Suneung 수능
Giulia, la ragazza quattordicenne del secondo piano, usciva proprio in quel momento per portare fuori la spazzatura, quando, sul pianerottolo di casa, si vide davanti, quelli che ai suoi occhi parvero, due dèi greci.
Uno aveva i capelli castano scuro, bagnati dalla pioggia, che gli ricadevano sulla fronte; due grandi occhi dello stesso colore e un fisico che avrebbe sognato per i tre anni a seguire.
L'altro invece, era il ragazzo asiatico dell'ultimo piano. L'aveva sempre messa un po' in suggestione, lui era bello e intelligente e lei era ancora troppo piccola per fare dei discorsi che non comportassero l'utilizzo di parole e frasi come: "no, vabbè", "adoro", "Sangiovanni", "di che segno sei?". E sapeva che il suo vicino le avrebbe risposto solo con un'alzata di sopracciglio, per questo motivo si limitava solo a salutarlo timidamente ogni volta che lo incontrava. Ma questa volta le risultò molto più difficile del solito.
Jin portava le sue scarpe in una mano e la camicia bagnata e arrotolata nell'altra, mentre sul braccio teneva la giacca della divisa scolastica. I capelli bagnati erano tirati indietro, lasciando intravedere la fronte solitamente sempre coperta.
«Giulia, ti conviene uscire dopo, sta diluviando.» Le disse mentre allo stesso tempo la salutava con un cenno della testa.
La ragazza non rispose, solo dopo che loro salirono il piano successivo realizzò che Jin si era rivolto a lei. Era stata troppo occupata a osservare il sorriso divertito dell'altro ragazzo. Aveva appena vissuto un sogno e doveva assolutamente scriverlo nel suo diario e dirlo alle sue migliori amiche. Così, si attaccò al campanello di casa per tornare dentro.
E la porta di questa che si apriva e si richiedeva fu l'ultima cosa che i due ragazzi sentirono quando finalmente arrivarono all'ultimo piano.
Quando Choo Aerin vide in che condizioni fossero i ragazzi per poco non le si prese un infarto.
Corse in bagno a prendere degli asciugamani e li portò ai due. «Oh! Oh!» Esclamò con fare teatrale, mentre Marco cercava di calmarla con il suo sorriso divertiti. «Voi siete pazzi! Jin, perché non mi hai chiamato? Oh, Marco, tesoro, asciugati bene.» Il ragazzo continuò a sorriderle riconoscente e si portò l'asciugamano sui capelli. Lo scosse per asciugarli un poco, spettinandosi così completamente, per poi lasciar cadere l'oggetto intorno al suo collo.
Nel frattempo, la donna corse in camera dei figli e prese le prime cose che trovò nell'armadio del primogenito. Quando tornò all'ingresso porse a Marco degli indumenti e lo invitò ad andare a cambiarsi e ad asciugarsi in bagno. Ai primi segni di protesta da parte di questo, ripeté la frase con fermezza e tono alto, Marco, nonostante non volesse sfruttare troppo l'accoglienza della donna, non si sognò di farglielo ripetere una terza volta e con i piedi nudi raggiunse il bagno.
«Pensavo stessi a lavoro.» Le spiegò il figlio entrando all'ingresso, una volta che Marco si chiuse alle spalle la porta.
«Vatti a cambiare subito, e asciugati la testa appena Marco ha fatto.» Gli ordinò puntandogli l'indice contro. «Oggi faccio la notte, Jin. Pensavo di avertelo detto ieri.»
Il ragazzo si limitò a rispondere con un'alzata di spalle, per poi andare in camera sua a prendere dei vestiti asciutti. Era molto probabile che la madre glielo avesse detto, ma lui, la sera passata, stava con le cuffiette cercando di evitare di ascoltare i racconti della nonna e sicuramente, in questo modo, aveva evitato anche altre informazioni che gli sarebbero tornate utili.
Marco uscì dal bagno qualche minuto più tardi, dandosi il cambio con Jin. Indossava una felpa primaverile rosa, dell'amico, con sopra una stampa di Spongebob dall'espressione sconvolta. Aveva asciugato velocemente i capelli e li aveva sistemati all'indietro così che lasciassero la fronte libera.
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Pesca La Papera
RomanceImpegnata nella ricerca di un'attività in cui sia brava, maledice i suoi genitori biologici per averle dato quei geni che lei reputa "rotti" e per averla successivamente abbandonata in ospedale. Arrivata all'ultimo anno del liceo, Lea sentirà il bis...