Capitolo LVI

213 13 0
                                        

Max continuava a guardarmi in attesa che continuassi 
<<Devo parlare con Charles prima di partire, ho bisogno di capire se era a conoscenza di tutti quei giochetti architettati da Pierre o meno>> rivelai <<voglio avere la certezza che sia tutto apposto prima di andare negli Stati Uniti per avere la mente libera>> 
Max annuì comprensivo <<Digli di venire qui con i ragazzi domani, se vuole…>> propose 
Lo guardai incredula <<Sul serio Max?>>
<<Perchè no? Se vogliamo vivere serenamente dobbiamo avere un rapporto normale con Charles…soprattutto io che lo vedo forse più di te Lisa>>

Lo abbracciai inspirando il suo profumo e chiusi gli occhi
<<Vedi? Questo intendo quando dico che il tuo cuore è più grande di quanto pensi, non dovrebbe rimanere un segreto tra noi amore>> asserì 
Lasciò un bacio delicato tra i miei capelli dopo aver spento la luce <<Tutto ciò che importa è che lo sappia tu Lisa>>
<<Io ti amo Max, non andartene mai>> furono le ultime parole che riuscì a pronunciare prima di crollare tra le braccia di Morfeo 
<<Te lo prometto>> replicò con voce roca 

Non passarono molte ore prima che io mi svegliassi nel cuore della notte. un lampo accompagnato interrotto da un tuono interruppe il mio riposo. Mi sedetti sul letto cercando di non svegliare Max, non avevo mai amato molto i temporali, fin da piccola mi avevano sempre fatto sentire irrequieta. 
Sentì Max agitarsi al mio fianco, con gli occhi chiusi allungò il braccio verso il mio lato, sorrisi quando notai i suoi occhi spalancarsi 
<<Lisa…c’è qualcosa che non va?>> chiese preoccupato 
Spostai lo sguardo su di lui su di lui <<Va tutto bene…è solo il temporale. Non riesco a dormire>> ammisi 
<<Vieni qui, avvicinati>> sussurrò

Mi distesi nuovamente accanto a lui su un fianco, i suoi occhi luminosi mi scrutavano e mi facevano sentire all’improvviso una bambina
<<Più vicino Lisa>> ripetè sulle mie labbra 
Ci ritrovammo a pochi centimetri di distanza, le sue dita si intrecciarono tra i miei capelli poi posò una mano in corrispondenza del mio cuore <<Stai tranquilla, rilassati. Sai che quando sei con me non hai nulla di cui preoccuparti, sei sempre al sicuro quando ci sono io>> 
Lo attirai a me e feci scontrare le nostre labbra, mentre lo accarezzavo pensai a quanto sarebbe stato strano non averlo più vicino a me ogni giorno, non vivere più insieme. Mi aggrappai alle sue spalle e facendo leva sulle ginocchia mi ritrovai a cavalcioni su di lui, Max trattenne il fiato per qualche istante prima di avvolgere i miei fianchi con le mani
<<Non riesco ad immaginarmi di vivere ogni giorno senza tutto questo Max. L’idea di stare lontani…di non sentire le tue labbra che sfiorano le mie, la tua voce al mio orecchio o le tue mani che incendiano la mia pelle>> confessai in preda alla tristezza e all’estasi al tempo stesso 

Le sue dita affondarono nella pelle della mia schiena, gemetti di piacere non appena le sue mani entrarono in contatto con il mio addome, iniziò a sollevare la maglietta leggera che indossavo 
<<Ora…in questo momento sei ancora qui Lisa e tutto ciò a cui riesco a pensare>> sussurrò al mio orecchio <<è che voglio baciarti fino a quando entrambi saremo a corto di fiato e che voglio fare l’amore con te, finché sei ancora qui con me e non solo nella mia immaginazione>> 
Quando eliminò i pochi strati che ci dividevano, lasciai una scia umida di baci sul suo zigomo destro, feci scivolare le mie labbra dalla sua clavicola, alle spalle. Quando arrivai al cuore, appoggiai l’orecchio sul suo petto e ascoltai il suo battito forte e accelerato contro la gabbia toracica. Baciai ogni centimetro del suo corpo fino ad arrivare al suo punto più sensibile mentre Max socchiudeva gli occhi pronunciando il mio nome. 
In un istante mi sollevò mentre si sedeva sulle lenzuola, inspirai profondamente quando lo sentì sprofondare dentro di me. A differenza di altre occasioni però, io avevo il controllo, accarezzò le mie cosce mentre si introduceva dentro di me ed io ero ancora a cavalcioni su di lui, iniziai a muovermi su di lui persa nel piacere e nell’amore che ci stava travolgendo. Max seppellì il viso nell’incavo del mio collo, le sue mani non avevano smesso di percorrere il mio corpo nemmeno per un secondo. Le nostre iridi si incatenarono, così come le nostre labbra e quello fu sufficiente per arrivare all’apice del piacere, urlai il suo nome mentre lui si perdeva in me e i nostri sospiri vibravano tra le mura. 

