Capitolo VII (parte I)

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La voce di Charles risuonò nella stanza, avrei riconosciuto quella voce sempre e comunque
<<Pierre so che non ci parliamo da mesi ma ho bisogno di te, ti prego. So che è tornata a Monaco e io…io non so perchè ti ho chiamato ma ho bisogno di sapere se sta bene e se è ancora con te, solo questo. Ne ho bisogno, voglio solo sapere. Non dirle nulla, chiamami se vuoi>> la sua voce era esattamente come la ricordavo
Le mani mi tremavano e non sapevo cosa dire, Pierre mi guardava senza parlare
<<Lisa io non ne so niente deve averlo saputo da qualcuno che era alla festa. Non ci parliamo da almeno un anno>>
Una lacrima mi rigò il viso e l’asciugai di fretta cercando di non pensare a quella voce, la stessa che aveva accompagnato mille ricordi e che mi aveva distrutto
<<Non voglio saperne niente, adesso voglio stare da sola per favore. Andatevene>> dissi supplicante
Pierre doveva partire per Faenza ma non sapevo se Max sarebbe andato con lui, il mio migliore amico mi aveva detto che forse l’olandese si sarebbe fermato a Milano qualche giorno.
Salutai Pierre dispiaciuta per la conclusione di quella serata che poteva essere una delle migliori della mia vita, Max era ancora con me. 
<<Posso fermarmi qui con te stanotte se vuoi, non voglio che tu stia da sola Lisa>>
<<Non credo che tu sia venuto fino a qui per farmi da baby sitter, non mi serve che qualcuno stia qui a controllarmi. Sto bene e vorrei stare per conto mio, a 22 anni penso di cavarmela da sola >> non volevo trattarlo male ma il dolore che provavo stava sopraffando
<<Vedi è questo il problema tu non riesci ad ammettere di volere qualcuno al tuo fianco quando stai male. Fammi rimanere e ti starò vicino>>
<<Non voglio nessuno vicino a me, non voglio dipendere da nessuno perché se la persona in questione se ne andasse come potrei colmare quel vuoto? Spiegamelo!!>> odiavo alzare la voce, non sapevo perché lo stessi facendo.

La mia frase risvegliò qualcosa in lui che fece accorciare la distanza tra di noi, mi prese per mano sedendosi vicino a me sul divano, la mano libera si appoggiò sulla mia guancia
<<Io non mi muovo di qui se è questo quello che vuoi. Basta che tu mi dica di restare e lo farò per tutto il tempo necessario>>
Affondai il viso nell’incavo del suo collo mentre mi accarezzava la schiena e sussurrai l’unica risposta che potevo dargli in quel momento.

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