Latte alle Ginocchia
Valerio si rigirava tra le mani la sua granita ormai quasi finita, mentre seduto sulla panchina davanti allo stand di Lea, lanciava dello occhiate a Jasmine.
La mora stava ridendo con una mano appoggiata sul petto di Marco. Il suo stand era quello che guadagnava maggiormente e lei era così felice che i suoi occhi parevano brillare anche da quella distanza.
«Mi piace...» Mormorò.
Lea soffocò una risata sarcastica. «Giura?»
«A te non dà fastidio?» Le chiese girandosi a guardarla. «Non ti dà fastidio che stiano così vicini?»
Lea aggrottò le sopracciglia e alzò le spalle. «Magari all'inizio mi avrebbe dato fastidio.» Alzò le spalle e spostò lo sguardo sui due. Marco le aveva messo un braccio intorno alle spalle e le stava lasciando un bacio tra i capelli. «Ormai non mi fa nessun effetto. Tra noi è finita.» Gli spiegò tornando a voltarsi verso il biondo. «Lui non prova più niente per me e neanche io.»
A questo punto Valerio alzò un sopracciglio e scoppiò a ridere. «Stai giocando? Lea ma...» Scosse la testa cercando di riprendersi. «Vi ho visti sotto casa. Una persona che non ti interessa non la guardi in quel modo. E poi, spiegami, per quale motivo avrebbe dovuto allontanarsi da te? Ti ha anche palesemente detto che non sapeva cosa provava! Lea, svegliati però.»
La ragazza aggrottò le sopracciglia e lanciò uno sguardo a Marco. Il ragazzo stava preparando un piattino di Macarons a delle ragazze più piccole di loro. «Non ha senso ciò che stai dicendo.» Gli rispose fredda incrociando le braccia al petto. «Stava passando un periodo bruttissimo, Val. Ci sta che era confuso e tutto. Poi è successa quella cosa in ospedale quindi lo capisco se voleva allontanarsi.»
Valerio alzò gli occhi al cielo e scosse la testa. «Sei proprio scema, Lea.» Ma non appena finì la frase, qualcuno gli diede uno schiaffo dietro la testa che lo spostò leggermente in avanti. Si girò di scatto e vide Jin dietro di lui guardarlo con un sopracciglio alzato. «Modera i termini.» Gli disse secco, per poi andarsi a sedere proprio in mezzo ai due.
«Mi hai dato uno schiaffo?» Gli chiese Valerio stupito.
Lui lo guardò velocemente mentre si appoggiava con la schiena alla panchina, sbuffò e tornò a guardare davanti a sé. Odiava le domanda inutili. «Di cosa stavate parlando?» Chiese poi.
Valerio incendiò con lo sguardo il ragazzo e si allontanò di qualche centimetro per non stare a stretto contatto con lui. Gli parve però una buona occasione per portare del supporto alle sue teorie. Jin sicuramente la pensava come lui. Infondo era il migliore amico di Marco sicuramente aveva notato qualcosa. «Secondo te-»
«Valerio e Jasmine escono insieme!» Lea quasi lo urlò. Aveva capito subito le intenzioni dell'amico e non aveva alcuna voglia di coinvolgere Jin nei suoi stupidi viaggi mentali.
L'asiatico spalancò la bocca e si girò verso Valerio. «Cosa?!» Aveva le sopracciglia alzate e un'espressione sorpresa dipinta sul volto. «Jasmine?» Chiese poi girandosi verso Lea, ma non diede tempo alla ragazza di dire niente che tornò a guardare il biondo. «Te e Jasmine?»
Valerio alzò un sopracciglio e allungò una mano verso il ragazzo. «Non mi piace il tuo tono, sai?»
«Raccontami!» Esclamò Jin.
Lea aggrottò le sopracciglia e si scambiò un'occhiata col suo migliore amico. Cosa stava succedendo?
Valerio si grattò la testa confuso, poi si alzò in piedi così da poter guardare entrambi i ragazzi mentre parlava. Raccontò a Jin dettagliatamente come fosse nato il loro rapporto, gesticolando e muovendosi incessabilmente. Il ragazzo era rapito dal racconto, riusciva a immaginare ogni scena e non perse neanche una parola e quando qualcosa non gli era chiara o voleva qualche dettaglio in più, non si vergognava di chiederlo.
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Pesca La Papera
RomantizmImpegnata nella ricerca di un'attività in cui sia brava, maledice i suoi genitori biologici per averle dato quei geni che lei reputa "rotti" e per averla successivamente abbandonata in ospedale. Arrivata all'ultimo anno del liceo, Lea sentirà il bis...