Dato che era quasi mattina, quella notte non tornammo più a dormire. Max decise di allenarsi e io seguì il suo esempio. La mia partenza si avvicinava e dovevo presentarmi a New York con tre coreografie ideate da me dalla prima all’ultima ottava. Nella palestra a casa di Max mentre lui si preparava per la prossima gara, io mi concentrai completamente sui passi, ormai dovevo solo perfezionare alcuni dettagli. Non sapevo quanto tempo fosse passato ma a giudicare dal viso arrossato e sudato di Max intuì che avevo già provato abbastanza, l’olandese era seduto mentre osservava le mie curve avvolte dal body nero che a volte utilizzavo per le prove 
<<Non ho davvero capito nulla della vita>> disse tra le risate <<avrei dovuto scegliere la tua stessa carriera Lisa perchè ne sarebbe valsa la pena. Solo per vederti provare ogni giorno>> 
Lo spinsi leggermente però Max fu più veloce ad afferrarmi e mi fece sedere sulle sue ginocchia <<Ti prometto che ti raggiungerò ogni volta che sarà possibile Lisa, non voglio perdermi nulla di questa tua nuova avventura, voglio farne parte>> aggiunse 
<<Sai che anch’io cercherò di tornare da te quando potrò. Ti amo Max>> lasciai un bacio casto sulle sue labbra 
<<Sei incredibile Lisa, ti meriti davvero questa opportunità>> 
Intrecciai le braccia al suo collo e lo abbracciai, chiudendo gli occhi, mi feci cullare dalle sue braccia 
<<Ora forse è meglio che ci rendiamo presentabili prima che i nostri amici facciano irruzione qui come l’ultima volta>> suggerì strappandomi una risata. 

Trovammo la giusta quantità di tempo per cambiarci e i ragazzi fecero irruzione a casa di Max. Lando e George si fiondarono su di me abbracciandomi, notai all’istante la dolorosa assenza del mio migliore amico e avvertì una leggera fitta al petto ma poi la gioia e l’entusiasmo dei miei amici invasero la nostra giornata. 
Iniziammo subito a montare la rete per giocare a beach volley e preparai qualche drink, bevande fredde e stuzzichini. Avevo appena indossato il bikini con il mio pareo turchese quando il rumore del campanello mi fece sussultare
<<Ragazzi non scomodatevi, vado io>> urlai agli altri in spiaggia 
Poteva essere solo una persona, iniziai a sorridere perché aveva accettato il nostro invito. Spalancai la porta e gli occhi verdi di Charles mi sorrisero, lo abbracciai felice del fatto che ci fosse anche lui in quell’ultima giornata tutti insieme a Monaco, c’erano tutte le persone più importanti della mia vita, tranne Pierre ma cercai di non pensarci. 

Charles mi porse una scatola da mettere in frigorifero e non esitai a chiedere cosa fosse 
<<Solo una piccola sorpresa per te da parte di tutti noi…lo scoprirai più tardi>>
Accompagnai Charles dagli altri sulla spiaggia, il mio cuore fu subito più leggero quando strinse la mano di Max, che era felice che il monegasco fosse con noi. Mi guardai attorno: l’acqua cristallina, la sabbia calda sotto i piedi, le persone a cui volevo bene e Max, l’uomo che amavo. 
Si avvicinò baciandomi dolcemente <<Tutto okay?>> domandò 
Annui, asciugando di sfuggita una lacrima <<Sì è solo che…mi mancherà tutto questo>> confessai prima di affondare il viso nel suo petto
Quando tornai a guardare tutti gli altri fu come un deja vu dell’anno precedente, quando ero tornata a Monaco. Era lo stesso luogo eppure tutto era cambiato nella mia vita, intrecciai le dita a quelle di Max, inspirando profondamente pronta a godermi ogni minuto di quell’ultima giornata nel Principato. 

The boy in redDove le storie prendono vita. Scoprilo ora