Dopo più di un mese ero di nuovo su un taxi a Monaco ma quella volta avevo molti più bagagli, più entusiasmo ma soprattutto ero lì per restare tutta l’estate. Quel giorno al parco, a Milano Max mi aveva chiesto senza esitare non solo di tornare a Monaco ma di trasferirmi a casa sua nei giorni in cui non si trovava in giro per il Mondo, il resto del tempo l’avrei trascorso nella mia casa che avevo condiviso con Pierre.
Max era stato molto chiaro, mi aveva dato qualche settimana per pensarci perché la decisione spettava a me e avevo riflettuto per tre settimane in cui il disturbo alimentare mi aveva dato tregua, allo stesso tempo però avevo capito quale fosse la chiave per stare meglio, non era fuggire come aveva fatto oppure rifiutare la presenza di persone che rendevano la mia vita migliore, così dopo aver finito l’università ed essermi laureata, avevo preso la mia decisione senza preoccuparmi delle conseguenze o del futuro imminente.
La casa di Max si avvicinava come l'agitazione dentro di me che stava prendendo il sopravvento, non avevo avvisato Max del mio arrivo, sarebbe stata una sorpresa che avevo organizzato con Pierre e gli altri che erano già a casa sua.Pierre mi aspettava sul marciapiede pronto ad aiutarmi con i bagagli come sempre con il sorriso stampato in volto, il suo abbraccio mi fece sentire subito a casa, al posto giusto nel momento giusto.
<<Non posso credere che passeremo davvero l’estate tutti insieme, se avessi saputo che serviva Max Verstappen per convincerti l’avrei chiamato molto prima>>
<<Ciò non significa che lui possa prendere il tuo posto quello rimarrà sempre ed esclusivamente per te>> tranquillizzai Pierre
Distolse lo sguardo dal mio e posò la mano sul mio petto, proprio sopra al cuore
<<Credo che lui punti ad avere un altro genere di posto nel tuo cuore. Forza dammi i bagagli>>
George e Lando spuntarono alle spalle del mio migliore amico abbracciandomi contemporaneamente
<<Eccoti!>>
Erano tutti in costume dato che avremmo trascorso la maggior parte del tempo in spiaggia, ovviamente non avevano detto a Max che stavo per arrivare ed ero quasi certa del fatto che fosse rimasto in acqua da solo a godersi qualche attimo di pace senza Lando che era un vero e proprio uragano.
Percorsi lentamente la scaletta che portava alla spiaggia davanti alla casa di Max, non appena arrivai in spiaggia tolsi immediatamente le scarpe, dopo avrei indossato anche il costume. Come avevo immaginato Max stava nuotando, aspettai che si accorgesse della mia presenza, non volevo disturbarlo, era uno dei pochi momenti in cui lo vedevo sereno e in pace con sé stesso, mi dava ancora le spalle. Il suo sguardo incontrò il mio solo quando decise che era il momento di uscire dall’acqua. Un sorriso si dipinse sul suo volto mentre lo salutavo con la mano, indossava un costume blu scuro e i capelli bagnati gli ricadevano morbidi sulla fronte, sentivo i suoi occhi sul mio corpo mentre sembrava osservare ogni dettaglio del mio corpo: dai miei capelli color cioccolato leggermente più corti rispetto all’ultima volta che mi aveva visto al vestito rosa che avvolgeva i miei fianchi.
<<Suppongo che stavolta sia io quello sorpreso…sapevano tutti del tuo arrivo, giusto?>> chiese divertito
<<Non hai torto>>
Mi accarezzò delicatamente la guancia senza smettere di guardarmi
<<Questo significa che passerai con me l’estate qui?>>
<<In realtà devo tornare a Milano fra una settimana>> stavo chiaramente mentendo
Riuscì a scorgere la delusione nei suoi occhi e non riuscì a non dirgli che era uno scherzo
<<Questa me la paghi Lisa è una promessa>>
Non aspettò un minuto di più ad abbracciarmi e a sollevarmi quando meno me lo aspettavo facendomi urlare, chiaramente gli altri tre piloti non esitarono a proporre di buttarmi in acqua e Max acconsentì tenendomi saldamente in braccio mentre gli altri cercavano di non farmi muovere. meno di mezzo metro mi separava dall’acqua
<<Ragazzi fermi! Fermatevi un secondo! Ho addosso il telefono e non ho il costume vi prego. Fatemelo mettere poi potrete cercare di affogarmi>>
Contrariamente alle mie aspettative accettarono la mia proposta e mi affrettai
<<Non metterci troppo!>> urlarono in coro
Trovai la mia camera rapidamente, la parte difficile fu la scelta del costume, non volevo assolutamente attirare l’attenzione e alla fine optai per un bikini floreale in cui il colore predominante era l’arancione. Quando ritornai in spiaggia i ragazzi erano tutti a fare il bagno tranne Max che era sdraiato al sole, sentì uno di loro fischiare e mi accorsi che era Lando risposi elegantemente con un dito medio mentre Pierre lo rimproverava
<<Vacci piano,,,piantala scemo>> il tono serio di Pierre mi fece sorridere
Distesi il mio telo vicino a quello di Max che aveva gli occhi chiusi ma non ero sicura che stesse dormendo, né ebbi la conferma quando slacciò il pareo intorno ai miei fianchi,in quel momento feci quasi fatica respirare
<<Non credo ti serva>> ammise
<<Serviva a non avere tutti gli occhi addosso e a non attirare l’attenzione>> confessai imbarazzata
<<Come se quello ti impedisse di avere tutti gli occhi dei presenti addosso>>
Mi voltai per vedere la sua espressione mentre spalmavo la crema sul corpo ma non stava scherzando era serio e sapevo per certo che tutto ciò che Max Verstappen diceva lo pensava davvero
<<Dovresti metterla anche sulla schiena, ci saranno almeno trentacinque gradi. Ti aiuto io, avvicinati>> mi colse impreparata strappandomi la rema delle mani
Per mia fortuna gli davo le spalle perchè ero sicuramente rossa, avrei chiesto a Pierre di aiutarmi proprio per evitare questo imbarazzo anche se Max sembrava perfettamente a suo agio. Sposto i miei capelli su una spalla scoprendo il collo, le sue mani percorrevano lentamente le mie spalle mentre le dita massaggiavano la pelle
<<Rilassati sei tutta rigida, non mordo>>
La sua voce all’orecchio mi fece arrossire ulteriormente mentre le sue mani spalmavano la crema sulla parte bassa della schiena e sui fianchi, Ero agitata perché non ero mai stata completamente a mio agio con il mio corpo inoltre pochi ragazzi mi avevano toccato in quel modo ma nessuno l’aveva mai fatto come Max, studiando ogni dettaglio e sapendo del mio disturbo alimentare. Senza dire nulla dopo aver finito si stese di nuovo sul suo asciugamano e io feci lo stesso, quella volta però sarei stata io a fare qualcosa che Max non si aspettava, stavo su un fianco quando provai ad appoggiare il capo sul suo petto sperando che non mi respingesse, in un primo momento sembrò quasi sussultare perché non si aspettava quell’iniziativa da parte mia. Riuscì a togliergli gli occhiali da sole per studiare il suo sguardo, le sue pupille sembravano quasi dilatate e il colore degli occhi appariva più scuro
<<Ora ne sono certo. Hai un fisico meraviglioso non dovresti coprirti o vergognarti a mostrarlo, non c’è niente di cui tu debba essere insicura o turbata Lisa>>
