Capitolo XLI

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Non era quello il momento per preoccuparmi di Jos che chiamava Max alla sera tardi, lasciai il telefono in salotto ignorando la chiamata sperando che una doccia gelida portasse consiglio. Non sapevo se tenerlo nascosto a Max per non rovinare la nostra serata o se dirglielo. 

Mi lasciai avvolgere dal vapore e dall’acqua fredda sulla pelle ripensando a come le dita e le labbra di Max avevano accarezzato il mio corpo, non riuscivo a smettere di sorridere perchè sembrava che finalmente avessimo entrambi la possibilità di essere felici ma al tempo stesso le chiamate di Jos sul suo telefono mi rendevano irrequieta. 
Indossai una maglia leggera  con le maniche lunghe e un paio di pantaloncini poi tornai al piano terra, non trovando Max lo cercai nel punto dove l’avevo lasciato, con la differenza che il sorriso sulle sue labbra era scomparso proprio come il rossore sulle guance dopo aver fatto l’amore, stava appoggiato alla ringhiera della veranda con le spalle ricurve. 

Solo guardandolo percepì che era successo qualcosa che l’aveva turbato 
<<Eccomi>> piombai alle sue spalle cogliendolo di sorpresa appoggiandomi alla sua schiena
Non appena si girò verso di me ebbi la conferma del fatto che qualcosa si era spento dentro di lui <<Cos’è successo Max?>>
Lui non proferì parola si limitò a mostrarmi il cellulare sorridendo amaramente
<<Max so cosa stai pensando, ho ignorato quella telefonata per non rovinare la nostra serata volevo solo che per una volta stessimo entrambi bene ma avevo già intenzione di dirti che Jos aveva telefonato e…>>
<<Non sono arrabbiato Lisa, hai fatto la cosa giusta. Il punto è che sono io che non posso far finta di nulla quando ci sono 10 chiamate>> disse  a testa bassa senza guardarmi
<<Mi vuoi dire cosa succede?>> lo esortai

Aspettai che fosse lui a parlare, non gli avrei messo fretta perchè sapevo che se era così turbato, c’era un motivo valido
<<Dopodomani devo andare a Parigi in mattinata, andata e ritorno il giorno stesso per un’intervista nella sede di una stupida rivista e un servizio fotografico perchè ovviamente vogliono anche foto originali>> 
<<Non capisco, vai sempre a interviste e conferenze stampa Max, qual è…>>
<<Il problema?>> disse concludendo la mia frase <<Io amo quello che faccio, prima che arrivassi tu, vivevo solo per il brivido, i Gran Premi e la Formula 1 ma la parte mediatica mi soffoca, non esiste tortura peggiore>>
Lo accarezzai e gli strinsi la mano <<So bene quanto possono essere indiscreti giornalisti e paparazzi, a loro non importa se fanno male o meno alle persone pensano solo a vendere i loro stupidi giornali o a far parlare di sé. Ho vissuto per due anni con l’ansia per i media>>

Max incatenò il suo sguardo al mio e vidi un’ombra di sollievo sul suo viso, forse perchè per la prima volta nella sua vita sentiva che qualcuno capiva il malessere legato alla sfera mediatica del suo lavoro, in quell’istante mentre le sue iridi si specchiavano nelle mie e il mio cuore batteva forte contro la cassa toracica presi una decisione. Se avessi seguito il mio cuore non saremmo più tornati indietro, significava uscire allo scoperto, sarei andata con Max a Parigi non l’avrei lasciato solo 
<<Verrò con te Max>> lo dissi ad alta voce prendendo coraggio 
<<Cosa stai dicendo Lisa?>> chiese spalancando gli occhi
<<Quello che hai sentito>> presi il suo viso tra le mani, accarezzandogli le guance <<non voglio che tu ti senta solo o che tu stia male voglio essere lì al tuo fianco>> 

La prima reazione di Max fu un enorme sorriso ma poi si allontanò scuotendo il capo
<<Non posso chiederti questo Lisa>> 
<<Tu non stai chiedendo nulla, io voglio farlo, io ti amo Max>>
<<Ci saranno altri giornalisti e fotografi senza contare che si è sparsa la notizia di quest’intervista su Instagram e ci sarà un sacco di gente. Se lo facciamo, usciamo allo scoperto, tutti sapranno che stiamo insieme>>

Lo interruppi appoggiando la mia fronte sulla sua <<Non mi importa non ho più paura di loro, tu sei tutto ciò che voglio e credo sia il momento di uscire allo scoperto altrimenti continueranno a starti addosso>> provai a far incontrare le nostre labbra ma si allontanò
<<Quando avrai letto questo, non vorrai più venire con me e cambierai idea>> lasciò il telefono tra le sue mani per farmi leggere

L’intervista a Parigi non avrebbe coinvolto solo Max ma anche altri piloti, lessi i nomi di Pierre, George e Lando oltre a quello di Esteban Ocon, sotto un nome catturò la mia attenzione: quello di Charles. Trattenni il fiato socchiudendo gli occhi con il cellulare ancora tra le mani
<<Max…>>
<<Ecco come pensavo>> saltò subito a conclusioni affrettate
<<La presenza di Charles non cambia nulla, verrò con te>> ero decisa e non avrei cambiato idea
<<Sei davvero pronta a tenermi per mano in pubblico, a stare al mio fianco affrontando anche Charles, Lisa?>>
<<Charles sa che ho scelto di stare con te, lui appartiene al mio passato, tu sei il mio presente e se vorrai anche il mio futuro>>
<<Non tutti ne sono convinti, guarda le foto che mi ha mandato mio padre. Sono state pubblicate su un tabloid in questi giorni>> aprì la chat di Jos 
Quando aprì le immagini mi si mozzò il respiro in gola, erano foto che erano state scattate a me e Charles a Torino ma nessuno dei due né era a conoscenza. La prima era stata scattata al nostro arrivo, non si vedeva in modo del tutto nitido il mio viso ma la scena era molto chiara, i nostri volti a pochi centimetri di distanza, le mani di Charles sul mio viso. 
Nella seconda foto eravamo in centro a Torino e Charles mi teneva stretta a lui con un braccio sulle spalle, sapevo con certezza che era della sera in cui eravamo andati alla Mole Antonelliana. 

<<Queste immagini non significano nulla per me Max>> notai che c’era anche un video che probabilmente non aveva voluto aprire
<<Dovremmo vederlo>> continuai
Max si oppose <<Lo guarderò domani>>
<<Domani doveva essere la nostra giornata se lo facciamo subito ci togliamo la preoccupazione Max>> lo incoraggiai

Si arrese e annuì, tornammo a sederci sul divano. Era un video di quel giorno da Instagram pubblicato su una delle tante fanpage di Charles. Avevo paura di quel video ma presi coraggio e premetti play, nel video a opera di una fan proprio a Maranello, Charles stava firmando autografi ai tanti fan che erano lì ad aspettarlo. Un sorriso faceva capolino sul suo volto mentre firmava cappellini e magliette fino a quando la voce di una ragazza attirò la sua attenzione
“Charles ti hanno avvistato con Lisa a Torino e in macchina per le strade di Monaco, state davvero insieme stavolta?”
“Non credo sia questo il momento ideale per parlarne” rispose Charles ma un’altra fan insistette
“Siete fantastici insieme Charles, sappiamo tutti che vi amate”
“Io la amo da sempre e questo non cambierà mai, sta a lei decidere ciò che vuole davvero. Il legame tra noi è ineguagliabile, a prescindere da ciò che succederà nessuno prenderà mai il posto dell’altro nelle nostre vite” si lasciò sfuggire Charles scatenando l'entusiasmo delle ragazze presenti 

Il video finiva così con Charles che se ne andava ma ero piena di dubbi, perchè aveva fatto quelle dichiarazioni? Avremmo avuto i riflettori puntati addosso e questo valeva anche per Max che era stato in silenzio fino a quel momento. Senza che me ne rendessi conto strappò il cellulare dalle mie mani e lo lanciò con violenza sul pavimento. 
Sussultai per lo spavento rannicchiandomi sul divanetto mentre Max usciva furioso dalla veranda dirigendosi verso la spiaggia rosso in volto per la rabbia, con le lacrime che premevano contro le palpebre e io mi precipitavo a inseguire lui e il suo cuore che stava esplodendo d’ira. 

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