All’improvviso era come se fossi all’interno di una bolla, non percepivo più nulla di ciò che succedeva attorno a me, non riuscivo a distogliere lo sguardo da Max Verstappen che in modo del tutto inconsapevole mi aveva riportato sul viale dei ricordi e conoscevo perfettamente la motivazione. Non ci volle molto prima che George scorgesse l’espressione sul mio viso<<Stai calma, so a cosa stai pensando, Pierre l’ha invitato semplicemente perché Max era qui di passaggio, Charles non c’è senza contare che il rapporto tra lui e Max non è mai cambiato molto, non si sopportano>>
Non potevo continuare ad andare in panico ogni volta che una persona del passato sbucava dal nulla, quella sera avevo la mia possibilità di lasciarmi tutto alle spalle, quando Pierre fece segno di avvicinarsi a lui e a Max, strinsi immediatamente la mano di George.George salutò subito Max che sembrava ignorarmi e non posava lo sguardo su di me, fu Pierre a presentarmi all’ultimo arrivato
<<Max, vorrei presentarti la mia migliore amica e una delle persone più importanti della mia vita: Lisa. Dopo circa due anni è tornata proprio oggi qui a Monaco>>
Gli porsi la mano e solo nell’istante in cui la sua mano sfiorò la mia, mi guardò negli occhi senza timore o esitazione, avvertì una strana sensazione quando la sua pelle toccò la mia e avrei giurato che anche lui avesse avvertito qualcosa. Senza aggiungere una parola si diresse all’angolo bar lasciandomi di stucco.
<<Ho fatto qualcosa che non va o è sempre così simpatico?>> chiesi ai miei amici
Dal loro sguardo perplesso era intuibile che non potevano darmi una risposta
<<Lo frequento da un pò ormai ma non l’avevo mai visto così, per un attimo mi è sembrato quasi turbato dalla tua presenza>> ammise Pierre
<<Ed è proprio per questo che non avresti mai dovuto invitarlo anzi sai qual è il vero problema? Non sarei mai dovuta tornare in questa stupida città, se mi volessi bene davvero non avresti invitato piloti su piloti sapendo che sarei stata qui>>
Ero convinta di farcela ma era stato un errore, non sarei mai riuscita a far finta di nulla, forse non sarei mai “guarita” del tutto, il mio cuore era in pezzi così come lo ero io e nessuno era riuscito a rimetterli al loro posto in quei due anni.
<<Lisa io ti giuro che…>> Pierre cercava di giustificarsi ma non volevo che aggiungesse altro
<<No, è troppo tardi ormai.>>
Avevo bisogno di stare per conto mio e di allontanarmi da loro, mi dispiaceva per George ma forse mi ero sbagliata e non ero in grado di gestire tutta quella situazione, mi ritrovai nel luogo dove avevo passato la maggior parte del tempo durante i miei ultimi giorni a Monaco, sulla terrazza all’ultimo piano. Quella sera però anche qualcun altro aveva scoperto il mio nascondiglio.Max era appoggiato alla ringhiera mentre il suo sguardo e la sua attenzione erano rivolti al cielo stellato
<<Bè tutto questo è davvero ironico, non mi rivolgi la parola e ti rifugi proprio nell’unico angolo della casa dove posso avere un pò di pace e silenzio>>
Stava chiaramente fingendo di non avermi sentita, non avrei permesso a nessuno di trattarmi in quel modo e di sicuro non sarei stata nello stesso posto dove c’era anche lui
<<Strano, credevo che i piloti fossero più vivaci e meno scorbutici in ogni caso non ho intenzione di stare dove la mia presenza non è gradita>>
Mi girai pronta a lasciarlo lì come l’avevo trovato ma la sua voce mi bloccò prima che io potessi farlo
<<Ti chiedo scusa okay? Oggi è una di quelle giornate…>> disse quasi sottovoce
<<Intendi dire che di solito sei meno stronzo?>>
Quella parola fu sufficiente, finalmente riuscì a guardarmi negli occhi, la sua affermazione però mi fece riflettere e pensare a quanto fosse stata difficile anche la mia giornata e in un certo senso riuscì a comprendere il suo stato d’animo. Mi avvicinai a lui tenendo comunque almeno un metro di distanza, non era chiaramente una persona affabile o socievole e non volevo rischiare di invadere i suoi spazi.
<<Puoi avvicinarti anche un pò di più, non ho mai morso nessuno. Sai, forse non era necessario fare le presentazioni prima, che ne pensi?>>
Il mio cuore perse un battito quando ebbi la certezza che mi aveva riconosciuta, sapeva perfettamente chi ero.
