Izuku's Pov
Sono passati 4 giorni da quando sono andato via dallo YUEI.
4 giorni da solo, nel mio appartamento o in giro a sbronzarmi e a fumare.A volte, anzi molto spesso, penso se gli manco.
La verità è che se era tutto vero, capirà che nessuno lo guarderà mai negli occhi nello stesso modo in cui lo guardavo io.
È sveglio e intelligente non gli ci vorrebbe molto a capirlo.
Mentre penso queste cose lo maledico e allo stesso tempo penso se magari fosse tutta una stronzata.
Sto passando in questo vicolo con una bottiglia di Scotch quasi finita e una sigaretta a metà.
Non dormo da un po, e le occhiaie ormai sono diventate una sfumatura del mio, ormai patetico, viso.
Passeggiando per quel vicolo, le strade si fecero sempre più strette, come se io mi stessi ingrandendo.. O forse rimpicciolendo?
Sono sbronzo da non so quanto forse meglio che non ci faccio troppo caso.
Mentre cammino in un altro vicolo, dopo aver svoltato a sinistra verso la 36esima, mi scontro contro un tizio.
Questo si ferma così di colpo e mi lancia 3 aghi giganteschi, uno nella pancia, uno nel braccio destro e uno sulla caviglia.
Urlo dal dolore.
Mi giro e chi noto? Un villain? Oh certo, non dovrei esserne stupito.
Sembro un fottuto ubriacone in giro per strade sperdute e malfamate della città, cosa cazzo potevo aspettarmi?
Sono sbronzo e dopo quegli aghi anche debole, ma fanculo non mi batterà un sacco di pulci che si definisce villain, ma di villain non ha neanche l outfit.
Izuku: "Ei che cazzo fai amico, hai qualche problema?"
Non rispose, si giro con uno sguardo pieno di pazzia e cerco ancora una volta di lanciarmi i suoi aghi addosso.
Fortunatamente stavolta ero pronto e riuscì a deviarli tutti con la mia frusta nera, ma i miei riflessi da sbronzo erano quelli che erano, quindi uno di quegli aghi giganteschi mi sfiorò la spalla provocandomi un taglietto superficiale.
? Villain?: "Midoriya Izuku eh?"
Dio santo non smetterò mai di odiare la stampa.
?Villain?: "Vuoi morire stanotte broccoletto?"
Come mi aveva chiamato?
A quel nomignolo non era più uno scherzo, ero furioso, addolorato e ferito e come avevo già ribadito, nessuno si può più permettere di farmi sentire così.Deku: "Come mi hai chiamato?"
Sospirò un po per poi rispondere
?Villain?: "Mio caro Izuku papà non ti ha insegnato l educazione? Pensa te, povero hero cresciuto senza paparino a fargli le coccole la sera e a rimboccargli le coperte... Ah no è vero! Lui usava un altro tipo di coccole su di te giusto? Quante ne ha prese tua mamma da lui per colpa tua eh? Guardati. Ubriaco marcio mentre fai a botte con una persona. Lo odi tanto, ma tu sei tale e quale a lui."
Sentivo un misto tra sangue gelido e sangue esplosivo. Ero incazzato ma anche addolorato.
Il mio cuore era in fiamme mentre io ero rimasto a bocca aperta e con gli occhi sgranati.
Nessuno, e dico proprio NESSUNO MI PARAGONA A QUEL UOMO.
Deku: "ORA BASTA!!!
IO
NON SARÒ MAI
UGUALE
A QUEL UOMO."Persi il senno e attaccai.
Attivai il controllo della mente e cominciai a fargli rivivere i suoi incubi più oscuri.
Successivamente lo tirai a me con la frusta nera mentre con le mani disintegravo i suoi aghi.
Finché non mi venne un idea.
Ormai ero messo male, e dovevo tornare ai dormitori, così feci un esperimento che avevo visto da il capo della banda dei Villain.
Parte del mio quirk è tale e quale al suo ovvero, come avevo già detto, la manipolazione della materia.
Se la fisica non mi inganna, tecnicamente tutto quello che ci circonda è materia, quindi compresi NOI.
Non ci pensai due volte lo avvicinai e cominciai a sgretolargli la faccia per poi con l altra mano gli arti.
Non appena lo rovinai abbastanza dal potersi definire sfigurato, lo lasciai andare e lui scappo a gambe levate mentre io cercavo a tutti i costi di arrivare ai dormitori.
Tutti avrebbero capito che ero sbronzo, e tutti avrebbero notato le ferite, ma o così o muoio.
Mentre mi dirigevo verso i dormitori pensavo..
"e se quel villain avesse ragione?"
"e se io fossi uguale e identico a quel verme?"
"dopo tutto sono suo figlio"
"io faccio del male alle persone?"Tutte quelle domande continuavano a frullarmi nella testa, mentre sul viso avevo un espressione totalmente apatica che faceva risaltare ancora di più il rossore della sbronza.
Skip time...
Arrivai ai dormitori, erano le 2 di notte, ero stanco morto ma letteralmente morto non ancora fortunatamente.
Entrai non riuscendo a reggermi in piedi mentre continuavo a sanguinare dall'addome.
Feci un sacco di casino barcollando da una parte al altra buttando a terra bicchieri piuttosto che posate, cercando di reggermi in piedi ma invano.
Con tutto quel casino tutti si svegliarono e il primo a scendere giù fu Kirishima.
Mi trovò sanguinante sbronzo e con in bocca una sigaretta.
Rimase li immobile sull'ultimo gradino delle scale scioccato, fin quando non arrivarono tutti.
Arrivati erano tutti lì fermi e zitti, li guardai, feci il saluto militare con le due dita con cui impugnavo la sigaretta e dissi:
Izuku: "Allora volete farmi morire di emorragia interna o mi date una cazzo di mano?"
Tutti si svegliarono magicamente dalla trans in cui erano entrati, mi misero sul tavolo della cucina e cominciarono a fasciarmi le ferite mentre Shoto mi teneva la mano e mi faceva delle domande.
Shoto: "Izuku sei sbronzo?"
Izuku: "N-no" risposi ridendo
Shoto si girò verso gli altri e disse "è ubriaco marcio"
Shoto: "Hai fumato?"
Izuku: "Chi? Io?"
Si voltò di nuovo e affermò un altra informazione, a parere mio, inutile, a tutti gli altri ovvero "ed è anche strafatto"
Dopo di quello i ricordi sono tutti confusionari tranne poco prima di chiudere gli occhi ho sentito un "DEKU!"
Ironia della sorte, mi sembrava proprio lui.
Dopo quest'ultimo sfocato ricordo, persi i sensi fino alla mattina dopo.
Come faceva mio padre.
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I confini del "Per Sempre"
RomanceBakuDeku Story Midoriya Izuku, bambino di 5 anni, per problemi familiari (no spoiler) è dovuto scappare dal Giappone con sua madre a NY. Aveva un solo unico amico, Shoto Todoroki. Dopo tanto tempo, tornerà in Giappone dopo aver ricevuto una richie...