9. Un pomeriggio speciale

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Izuku's Pov

Ci misi poco ad arrivare a casa di Kirishima siccome non era molto lontana da quella di Shoto.

Appena arrivai sentì il biondino urlare contro il proprietario e mi dissi tra me e me "ok è la casa giusta".

Non lo conoscerò molto bene per ovvi motivi ma una cosa l'ho capita, é sempre e costantemente incazzato.

Mentre uscivo mi incontrai con un Kirishima  sorridente che aveva una strana fretta di andarsene.

Kirishima: Ciao Izuku! Senti io devo andare via, ma a casa c è Bakugou, entra pure!

Lo salutai senza pormi troppe domande mentre lui sghignazzava sotto i baffi. Sembrava molto strana come situazione ma non ci feci troppo caso, insomma, andava a mio favore la cosa.

Non mi feci alcuna domanda e subito dopo suonai il campanello della casa aspettando che l'altro ragazzo venisse ad aprirmi.

"Biondinooooo" urlai

Avevo capito che stava esitando, e questa cosa mi piaceva, o meglio, mi eccitava da morire.

Katsuki's Pov

Era arrivato.
Cazzo era arrivato.

Sono in totale panico e non so che fare e il fatto che lui abbia urlato quel nomignolo, che detto da tutti gli altri mi darebbe fastidio ma detto da lui mi eccita, non mi aiuta per niente.

Cazzo Katsuki fatti coraggio e apri sta cazzo di porta.
Non sarà un broccoletto a buttarti a terra.

E così feci, aprì la porta e mi ritrovai davanti questa meraviglia.

Capelli verdi ancora tutti scompigliati come al solito, occhi come smeraldi che si sposavano perfettamente con la sua carnagione estremamente chiara e con le lentiggini che rivestivano in modo perfetto le sue guance e non solo.

Mi fissò anche lui con stupore mentre i nostri occhi si incatenavano li uni agli altri.

Cazzo, è dannatamente e fastidiosamente perfetto.

Katsuki: "Allora vuoi fissarmi ancora un po' o vuoi entrare?"

Lo stupì io stavolta, cosa che lo fece arrossire in maniera estremamente carina.

Successivamente sul suo viso apparse un ghigno (che non mi sarei mai aspettato da lui) mentre entrava in casa e si sedeva sul divano, in attesa di me.

Izuku's Pov

Porca merda.
Era.. Wow.

Non conosco altre parole per descrivere quel delizioso piatto che si era appena piazzato davanti a me.

Era semplicemente spaziale.

Occhi color rosso fuoco, rosso come la passione, come sangue che si incastonavano perfettamente con i miei.

Uno sguardo che ti toccava l anima e te la strizzava attirandoti sempre di più a se.

Capelli perfetti, biondi come spighe di grano.
Muscoloso, atletico e un grandissimo stronzo.

Questo è l uomo della mia vita.

Katsuki: "Allora vuoi fissarmi ancora un po' o vuoi entrare?"
Mi stupì, devo ammetterlo.

I confini del "Per Sempre"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora