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Cupcake al Prosecco.

La lingua sfiorava lentamente le sue labbra per fare durare ancora più a lungo quel momento. La crema al prosecco era la cosa più buona che il suo palato avesse mai assaggiato. Gli occhi erano chiusi, così che nessuna percezione esterna avesse potuto interferire con quel momento.

Marco e Sara anche erano nelle stesse condizioni. Il primo, a differenza di Lea, aveva gli occhi spalancati mentre in tre bocconi divorava il suo assaggio. «Madre mia!» Esclamò con la bocca piena. «Jasmine, cosa sei!»

Sara invece se ne stava a fissare il vuoto in silenzio, mentre dava al suo cupcake dei piccoli morsi. Non perché voleva che durasse più a lungo, come Lea, ma era semplicemente il suo modo di mangiare.

Jasmine osservava loro soddisfatta, la schiena dritta, i gomiti sul tavolo, le mani incrociate e il mento poggiato su esse. Spostava gli occhi sui suoi amici, con un sorriso nascosto, mentre dentro di lei iniziava a nascere l'idea di iscriversi a Bake Off Italia.

Si spostò con una mossa della mano i capelli lisci, nel momento in cui uno dei suoi fratelli si avvicinò a loro per servire la merenda che avevano ordinato. Giuseppe, il primo di cinque figli, aveva la parannanza dorata con sopra il logo del Bonjour scritto in bianco, poggiò i milkshake tenendo il vassoio in equilibrio, mentre sua sorella gli riservava quegli sguardi che lui odiava.

Il giorno prima avevano avuto un'animata discussione su quei cupcake, Giuseppe sosteneva che fosse tutto solo una perdita di ingredienti e di tempo, si era dimenticato di tutte le novità che la sorella aveva portato nel negozio, ma lui non è che le amava tanto quelle novità, preferiva rimanere sul classico. Per questo Jasmine lo guardava con superiorità, sapeva che la sua vittoria non gli sarebbe andata giù tanto facilmente.

«Questi. Questi saranno al nostro stand.» Sentenziò Marco e mai prima di allora Jasmine gliene fu grata, la tempistica era perfetta, tant'è che suo fratello se ne tornò dietro al bancone con passo svelto e le orecchie fumanti.

«Possiamo mettere anche solo queste per me.» Commentò Sara leccandosi un dito.

«No.»

Tutti si voltarono sconvolti verso Jasmine, che senza togliersi il sorriso dalle labbra continuò.

«Niente cupcake. Il nostro tema è: Macarons. Questi non ci saranno. Ma!» Esclamò anticipando le proteste dei suoi amici che avevano già spalancato la bocca contrariati. «La crema al prosecco verrà usata come accompagnamento a qualche macaron, dobbiamo decidere quale. Poi, sentite le mie altre idee.»

Lo stand di Jasmine non avrebbe fornito solo ai macarons, il professore aveva detto di puntare all'originalità e loro lo avrebbero fatto in due modi: gusti particolari dei dolcetti francesi e degli accompagnamenti che avrebbero fatto andare fuori di testa i ragazzi della loro età, come appunto la crema al prosecco. Aprì poi il suo quadernino degli esperimenti e delle ricette e lo iniziò a sfogliare veloce, per poi fermarsi improvvisamente sbattendo la mano sopra una particolare pagina: gelato alla birra.

Lea guardava tutto con gli occhi spalancati. Ormai era troppo tardi per cambiare gruppo. Afferrò il suo milkshake e dalla cannuccia bevve una grande quantità di calorie.

Imbronciata dal non avere ancora una via per lavorare al suo progetto, si isolò e aprì il suo laptop, mentre i ragazzi ascoltavano attentamente le varie idee di Jasmine con le facce assorte.

Da dove iniziare? Lea strinse la cannuccia di carta tra i denti e tamburellò sul tavolo con le dita. Per prima cosa le servivano gli strumenti necessari, doveva trovare un modo per procurarseli. Dopo di che, doveva pensare a come metterli insieme, le sue abilità manuali non promettevano bene, ma la sua filosofia era quella di non perdersi d'animo mai, quindi un modo lo avrebbe trovato. Come terza cosa, quando tutto sarebbe stato pronto, avrebbe dovuto pensare alla preparazione dello stand in sé. Sospirò. Meglio andare per gradi, quello era un problema che per il momento apparteneva alla Lea del futuro.

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