19. Calamite

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Katsuki's Pov

"amarsi fino a farsi male"

È una frase celebre e conosciuta credo in tutto il mondo.

Peccato questa sia proprio vera.
Le parole di Deku mi avevano travolto come un treno in transito sul binario.

L ho amato così tanto che per la paura di ferirlo più di quanto non avevo già fatto gli ho causato solo altro male.

Amarsi fino a farsi male giusto? Già.

Ho sbraitato con lui e non era il mio intento.
Dico davvero, era l ultima cosa che volevo.

Non volevo perdere fottutamente le staffe con lui, fargli vedere a cosa sarebbe andato in contro in un futuro se ci fosse mai stato, ma oramai...

...volevo semplicemente andarmene.

Andarmene e non affrontare la realtà dei fatti che la persona che amavo stava piangendo li davanti a me, ma soprattutto per colpa mia.

Come?
Come aveva fatto eh?

... una persona entrata nella mia vita da si o no 3 mesi a stravolgere così tanto il mio animo, le mie emozioni e me stesso?

Mi ha stregato.
Come una pozione magica, un incantesimo, chiamatelo come volete.

Anzi peggio.
Mi ha fatto innamorare.

E l amore è la più semplice, veloce ed efficace forma di veleno.

Non me ne capacitavo di come, quando o perché tutto questo fosse successo, ma so solo che io dopo averlo incontrato, il mio futuro senza lui... Non lo vedo più.

Io non so nemmeno se per lui è la stessa cosa porca troia eppure non voglio mollare anche se è esattamente quello che sto facendo.

È tutto un controsenso cazzo.

Io non so più CHI CAZZO SONO.
DOVE CAZZO È FINITO IL VECCHIO BAKUGOU??

Il vecchio Bakugou era apatico, fottutamente stronzo e terribilmente anaffettivo.

Perché quel Deku di merda mi ha mandato così tanto in una fottutissima confusione?!

Tsk, sapete che dico? Fanculo.

La vita corre la maratona mentre noi idioti siamo seduti a guardarla sempre nella stessa inquadratura di un patetico film drammatico francese.

Non voglio più stare qua ad aspettare un qualcosa che non so ancora definire.

Mi manca e lo desidero più di qualsiasi altra cosa.

Lo riavrò, a costo di dover camminare sui vetri, nuotare con degli squali o chiedere scusa.
...

NO L'ULTIMA LA TOLGO FANCULO.

Izuku's Pov

Per la prima volta nella mia vita, non ho la più pallida idea di che cazzo fare.

Nella mia vita poteva succedermi qualsiasi cosa ma avevo uno sicurezza: sapere sempre la soluzione.

Buona o meno.

Ma avevo comunque l idea di che avrei dovuto fare che, ovviamente, variava in base alla situazione.

Ma stavolta era diverso.

Troppo diverso per i miei gusti.

Non avevo la più pallida idea di che fare, perché per la prima volta non avevo messo me al primo posto, ma lui.

Lui e solo lui era al centro dei miei pensieri, il solo pensiero di averlo ferito mi disintegra completamente.

Era tutta una cazzo di contraddizione.

Una parte di me, particolarmente egoista mi ripete di continuo di pensare a me stesso come, d altro canto, avevo sempre fatto in vita mia da quando il mio carattere era irrimedialmente mutato.

Ma cazzo,
Un altra parte di me..

.. urlava.

Urlava così forte dentro la mia testa.
Urlava e urlava.

Forse non era una parte di me, forse era il mio cuore.

"tu lo ami"
"non vuoi che lui stia male"
"lui non ha colpa. Apri gli occhi"

Ormai era così da un mese.

Una tortura mentale da parte del mio stesso io.

Già, un mese in cui io e Katsuki non ci parliamo.

Io non ho più fatto lezione, ne tanto meno mangiato insieme agli altri in sala comune.

Ero assente.

Cuore e testa non collaboravano e questo rendeva ancora piu controproducente il mio percorso da futuro hero.

Non capivo.
Perché proprio lui? Perché mi ha colpito così terribilmente forte?

È come se avessimo preso i nostri cuori e ce li fossimo scambiati.

Io sono così fottutamente attratto da lui, quanto lui lo è da me.

Come due calamite.

Non riuscivamo a stare l uno lontano dal altro nonostante il poco tempo dalla nostra primissima conoscenza.

E questo stare lontano, nessuno dei due lo avrebbe mai ammesso, ma ci stava uccidendo lentamente.

In tutto ciò stavo con Shoto, veniva da me per portarmi le sigarette che gli chiedevo io.

Non era in allerta, credeva fosse solo un periodo di totale incoscienza, perciò prendermi le sigarette non lo vedeva come un grande problema.

Finché, mannaggia a me, non ha cominciato a contare quante volte gliele chiedevo e ha notato che stavano diventavano troppe.

Quando ogni pomeriggio passava a trovarmi trovava finiti i due pacchetti comprati il giorno precedente.

Non era una questione di soldi, perché me le pagavo io, ma per lui era questione di salute.

Vedendomi ancora, dopo un mese, in continuo stato di peggioramento comincio a starmi particolarmente vicino.

Cercava di farmi ridere, sorridere ma ogni volta anche quando ci riusciva mi tornavano in mente i ricordi di quella litigata al parco e mi richiudevo immediatamente in me stesso.

Il ragazzo apatico della scuola che non parla quasi mai a consolare il ragazzo eccentrico e sicuro di sé (nonché suo migliore amico dal infanzia) da un suo periodo autodistruttivo.

Ironica la situazione no?

Lo vedevo che si sentiva male per il fatto di non riuscire a fare nulla per me e questa cosa non faceva altro che intristirmi ancora di più.

Ma infondo... com è che si diceva? Ah si.

"amarsi fino a farsi male"

Forse non per niente amore fa rima con dolore.

Angolo autrice

Eiei, come state? Io bene.

Questo capitolo è un po' più cortino degli altri per incentrare tanto il discorso su quello che Izuku e Katsuki hanno in testa, che cosa provano, le loro decisioni ecc...

Cerco di scrivere il più possibile perché so quanto è seccante leggere una storia incompleta e dovere aspettare impazientemente il capitolo successivo:/

Vabbè, spero che ai vostri occhi risulti bello questo capitolo e che lo sia altrettanto la storia generale.

Un kiss,
K<3

I confini del &quot;Per Sempre&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora