Capitolo VII (parte II)

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Non fu facile chiedergli di restare o meglio dire ad alta voce che volevo che rimanesse con me, per una volta però sentivo la necessità di appoggiarmi a qualcuno perché il dolore che avvertivo nel petto era quasi insopportabile, sentire la voce di Charles dopo tutto quel tempo, quando finalmente stavo riuscendo a dimenticarlo era troppo persino per me. Per questo motivo avevo bisogno di Max.

Mi svegliai nel cuore della notte rendendomi conto solo in quell'istante di essermi addormentata con Max sul divano, avevo dormito per tutto il tempo dandogli le spalle, Max dormiva profondamente a pancia in su con il braccio sinistro sotto il capo.

Improvvisamente avvertì quella sensazione familiare nello stomaco che sembrava contorcersi. Riuscì a spostarmi senza svegliare Max e iniziai a correre per raggiungere il bagno il prima possibile, un nuovo imprevisto che non avevo calcolato stava per ostacolare il mio rapporto con Max e le mie possibilità di ricominciare da zero.

Dopo quasi un'ora ero ancora in bagno, non avevo avuto l'accortezza di chiudere a chiave sperando che Max non si svegliasse ma anche quella volta avevo fatto male i miei calcoli. Sentivo i suoi passi che si avvicinavano alla porta uniti all'idea che potesse scoprire un altro dei miei "oscuri" segreti mi faceva solo venire voglia di rimettere di nuovo.
<<Lisa sei qui? Va tutto bene?>>
Conoscevo la risposta ma dovevo proteggerlo dall'oscurità che mi circondava altrimenti avrebbe travolto anche lui.
<<Sto bene Max torna a dormire>> dissi sperando di sembrare convincente
<<Perchè ho la sensazione che tu mi stia mentendo e che tu mi stia nascondendo qualcosa?>>
<<Max, ti prego fai come ti dico>> lo supplicai
<<Lisa apri questa porta o lo farò io, te lo assicuro>>
Per qualche minuto sentivo solo silenzio ma quando pensavo che ormai fosse in salotto, la porta del bagno si spalancò, nell'istante in cui incrociai il suo sguardo riuscì a leggere compassione e preoccupazione e ricominciai a vomitare. Credevo se ne fosse andato invece sentì le sue dita che mi avvolgevano delicatamente i capelli per tenerli lontani dal viso. Quando riuscì finalmente a smettere mi accasciai per terra con la testa tra le mani, non sapevo se sentirmi peggio per quello che avevo fatto per l'ennesima volta o perchè lui era lì, non avendo la forza per alzarmi dopo essere stata in ginocchio per troppo tempo mi appoggiai con la schiena al muro.
Non riuscivo nemmeno a guardarlo negli occhi perché ero certa che avesse capito quello che era appena successo.

Nota dell'autrice
Buon pomeriggio lettori!!
In questo capitolo avete scoperto un nuovo lato della nostra protagonista, cosa succederà ora??
Non perdetevi il capitolo VIII che si preannuncia ricco di emozioni e imprevisti, lo troverete martedì prossimo
Buona lettura a tutti/e

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