Capitolo XXVII

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<<Avanti Lisa, di che si tratta? Inizio a preoccuparmi>> mi esortò Charles
<<Il fatto è che non resterò nè a Monaco nè a Milano ancora per molto>> iniziai
<<Tu e Max vi trasferite?>>
<<Max rimarrà esattamente dov'è, son io>> cercai le parole adatte <<Mi trasferirò negli Stati Uniti per almeno un anno>>confessai
Si voltò verso di me incredulo e senza sapere cosa dire <<Stai scherzando?>>
<<No Charles, mi è stata offerta una borsa di studio per coreografi e ballerini a New York e mi ero candidata mesi fa prima di conoscere Max>>
<<Perchè non gliel'hai detto Lisa?>> domandò
<<Perchè ho avuto la conferma pochi giorni fa e dovevo già partire con te e quella notizia sarebbe stato troppo persino per lui>>
Non volevo ferire Max, desideravo proteggerlo come aveva fatto lui con me
<<Diglielo il prima possibile>> mi consigliò Charles

Mi abbracciò e passammo la serata lì in cima alla Mole prima di andarcene mi disse una cosa che non avrei mai dimenticato
<<Ovunque tu sia e chiunque tu scelga io ti amerò per sempre Lisa>> promise prima i baciarmi delicatamente
<<Ti amerò per sempre anch'io Charles>> sapevo che nulla sarebbe cambiato

Tornammo all'appartamento e mi resi conto del poco tempo che ci restava prima che cambiasse ogni cosa
<<Quando pensi di andare in aeroporto per tornare da lui?>>
<<Verso le cinque di mattina prenderò un taxi per andare. Perché?>> chiesi
<<Perchè non voglio essere qui quando te ne andrai, non sarei capace di lasciarti andare>> sussurrò sulle mie labbra
Lo guardai negli occhi, i suoi erano velati di lacrime e riuscivo a vedere quanto stava soffrendo, spaventava anche me l'idea che dal giorno seguente sarebbe cambiato tutto ma era la mia decisione e sapevo che l'avrebbe rispettata.
Posai una mano sulla sua guancia accarezzandolo, Charles socchiuse gli occhi mentre cercava di trattenere le lacrime, mi attirò a sé e seppellì il viso nel suo petto bagnando la sua maglia. Mi fece sollevare il volto senza smettere di guardarmi
<<Se è la nostra ultima notte insieme voglio ricordarmela per il resto della vita>>
Sorrisi capendo subito a cosa si stesse riferendo <<Un'ultima volta>> sussurrai prima di baciarlo delicatamente.
Mi spogliò per l'ultima volta e io feci lo stesso cercando di imprimere ogni dettaglio nella mia mente perché l'indomani sarebbe stato tutto diverso. Richiuse la porta della camera dietro di sé mentre ci baciavamo e da quel momento in poi non ci furono lacrime o tristezza solo le mie gambe intrecciate attorno alla sua vita e le nostre mani unite. Mi addormentai sul suo petto per l'ultima volta, prima di chiudere gli occhi incontrai i suoi e Charles mi sorrise, fece scontrare le nostre labbra e mi tenne stretta a sé.

Riaprì gli occhi solo quando la sveglia mi rammentò che dovevo alzarmi per andare in aereoporto, come aveva promesso Charles non era lì. Nonostante fossero passate solo poche ore dalla notte precedente sembrava che ne fossero trascorse molte più. Mi presi qualche minuto per lasciar andare tutti i ricordi della notte precedente e per concentrarmi sulla giornata che mi aspettava poi mi preparai per andare in aereoporto, prima di lasciare l'appartamento osservai ogni dettaglio mentre tiravo il mio trolley: il pianoforte, la cucina
e la camera da letto quando arrivai all'ingresso, trovai una maglietta della Ferrari con un biglietto:
Volevo che avessi qualcosa di mio, puoi scegliere di indossarla oppure di lasciarla qui. Spero che tu decida di tenerla per avere un pezzetto di me con te, lontani o vicini il mio cuore sarà sempre tuo Lisa.
Charles

Sorrisi e per la prima volta dopo due anni mi sentì finalmente leggera e in un certo senso libera perché il passato era ormai tale e potevo concentrarmi sul presente ovvero Max. Decisi di riporre la maglietta nella valigia, lanciai un ultimo sguardo all'appartamento e chiusi la porta a chiave con la certezza che potevo finalmente andare avanti.
Durante il volo riuscì a mantenere la calma ma quando arrivai a Nizza e mi resi conto di quello che stavo facendo iniziai a tremare, Max ancora non immaginava che avevo scelto lui e non poteva sapere che stavo tornando da lui alla mattina presto. Pensai a come sarebbe stato baciarlo e stare con lui, amarlo senza l'ombra dei miei demoni, sarei riuscita a convincerlo che meritava di essere amato incondizionatamente da qualcuno e che era lui che volevo.
Il taxi mi accostò qualche metro prima della casa di Max, strinsi la valigia cercando di farmi coraggio e mi avviai lungo il vialetto, suonai il campanello sapendo che quasi sicuramente l'avrei svegliato. Avevo le mani umide e tremanti per l'ansia, sistemai i capelli e cercai di respirare poi sentì dei passi avvicinarsi alla porta, sentì il mio cuore pulsare nelle orecchie e la porta si spalancò. Max mi guardò incredulo, quasi scioccato poi il suo sguardo si spostò sulla valigia. Sorrisi e mi avvicinai di un passo
<<Sei tornata da me>> esclamò non credendo ai suoi occhi
<<Sono qui Max>> mi strinse tra le sue braccia sollevandomi <<per te, solo ed esclusivamente per stare con te>> continuai
Mi portò in casa tenendomi in braccio e ridendo mentre realizzava che avevo scelto lui.

Il rumore di un cellulare che squillava mi fece svegliare bruscamente, dopo che ero tornata io e Max ci eravamo addormentati sul divano del salotto, ero davvero lì con lui, avevo sognato per mesi di stare con lui ed ora potevamo farlo. Gli accarezzai i capelli e Max aprì un occhio baciandomi la mano
<<Buongiorno>> disse con voce roca
Spostò una ciocca di capelli dalla mia fronte e mi incatenò con il suo sguardo, fece scivolare le sue iridi sulle mie labbra ma il mio cellulare ricominciò a squillare. Sbuffai e decisi di rispondere
<<Chi è?>> chiese curioso Max
<<Non lo so, un numero fisso dall'Italia>>
Risposi e una voce femminile e gentile parlò dall'altra parte
<<Signorina Lisa? Mi scuso per il disturbo, la sto contattando per un'urgenza>>
Nei due minuti successivi bastarono poche parole per farmi scivolare il cellulare dalla mano e per sconvolgere una giornata che era iniziata nel modo perfetto.

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