Nota dell'autrice
Come molti sanno alcuni dei capitoli più commoventi di questa storia vengono accompagnati dalla musica anche in questo caso troverete tutti titoli.Max’s POV
Pierre mi guardava in attesa di una spiegazione, non avevo paura di dire quello che pensavo, probabilmente era persino vero. Se Lisa avesse deciso di stare con lui e Pierre le avesse confessato i suoi sentimenti forse lei non sarebbe qui
<<Sai perfettamente cosa voglio dire Pierre>> sussurrai sperando che Lisa non sentisse
Pierre scosse il capo contrariato senza incrociare il mio sguardo
<<I suoi genitori ti adorano e tu ti sei sempre preso cura di lei, da tutta la vita>> aggiunsi
<<Dimentichi un dettaglio essenziale Max>> replicò il mio amico<<Non è innamorata di me e non mi ama. Ho cercato di prendermi cura di lei ma a differenza tua non sono riuscito a farlo fino in fondo>>
<<Non so se hai ragione Pierre>>
<<Basta guardarla per capire che tu ce l’hai fatta, l’hai conquistata Max. Vi meritate entrambi di essere davvero felici>> disse Pierre e capì che voleva chiudere la questioneSi fermò con noi per un’altra ora ma Lisa non si svegliò, era talmente stanca da non riuscire a svegliarsi nemmeno con noi vicino che parlavamo. Prima di andarsene Pierre la accarezzò un’ultima volta e posò un leggero bacio sulla sua fronte, quel gesto mi infastidì ma riuscì a trattenermi, era inutile arrabbiarsi perché sia io che lui sapevamo come stavano le cose.
Quando ritornai nella camera di Lisa dopo averlo accompagnato alla sua macchina la trovai ancora con gli occhi chiusi, aveva cambiato posizione e dava le spalle alla porta, teneva una mano appoggiata sotto il viso e aveva le labbra leggermente socchiuse ma piene come sempre, i capelli ricci che ormai erano semplicemente mossi, le ricadevano sugli occhi.
Spostai delicatamente alcune ciocche di capelli all’indietro poi sfiorai il contorno delle sue labbra con il pollice e la baciai, non ero riuscito a trattenermi. Quando mi allontanai le sue iridi mi studiavano e la sua bocca era leggermente incurvata in un sorriso
<<Potresti svegliarmi sempre così?>> chiese senza allontanarsi dal mio viso
<<Ogni volta che vorrai Lisa>>
Mi attirò vicino a sé fino a quando non riuscì a sporgermi su di lei
<<Dovresti riposare>>
<<Non mi serve nient’altro, sei tu quello che voglio Max>> disse facendomi sorridereLisa’s POV
Era così bello nonostante il suo viso portasse i segni della stanchezza, fortunatamente iniziavo a sentirmi meglio ma non sapevo se fosse merito di Max o dei farmaci che mi avevano somministrato.
<<Vorrei fare qualcosa se solo potessi Max, inizio ad annoiarmi>> ammisi
<<Sua maestà si annoia allora vediamo cosa posso fare per intrattenerla>> rispose facendomi ridere
Per qualche minuto si sdraiò semplicemente vicino a me tenendomi stretta e giocando con i miei capelli mentre il mio cuore batteva all’impazzata poi si alzò dal letto, collegò il suo telefono alle cuffie.
Tornò a sdraiarsi accanto a me stringendomi al suo petto e poi mi diede una delle due cuffiette, lo guardai con sguardo interrogativo
<<Mi sembra il momento giusto per fare questa cosa>> disse e poi una sinfonia che conoscevo bene si diffuse dalla cuffietta.
Aveva scelto “Best years” dei 5 Seconds of Summer il nostro primo concerto, a Parigi dove mi aveva baciata per la prima volta.“Best years” 5 Seconds of Summer
Sollevò il mio mento con due dita per far incontrare i nostri sguardi e in quel momento ebbi l’ennesima conferma di quanto amassi quel ragazzo. Come diceva il testo della canzone, il giorno seguente sarebbe stato sicuramente migliore dei precedenti proprio come quando avevo incontrato Max, il futuro è stato molto più luminoso del passato e anche se ci avevo messo del tempo per capire che era lui quello che desideravo quasi a costo di perderlo, in quel momento ero certa di trovarmi nel posto giusto con la persona giusta. Il ragazzo che era riuscito a rimettere insieme i pezzi del mio cuore e a trasformare le lacrime, i demoni e le paure in sorrisi e risate.
Mi aveva presa per mano e non mi aveva più lasciata anche quando tutto stava crollando è sempre stato lì, questo era uno dei motivi per cui ero certa che qualunque cosa sarebbe accaduta in futuro io sarei tornata da lui sempre e comunque.
Non c’era alcun bisogno che dicessi a voce tutto questo, sapevo che lui era perfettamente in grado di leggerle nei miei occhi, infatti un sorriso curvò le sue labbra sottili di cui conoscevo la forma a memoria. Gli accarezzai una guancia mentre mi guardava come nessuno aveva mai fatto prima, come se non ne avesse mai abbastanza di me. Poi si avvicinò ancora di più ed ero certa che entrambi avessimo il fiato corto anche se non potevamo sentirlo a causa della musica. Mi baciò senza esitare con passione e delicatezza allo stesso tempo e nessuno dei due riusciva a smettere di sorridere perché quel bacio aveva un solo sapore, quello di una promessa, di affidarsi all’abbraccio dell’altro senza andarsene più.Con il sorriso sulle labbra riuscì a convincere Max a dormire e farlo riposare sul mio letto, si addormentò con la testa appoggiata sul mio petto come un bambino. Qualche ora dopo mi svegliai solo con la luce accesa sul comodino al mio fianco, Provai ad alzarmi per andare in bagno senza svegliare Max ma fu praticamente impossibile
<<Va tutto bene Lisa?>> chiese subito preoccupato
<<Tranquillo, devo semplicemente andare in bagno, non volevo svegliarti>>
<<Vuoi che ti aiuti ad alzarti Lisa? Non vorrei replicare la scena dell’altra sera>>
Declinai la sua richiesta, volevo provare ad alzarmi da sola per una volta, di solito mi aiutavano le infermiere. Mi alzai stringendo forte le lenzuola tenendo lo sguardo dritto davanti a me e non sul pavimento per sentirmi più sicura, avevo paura di non riuscire a mettere i piedi l’uno davanti all’altro e di cadere ancora. Feci due respiri profondi prima di alzarmi, riuscivo a stare in piedi ma ero ancora insicura e cercavo di appoggiarmi a quello che trovavo, quasi senza che me ne accorgessi Max si avvicinò mettendosi al mio fianco
<<Voglio solo essere tranquillo>> sussurrò al mio orecchio prima di stringermi la mano<<Ti aspetto fuori dalla porta del bagno>>Non volevo farlo ma era più forte di me, il mio sguardo saettò istintivamente sullo specchio sopra al ripiano del lavandino, ero riuscita ad evitarlo fino a quel momento. Si vedeva chiaramente che ero debole e non ero in forze, un livido viola marchiava la mia tempia e il sopracciglio era leggermente gonfio, i capelli a tratti annodati, iniziai ad avere paura di togliermi la vestaglia dell’ospedale per lavarmi. Sollevai l’indumento con le mani tremanti, riaprì gli occhi quando ero in intimo e guardai la mia pelle costellata di lividi viola e opachi sulla parte sinistra del corpo. Una lacrima mi rigò la guancia e sentì quella sensazione opprimente che mi schiacciava lo stomaco, portai una mano sull’addome per cercare di inspirare ed espirare
<<Lisa ci sei?>> bussò Max per assicurarsi che stessi bene
Non appena esitai a rispondere spalancò la porta del bagno, i suoi occhi si spalancarono forse per il sollievo che stessi bene o perché avevo solo l’intimo addosso mentre mi guardavo allo specchio.
<<Fino ad ora non avevo voluto guardare com’ero messa con i lividi ma è stato inevitabile. In realtà non riesco mai a stare davanti a uno specchio senza stare male o sentirmi inadeguata, sai?>>“Fix you” Coldplay
Max stava lì sulla porta incerto sul da farsi, senza sapere cosa fare, nel frattempo quella sensazione nel mio stomaco era sempre più forte e insistente. Mi precipitai vicino al water inginocchiandomi sul pavimento, Max senza dire niente dietro di me strinse i miei capelli in una coda, posando le mani sulle spalle imitò la mia stessa posizione ma dietro di me mentre mi stringeva. Sapeva che probabilmente avevo perso il controllo, stava per succedere di nuovo
<<Non farlo Lisa, per me>> mi accarezzava la schiena e le spalle delicatamente
<<Chiudi gli occhi, come se fosse solo u brutto sogno>> aggiunse
Mi aggrappai al wc provando con tutta me stessa a non cedere a quel “mostro” da cui stavo prendendo le distanza grazie a Max. Provai a chiudere gli occhi, nella mia mente apparve l’immagine di Max, per qualche minuto non riuscì ad alzarmi quando mi voltai lui era ancora lì con le braccia attorno a me mentre mi sorrideva
<<Ce l’hai fatta>> sussurrò con le lacrime agli occhi appoggiando la sua fronte sulla mia
Affondai il viso nel suo petto respirando quel profumo famigliare che mi faceva sentire al sicuro <<Sta tranquilla, è finita Lisa, ci penso io ora>>Annullò la distanza tra le nostre labbra lasciandomi senza fiato, non esitai ad attirarlo a me intrecciando le dita sulla sua nuca, mi sollevò dal pavimento facendomi avvolgere le gambe attorno ai suoi fianchi e mi ritrovai seduta sul ripiano del lavandino. Non so per quanto tempo eravamo rimasti in quella posizione ma fu lui ad allontanarsi
<<Hai un corpo meraviglioso e se sono riuscito a rimarginare le ferite che avevi dentro di te, posso fare lo stesso con questi lividi>> disse facendomi venire i brividiNon riuscivo a capire cosa intendesse fino a quando non iniziò ad accarezzare baciare delicatamente ogni punto del mio corpo macchiato dai lividi, lasciò il leggero rigonfiamento sul viso per ultimo
<<Ti amo Max, talmente tanto>>
Mi lasciò un bacio sulle labbra prima di mettermi la crema sui lividi, nessuno si era mai preso cura di me come aveva fatto lui. Quando finì mi aiutò a scendere
<<Sai ho una sola immagine in mente in questo momento,sai?>>
<<Che cosa?>> chiesi con il sorriso sulle labbra
<<Tu ed io…a casa finalmente, a Montecarlo da me. Per questo è da un pò che penso ad una cosa…verresti a vivere con me Lisa?>> disse lasciandomi completamente senza parole
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The boy in red
RomanceCharles e Max: due personalità diametralmente opposte, il ragazzo in rosso dagli occhi color verde smeraldo e il giovane uomo dal sangue freddo con la corazza d'acciaio per proteggere sé stesso dal Mondo. Un desiderio comune: scolpire i loro nomi d...