<<Sapevo che anche tu ricordavi, ho frequentato per troppi anni quell’ ambiente a cui ho voltato le spalle. Mi ricordo di te e tuo padre alle gare di kart, ero quasi sempre lì con mio padre e…>> ammisi sentendomi quasi ridicola
<<Lo so, devi scusarmi per prima ma vederti mi ha fatto tornare in mente momenti indimenticabili sui kart ma anche ricordi infelici che ho provato a cancellare. Non sei stata tu a voltargli le spalle, nè sono quasi certo>>
<<Pierre ti ha raccontato qualcosa?Mi auguro di no per il suo benessere psico-fisico>>
Se avessi scoperto che aveva raccontato a degli estranei quello che era successo tra me e Leclerc e ciò che lui mi aveva fatto, non l’avrei mai perdonato
<<Calma! Non ti preoccupare lui non ha fatto nulla, sono stato a chiedergli perchè non accompagnassi più Leclerc alle gare, e lui mi ha detto che avevi cercato di allontanarti persino da lui e mi ha accennato anche qualcos’altro >>
Mi fidavo di Pierre ma il timore che qualcuno sapesse perchè avevo lasciato il mio Paese e la Formula 1 mi terrorizzava.
<<Pierre mi ha solo detto che ti ha spezzato il cuore perdendoti per sempre e distruggendo il rapporto che avevate>>
Sentì immediatamente le lacrime premere per inumidirmi le guance, gli voltai le spalle perchè la ferita non era mai guarita del tutto così come non lo ero io, ma nessuno mi aveva detto quelle parole perchè solo io lo sapevo. Non ero mai stata in grado di dirlo ad alta voce, sapevo che era la verità ma faceva così male sentirlo, non volevo crollare davanti a uno sconosciuto eppure nel momento in cui aveva iniziato a parlarmi avevo avuto la sensazione che potesse capirmi.
<<Okay era meglio se stavo zitto, mi dispiace forse è meglio se me ne vado, è casa tua dopotutto>>
Non sapevo il motivo ma tutto ad un tratto stare da sola era l’ultima cosa di cui avevo bisogno
<<No aspetta. Ti capita mai di avere la sensazione che ti manchi qualcosa? Come se fosse l’ultimo frammento di un puzzle che non riesci a trovare anche se non ti manca nulla per essere felice? Ecco io mi sento così da due anni Max>>
<<Questo è esattamente ciò che la maggior parte della gente non capisce, avere la fama e il denaro non significa essere felici, mi sento così la maggior parte del tempo so che mi manca qualcosa per essere davvero felice ma non so cosa, posso solo continuare a cercare>>
Mi fece segno di avvicinarmi a lui e capì che ciò che gli avevo detto prima l’aveva davvero colpito nel profondo <<Non devi vergognarti se mostri una tua fragilità, per una vita mi hanno insegnato che per proteggersi dal Mondo dobbiamo avere una corazza ma non è la soluzione>>
<<Per questo sei stato così gelido con me. Sai oggi doveva essere il giorno giusto per lasciarmi tutto alle spalle ma ho sicuramente sbagliato qualcosa>> continuai
<<Come puoi andare avanti se non ti togli questo peso dal cuore e non nè parli con nessuno?>>
Mi sorprese come poche persone avevano fatto in vita mia, come poteva avere le risposte a tutti miei dubbi, ci eravamo appena conosciuti
<<A volte parlarne con uno sconosciuto è la soluzione, non posso giudicarti e posso darti il mio parere sinceramente senza farmi condizionare da alcun legame affettivo>>
<<Siamo a una festa, e non mi conosci nemmeno non è un tuo compito sopportarmi, perché dovresti aiutarmi>> gli chiesi sorpresa
<<Se me ne importasse qualcosa di questa festa non mi sarei isolato qui e voglio aiutarti perché conosco perfettamente la sensazione che mi hai descritto. quindi puoi sederti qui accanto a me e accettare il mio aiuto dandomi anche la possibilità di ricominciare da capo, nel modo giusto stavolta, ci stai Lisa?>>
Allungò la mano verso di me, deciso e sicuro di sé ma l’ultima parola spettava a me, potevo continuare a vivere la mia vita senza condividere con nessuno il mio dolore oppure potevo accettare il suo aiuto e provare ad andare avanti.
Guardai incerta la mano di Max e la sedia vuota accanto a lui mentre il cuore batteva velocemente facendo vibrare il mio petto.Nota dell'autrice
Buon pomeriggio lettori e appassionati di storie sulla Formula 1, questo è il nuovo capitolo e l'ultimo di questa settimana, troverete i due capitoli successivi il 5 Luglio.
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento come i precedenti, se volete lasciare qualche commento mi fa piacere, non siate timidi😉 qualunque consiglio o parere è ben accetto.
Grazie per il tempo che dedicate alla lettura della mia nuova storia.

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The boy in red
RomanceCharles e Max: due personalità diametralmente opposte, il ragazzo in rosso dagli occhi color verde smeraldo e il giovane uomo dal sangue freddo con la corazza d'acciaio per proteggere sé stesso dal Mondo. Un desiderio comune: scolpire i loro nomi d...