Another love-Tom Odell
Mi risvegliai qualche ora dopo faticando a capire dove mi trovassi ma ricordai subito tutto ciò che era successo durante quella giornata interminabile. Sapevo di aver pianto con il capo chino sul pavimento per diverso tempo e che Max era al di là della porta ma quando controllai l’ora sul cellulare mi resi conto di quante ore fossero passate, ormai il giorno aveva lasciato posto alla notte.
Mi alzai indolenzita e infreddolita, il mio riflesso nello specchio era sfumato di tristezza e dolore: gli occhi erano chiazzati di rosso così come la pelle del viso e i capelli spettinati. Mi sciacquai la faccia con l’acqua gelida mentre prendevo coraggio per uscire da quella camera. Infilai con delicatezza la chiave nella serratura cercando di non far rumore, quando aprì completamente la porta Max non era lì.Wait-M83
Tra le mura della casa il silenzio faceva da padrone, la mia respirazione iniziò ad accelerare, pensai che se ne fosse andato. Una luce fioca proveniente dalla sua camera attirò la mia attenzione così mi precipitai subito verso quel bagliore. Trovai Max sul letto e un sorriso mi incurvò le labbra.
Era sdraiato ma era leggermente rannicchiato, con una mano adagiata sotto la guancia, l’altra era tesa verso il lato destro in cui solitamente dormivo io, come se dovesse assicurarsi che fossi al suo fianco. Solo in quel momento realizzai quanto fosse stato difficile per lui quel giorno, era sfuggito dalle fauci della morte e io mi ero focalizzata solo sulla mia paura e la mia rabbia, evitando di stargli vicino quando aveva più bisogno di me.Mi infilai nel piccolo spazio nel lato di Max cercando di non svegliarlo, aveva gli occhi chiusi eppure percepì la mia presenza avvolgendomi tra le sue braccia, finalmente trovai il coraggio necessario per svelare ciò che non avevo ammesso nemmeno a me stessa
<<Mi dispiace per come mi sono comportata oggi, ho pensato solo a me ed ero in preda alla paura, capisci?>> dissi come se mi stesse ascoltando <<Tu non sei semplicemente parte della mia vita, sei un pezzo della mia anima e della persona che sono. Sei quel grande frammento che vive e illumina la mia esistenza. Se ti perdo a me non resta nulla>> asciugai le lacrime sfuggite dai miei occhi
<<Avrei i ricordi di ciò che siamo stati ma non sarebbe sufficiente, mai e poi mai Max. Perchè io ti voglio al mio fianco, ho bisogno di te quanto l’aria per respirare e questo non l’ho capito oggi ma già dalla prima sera che abbiamo passato insieme su quella spiaggia perciò ti prego non fare mai più una cosa del genere perchè se tu morissi, accadrebbe lo stesso anche a me>> gli accarezzai le guance << ma io non sono ancora pronta a morire perchè grazie a te ho capito cosa significa davvero vivere e sei tu la persona con cui voglio farlo, sempre e comunque Max Verstappen>>Non mi ero resa conto che le sue iridi fossero più brillanti del solito, non sapevo se avesse ascoltato tutto il mio monologo o solo una parte ma non perse nemmeno un secondo e fece scontrare le nostre labbra lasciandomi senza fiato
<<Ho aspettato tutta la vita per trovarti, non me ne andrò così facilmente>> sussurrò sulle mie labbra <<potremo essere di nuovo in città diverse in futuro, in emisferi differenti ma io sarò sempre tuo. Il nostro amore non conosce confini, ricordalo sempre Lisa>>
Baciò le mie labbra con delicatezza e disperazione come se temesse di non potermi più toccare da un momento all’altro.
<<Ora riposa Max, dovresti dormire>> mi accoccolai sul suo petto stringendolo il più possibile <<mi troverai esattamente nella stessa posizione quando riaprirai gli occhi>>Fix you-Coldplay
Un urlo di terrore squarciò ciò che rimaneva della notte svegliandomi bruscamente, pensai di aver sognato ma quando sentì Max che si contorceva accanto a me, tremava e il suo volto era imperlato di sudore. Mi alzai dal letto e mi affrettai ad accendere la luce, Max aveva gli occhi chiusi ma qualcosa lo stava sconvolgendo profondamente nel sonno .Posai una mano sul suo cuore che batteva all’impazzata e spostai i capelli dalla fronte umida
<<Max, svegliati>> dissi a voce bassa al suo orecchio
Dopo qualche minuto aprì gli occhi spaventato e i nostri sguardi si incatenarono l’uno a quello dell’altra <<Sei a casa, sono qui…con te>> incorniciai il suo viso tra le mani tenendo sempre il palmo della mano sul suo petto
<<Concentrati su di me e sul tuo cuore che batte, okay?>> lo incoraggiai e lui annuì in preda al primo attacco di panico della sua vitaLo lasciai da solo per qualche istante per prendere l’acqua e inumidire un panno da poggiare sulla sua fronte
<<Tu pensa a respirare okay? Devi sentire l’aria che entra ed esce dalle narici e i polmoni che si riempiono d’aria Max>> sfiorai le sue guance con le dita e iniziai a tamponare il suo viso con il panno per abbassare la temperatura corporea e dargli sollievo.
Max iniziò a calmarsi dopo qualche minuto, si sedette sulle lenzuola inspirando con forza
<<Va tutto bene ora, ce l’hai fatta Max>> avvicinai le nostre fronti mettendomi a cavalcioni su di lui mentre beveva qualche sorso d’acqua <<Sei stato bravissimo, è tutto finito. L’hai superato>> dissiPoi lo aiutai a togliersi la maglietta per posare il panno inumidito di acqua fredda anche sul torace. L’incubo che aveva avuto doveva averlo sconvolto
<<Ti va di raccontarmi cos’hai visto?>> chiesi con cautela
Respirò profondamente un paio di volte e poi mi baciò attirandomi a sé <<A dir la verità è stato come se rivivessi di nuovo lo schianto ma era dannatamente reale come il dolore, la paura, la confusione. Non riuscivo più ad uscire dalla macchina, era tutto buio ed era come se fossi paralizzato>> confessò con voce tremante
<<Sei qui con me ora e io non vado da nessuna parte>> promisi
<<Ti va di fare due passi fuori e prendere un pò d’aria?>> domandò e io annuì sorridendoEra notte fonda eppure l’aria era ancora tiepida proprio come la sabbia sotto i nostri piedi, l’acqua era fredda ma non abbastanza da farmi venire la pelle d’oca. Camminavamo sulla riva sotto il timido bagliore della luna e delle stelle che nonostante le nuvole brillavano nel cielo blu cobalto
<<Va meglio Max?>>
<<Mi sento bene>> rispose cercando di tranquillizzarmi <<però ho capito una cosa oggi Lisa>>
<<Che cosa?>>
<<Pensavo a tutto quello che ci siamo detti e non voglio più vivere ogni giorno come se fosse sempre l’ultimo pensando solo al brivido voglio iniziare a vivere davvero, come quando sono con te. Oggi ho capito quanto amo la mia vita e quanto tu l’abbia resa preziosa>>Si avvicinò a me scostando i miei capelli dal mio volto e sorrise prima di far entrare in contatto le nostre labbra
<<E so che si sta avvicinando il momento in cui dovrai partire per gli Stati Uniti Lisa ma non importa, troveremo un modo perchè questa vita con te è troppo bella per non essere vissuta>>
Portai le mie mani dietro la sua nuca eliminando i pochi centimetri di distanza tra noi e ci ritrovammo sulla sabbia mentre le nostre mani danzavano sulla nostra pelle.La mattina seguente dopo aver fatto colazione abbondante con Max che non lasciava passare un minuto senza abbracciarmi o accarezzarmi, tornai a sorridere e a sentire di nuovo la serenità che scorreva nelle nostre vene. Max avrebbe iniziato subito a correre e ad allenarsi mentre si preparava per uscire il suo cellulare sbloccato aperto su una chat attirò la mia attenzione ma non quanto le parole che comparivano sullo schermo e il destinatario:
Questa volta chiudiamo questa storia una volta per tutte, voglio che tu smetta di mentirle oppure se vuoi continuare a farlo, esci dalla sua vita.
Contrariamente a quanto pensassi però non era Charles il destinatario.

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The boy in red
RomanceCharles e Max: due personalità diametralmente opposte, il ragazzo in rosso dagli occhi color verde smeraldo e il giovane uomo dal sangue freddo con la corazza d'acciaio per proteggere sé stesso dal Mondo. Un desiderio comune: scolpire i loro nomi d...