il cretino>> avrei giurato di vedere un certo rossore nel suo volto.

{...}

<<Secondo te ci stiamo avvicinando almeno un po'?>> piagnucola, mentre continuiamo a camminare in mezzo agli alberi.

<<Si, saremo lì tra dieci minuti>>

Lei alza un sopracciglio, con un'espressione confusa, e gira il volto verso di me.

𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘜𝘯 𝘉𝘢𝘵𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘋'𝘈𝘭𝘪 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora