16. Come mio padre

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Izuku's Pov

Sono passati 4 giorni da quando sono andato via dallo YUEI.
4 giorni da solo, nel mio appartamento o in giro a sbronzarmi e a fumare.

A volte, anzi molto spesso, penso se gli manco.

La verità è che se era tutto vero, capirà che nessuno lo guarderà mai negli occhi nello stesso modo in cui lo guardavo io.

È sveglio e intelligente non gli ci vorrebbe molto a capirlo.

Mentre penso queste cose lo maledico e allo stesso tempo penso se magari fosse tutta una stronzata.

Sto passando in questo vicolo con una bottiglia di Scotch quasi finita e una sigaretta a metà.

Non dormo da un po, e le occhiaie ormai sono diventate una sfumatura del mio, ormai patetico, viso.

Passeggiando per quel vicolo, le strade si fecero sempre più strette, come se io mi stessi ingrandendo.. O forse rimpicciolendo?

Sono sbronzo da non so quanto forse meglio che non ci faccio troppo caso.

Mentre cammino in un altro vicolo, dopo aver svoltato a sinistra verso la 36esima, mi scontro contro un tizio.

Questo si ferma così di colpo e mi lancia 3 aghi giganteschi, uno nella pancia, uno nel braccio destro e uno sulla caviglia.

Urlo dal dolore.

Mi giro e chi noto? Un villain? Oh certo, non dovrei esserne stupito.

Sembro un fottuto ubriacone in giro per strade sperdute e malfamate della città, cosa cazzo potevo aspettarmi?

Sono sbronzo e dopo quegli aghi anche debole, ma fanculo non mi batterà un sacco di pulci che si definisce villain, ma di villain non ha neanche l outfit.

Izuku: "Ei che cazzo fai amico, hai qualche problema?"

Non rispose, si giro con uno sguardo pieno di pazzia e cerco ancora una volta di lanciarmi i suoi aghi addosso.

Fortunatamente stavolta ero pronto e riuscì a deviarli tutti con la mia frusta nera, ma i miei riflessi da sbronzo erano quelli che erano, quindi uno di quegli aghi giganteschi mi sfiorò la spalla provocandomi un taglietto superficiale.

? Villain?: "Midoriya Izuku eh?"

Dio santo non smetterò mai di odiare la stampa.

?Villain?: "Vuoi morire stanotte broccoletto?"

Come mi aveva chiamato?
A quel nomignolo non era più uno scherzo, ero furioso, addolorato e ferito e come avevo già ribadito, nessuno si può più permettere di farmi sentire così.

Deku: "Come mi hai chiamato?"

Sospirò un po per poi rispondere

?Villain?: "Mio caro Izuku papà non ti ha insegnato l educazione? Pensa te, povero hero cresciuto senza paparino a fargli le coccole la sera e a rimboccargli le coperte... Ah no è vero! Lui usava un altro tipo di coccole su di te giusto? Quante ne ha prese tua mamma da lui per colpa tua eh? Guardati. Ubriaco marcio mentre fai a botte con una persona. Lo odi tanto, ma tu sei tale e quale a lui."

Sentivo un misto tra sangue gelido e sangue esplosivo. Ero incazzato ma anche addolorato.

Il mio cuore era in fiamme mentre io ero rimasto a bocca aperta e con gli occhi sgranati.

Nessuno, e dico proprio NESSUNO MI PARAGONA A QUEL UOMO.

Deku: "ORA BASTA!!!
IO
NON SARÒ MAI
UGUALE
A QUEL UOMO."

Persi il senno e attaccai.

Attivai il controllo della mente e cominciai a fargli rivivere i suoi incubi più oscuri.

Successivamente lo tirai a me con la frusta nera mentre con le mani disintegravo i suoi aghi.

Finché non mi venne un idea.

Ormai ero messo male, e dovevo tornare ai dormitori, così feci un esperimento che avevo visto da il capo della banda dei Villain.

Parte del mio quirk è tale e quale al suo ovvero, come avevo già detto, la manipolazione della materia.

Se la fisica non mi inganna, tecnicamente tutto quello che ci circonda è materia, quindi compresi NOI.

Non ci pensai due volte lo avvicinai e cominciai a sgretolargli la faccia per poi con l altra mano gli arti.

Non appena lo rovinai abbastanza dal potersi definire sfigurato, lo lasciai andare e lui scappo a gambe levate mentre io cercavo a tutti i costi di arrivare ai dormitori.

Tutti avrebbero capito che ero sbronzo, e tutti avrebbero notato le ferite, ma o così o muoio.

Mentre mi dirigevo verso i dormitori pensavo..

"e se quel villain avesse ragione?"
"e se io fossi uguale e identico a quel verme?"
"dopo tutto sono suo figlio"
"io faccio del male alle persone?"

Tutte quelle domande continuavano a frullarmi nella testa, mentre sul viso avevo un espressione totalmente apatica che faceva risaltare ancora di più il rossore della sbronza.

Skip time...

Arrivai ai dormitori, erano le 2 di notte, ero stanco morto ma letteralmente morto non ancora fortunatamente.

Entrai non riuscendo a reggermi in piedi mentre continuavo a sanguinare dall'addome.

Feci un sacco di casino barcollando da una parte al altra buttando a terra bicchieri piuttosto che posate, cercando di reggermi in piedi ma invano.

Con tutto quel casino tutti si svegliarono e il primo a scendere giù fu Kirishima.

Mi trovò sanguinante sbronzo e con in bocca una sigaretta.

Rimase li immobile sull'ultimo gradino delle scale scioccato, fin quando non arrivarono tutti.

Arrivati erano tutti lì fermi e zitti, li guardai, feci il saluto militare con le due dita con cui impugnavo la sigaretta e dissi:

Izuku: "Allora volete farmi morire di emorragia interna o mi date una cazzo di mano?"

Tutti si svegliarono magicamente dalla trans in cui erano entrati, mi misero sul tavolo della cucina e cominciarono a fasciarmi le ferite mentre Shoto mi teneva la mano e mi faceva delle domande.

Shoto: "Izuku sei sbronzo?"

Izuku: "N-no" risposi ridendo

Shoto si girò verso gli altri e disse "è ubriaco marcio"

Shoto: "Hai fumato?"

Izuku: "Chi? Io?"

Si voltò di nuovo e affermò un altra informazione, a parere mio, inutile, a tutti gli altri ovvero "ed è anche strafatto"

Dopo di quello i ricordi sono tutti confusionari tranne poco prima di chiudere gli occhi ho sentito un "DEKU!"

Ironia della sorte, mi sembrava proprio lui.

Dopo quest'ultimo sfocato ricordo, persi i sensi fino alla mattina dopo.
Come faceva mio padre.

I confini del "Per Sempre"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora