Capitolo III

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Era l’una di notte quando finalmente dopo due interminabili ore avevo raccontato la mia storia con Charles, se così poteva definire, al ragazzo seduto di fronte a me, un estraneo che avevo conosciuto quella sera stessa, per la maggior parte del tempo aveva ascoltato e annuito lasciandomi parlare, ogni tanto esprimeva il suo parere evitando di interrompermi troppo spesso. 
<<Cosa pensi di tutta questa storia?>> 
Per qualche attimo c’era solo il silenzio assoluto tra di noi e temevo il suo giudizio 
<<Credo che tu sia incredibilmente forte e coraggiosa quindi non dovresti vergognarti di mostrare le tue fragilità, nè hai passate tante negli ultimi due anni e hai avuto la forza di ricostruire tutto da capo in Italia, sei più forte di quanto pensi Lisa>>
Non aveva mai distolto lo sguardo dal mio ma per la prima volta da tutta la sera, un’espressione carica di timore si fece largo sul suo volto, allungò la mano verso di me posandola sulla mia gamba 
<<Devi solo riuscire a dirlo a te stessa>> 
Non avevo mai amato il contatto fisico con le persone e in altre circostanze non avrei mai permesso ad uno sconosciuto di avvicinarsi così a me fisicamente ed emotivamente
<<Io mi sento completamente a pezzi dentro e non so come fare, non riesco a rimetterli a loro posto e ad essere la persona che ero prima >>
<<Forse è perchè ti ostini a voler fare tutto da sola, tu stessa hai ammesso che hai cercato di allontanare anche Pierre. Non devi vergognarti di sentirti così, succede quando la persona che amiamo di più al Mondo ci lascia senza voltarsi indietro>> 
Per la prima volta avevo la sensazione che qualcuno fosse in grado di capire ciò che provavo, mi sentivo insolitamente bene come se qualcosa dentro di me si stesse riaccendendo. 
<<Vedi ora stai sorridendo, perché sai che quello che ti ho detto corrisponde alla realtà, è la verità. Hai bisogno di qualcuno che si prenda cura di te, una persona che lo desideri davvero senza volere nulla in cambio…chiunque tu voglia ma la decisione spetta a te Lisa>> 
Non sapevo cosa dire se non che gli ero grata per quello che stava facendo pur non conoscendomi, nemmeno le persone che erano con me da anni mi avevano mai detto quelle parole.
<<Adesso se non ti dispiace e riesci a sopportarmi ancora per un pò?  Vorrei portarti in un posto qui vicino?>>
<<A quest’ora? Saranno quasi le due di notte>> chiesi esterrefatta
<<Mi sembrava che prima avessi detto che vuoi cogliere ogni opportunità che ti offre la vita, hai di meglio da fare a quest’ora?>>
Riuscì persino a farmi ridere perchè era curioso come passasse dall’essere serio esprimendo pensieri profondi all’essere impulsivo e imprevedibile allo stesso tempo. 
<<Stai dicendo che questa è un’opportunità che la vita mi sta offrendo tramite un altro pilota? Sembra quasi ironico>>
<<Credo che tu possa scoprirlo solo se accetti il mio invito e forse dovresti smettere di pensare a me come Max Verstappen, pilota numero 33 cosa ne dici? Anzi facciamo così…>> 
Mi prese la mano stringendola come se ci stessimo conoscendo in quel momento 
<<Mi presento, sono Max Emilian Verstappen un amico di Pierre, ero di passaggio qui stasera e  ho deciso di passare a salutarlo ma dato che tu sei molto più interessante di questa festa che nè dici di andarcene per un pò?>> 
Era decisamente un folle che non temeva di esporsi, stava lì di fronte a me stringendomi la mano in attesa di una risposta mentre sorrideva leggermente e riuscendo a far sorridere anche me come non accadeva da tempo. 

Nota dell'autrice
Buongiorno lettori!
Innanzitutto voglio ringraziare tutti voi che avete dedicato e state dedicando il vostro tempo per leggere questa storia. Questo è il primo dei due capitoli nuovi di oggi che spero vi piacciano come i precedenti, come promesso venerdì troverete il capitolo seguente.
Buona lettura a tutti/e

Prossima pubblicazione: capitolo 5(8.07.2022)

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