Dopo cinque minuti non aveva ancora aperto bocca, si limitava a fissare il pavimento e io ero sul punto di perdere la pazienza
<<Si può sapere cos’hai Pierre?>> chiesi innervosita dal suo atteggiamento
<<Si tratta di me e Charles in un certo senso>> iniziò
Conquistò immediatamente la mia attenzione
<<C’è qualcosa che non ti ho detto Lisa, l’ho visto qualche giorno fa, siamo usciti insieme perché voleva parlarmi di persona>> confessò senza guardarmi
<<Cos’aveva di interessante da dirti?>>
<<Voleva semplicemente sapere di te e del tuo ritorno>>
<<Si è ricordato della mia esistenza solo perché sono tornata qui, è ridicolo. Se vuole sapere qualcosa sul mio conto può contattare direttamente me. So che non lo farebbe perchè evidentemente non ha la coscienza pulita>> ero in preda alla rabbia e non riuscivo a trattenermi
<<Come potrebbe chiamarti se l’hai bloccato ovunque Lisa?>>
Non potevo credere alle mie orecchie, dopo tutto quello che mi aveva fatto stava quasi prendendo le sue difese, a Charles non importava nulla di me, voleva semplicemente sapere la ragione del mio ritorno
<<Sai quanto io odi fare quel genere di cose Pierre, e lo sa anche lui ma non avevo alternative>> spiegai con sincerità
<<Per quello che conta gli ho semplicemente detto che eri tornata per me e nient’altro e lui mi ha detto che si sente ancora uno schifo per come ti ha trattato e quindi…>>
<<Okay può bastare Pierre, hai reso l’idea grazie, se vuole dirmi qualcosa può venirmi a cercare. Conosce i miei indirizzi, mi dispiace ma non può rispuntare proprio ora che sto iniziando a vivere di nuovo>>Non riuscivo ad immaginare Charles che pensava ancora a me e che stesse male per quello che era successo, ero certa che fosse andato avanti con la sua vita molto più facilmente di quanto avessi fatto io. L’unica cosa che forse gli mancava, era la sua amicizia con Pierre ma per quanto mi riguardava, a Charles non era mai importato nulla di me, ero sempre stata io quella ad amarlo senza risparmiarmi, gli avevo dato tutta me stessa e lui mi aveva messa da parte.
Avevo promesso a me stessa che non l’avrei perdonato facilmente, a costo di mettere completamente da parte i miei sentimenti per lui, se voleva il mio perdono doveva meritarlo e guadagnarselo
<<Mi manca Lisa, è come un fratello per me, sai che siamo cresciuti insieme Charles, tu ed io. So di essere stato io a scegliere di non vederlo più ma il punto è che sento la mancanza dei vecchi tempi>> ammise Pierre con le spalle ricurve e cercando di non guardarmi negli occhi
<<Pierre io ti voglio bene e desidero che tu sia felice, quindi se senti la necessità di vederlo di nuovo eccetera non mi disturba. Dev’essere una tua scelta che di sicuro non cambia l’affetto che ho per te>>
Non esitò ad abbracciarmi e a ringraziarmi per essere stata sincera, per essere secondo lui l’amica più straordinaria che esistesse, sapeva quanto tenessi a lui. La storia tra me e Charles era tra noi due, non doveva distruggere altre persone. Prima di andare in camera sua mi disse quanto mi voleva bene e quanto fosse fiero di me per come mi stavo comportando poi mi lasciò da sola su quel freddo gradino che sembrava avere la stessa temperatura del mio corpo.Provai a rilassarmi ma ero terribilmente nervosa dopo quella conversazione con Pierre, ero irrequieta e non riuscivo a stare ferma, dovevo trovare un modo per calmarmi, non potevo svegliare gli altri così decisi di fare due passi sulla spiaggia ma appena mi avvicinai alla riva notai che non ero l’unica ad avere problemi di insonnia.
Max era seduto sulla sabbia, si circondava le ginocchia con le braccia e sembrava incredibilmente pensieroso, non si accorse nemmeno della mia presenza. Cercai di sedermi vicino a lui senza disturbarlo, guardando l’acqua, non riuscivo a non pensare a quello che era successo durante il mio primo giorno a Monaco in particolare al modo in cui Max mi aveva guardata o a come le sue mani avevano sfiorato la mia pelle o a come i suoi occhi avevano esplorato il mio corpo, fu lui però a insinuarsi nei miei pensieri e a rompere il ghiaccio, anche in quell’occasione.
<<Anche tu problemi di insonnia Lisa?>> anche sotto alla luce della luna riuscivo a scorgere il suo sguardo vigile e attento
<<Più o meno, in realtà ho appena avuto una conversazione imprevista con il mio migliore amico e non riesco a smettere di pensare a una cosa che è dannatamente impressa nella mia memoria>>
<<Non riesci a toglierti dalla testa quello che è successo oggi, vero? Forse è meglio parlare di quello che vi siete detti tu e Pierre su Charles>>
<<Come lo sai?>>
<<Pierre si è confidato con me ma voleva parlartene lui e credo sia stata la cosa migliore, per quanto riguarda oggi probabilmente sto pensando esattamente a ciò che hai in mente tu>> il fatto che stessimo pensando alle stesse cose mi rendeva irrequieta

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The boy in red
Storie d'amoreCharles e Max: due personalità diametralmente opposte, il ragazzo in rosso dagli occhi color verde smeraldo e il giovane uomo dal sangue freddo con la corazza d'acciaio per proteggere sé stesso dal Mondo. Un desiderio comune: scolpire i loro nomi d...