Sentì la sua mano destra sulla schiena fino alla mia coscia che avvolse attorno alla sua gamba, continuava ad accarezzarmi la gamba mentre io lottavo mentalmente per sostenere il suo sguardo senza abbassare il mio, poi sembrò pentirsi di ciò che stava facendo
<<Ehm…scusa Lisa non dovrei allargarmi così non è giusto>>
<<In questo momento mi sembra più che giusto>> dissi con sicurezza
Riportai la sua mano dov’era prima sotto il suo sguardo sorpreso e allo stesso tempo soddisfatto. In un secondo non sentì più la sabbia sotto di me perchè i ragazzi mi avevano sollevata da terra, Pierre mi teneva le braccia mentre George e Lando stringevano le caviglie, sapevo qual era la loro destinazione infatti trattenni il respiro aspettando che mi gettassero in acqua. Mi ritrovai sommersa dall’ acqua e non appena tornai in superficie i ragazzi cercarono di schizzarmi ed io ovviamente non esitai a reagire, mi ritrovai sulle spalle di Pierre
<<Ci penso io a salvarti amica mia non temere>>
<<Come hai fatto prima cercando di afforgarmi?>>
Lando non perse occasione per salire sulle spalle di George cercando di farmi finire di nuovo in acqua mentre mi aggrappavo disperatamente a Pierre, Lando mi spinse quando meno me lo aspettavo e caddi di nuovo in acqua trascinando Pierre con me mentre minacciavo Lando
<<Alla prima occasione buona ti verso un secchio d’acqua intero addosso è una promessa>>
<<Questa sembra una minaccia amico>> anche George sembrava prendersi gioco di me quindi decisi che mi sarei vendicata anche di lui
Max si unì a noi portando con sé la palla da beach volley, eravamo dispari perciò uno di noi avrebbe fatto l’arbitro e ci saremmo divisi in squadre da due persone ciascuna, Pierre si offrì per arbitrare mentre Lando insisteva per stare in squadra con George data la sua altezza e io mi ritrovai con Max, la squadra perdente avrebbe preparato la cena per tutti.
Max non riusciva a smettere di ridere mentre faceva stretching e gli altri lo prendevano in giro
<<Sarà meglio vincere George non voglio rischiare di morire avvelenato dalla cucina di Lisa>> Lando non faceva altro che prendermi in giro
<<Basta con le chiacchiere giochiamo>> li avremmo battuti a qualunque costo
Sapevo che io e Max avremmo vinto perché era competitivo e determinato quanto me. Dopo un’ora di gioco li avevamo battuti e si erano ormai arresi all’idea di doverci preparare la cena, Lando e George se ne andarono in casa a testa bassa per cercare di cucinare qualcosa di commestibile, Pierre li seguì
<<Max meglio che vada con loro così mi assicuro che non diano fuoco alla tua cucina. Ci vediamo dopo ragazzi>>Ed eccoci lì di nuovo da soli io e Max, qualcosa era cambiato perchè forse avevamo abbattuto un’altra barriera tra noi e stavo scalfendo la sua gelida corazza che proteggeva lui dagli altri ma anche le altre persone da sé stesso.
Stavamo ancora nuotando mentre il sole sembrava scomparire sott’acqua lasciando dietro di sé un tramonto arancione e rosso che si rifletteva sulle onde
<<Dovresti provare a guardare il tramonto da un’ altra prospettiva Lisa>>
<<E quale?>>
<<Ora te lo mostro>>
In un attimo era di fianco a me le sue mani mi stringevano mentre mi faceva stendere e adagiare sull’acqua
<<In realtà non amo stare stesa così a morto in acqua>>
<<Stai tranquilla, rilassati ti tengo>>
Nuotava a fianco a me tenendo la mano sotto il mio collo e sotto la schiena tenendomi a galla, io guardavo le sfumature arancioni e oro del tramonto Max invece era concentrato su di me
<<Molto meglio così no?>> mi chiese divertito
<<In effetti sì ma solo perché ci sei tu che mi tieni>>
<<Io ti sosterrò sempre in qualunque circostanza ricordalo>>
<<Per me è lo stesso Max>>
Per la prima volta i suoi occhi non erano della solita tonalità fredda, sembrava che nelle iridi stesse bruciando una fiamma dello stesso colore del tramonto, la mia mano si spostò istintivamente tra i suoi capelli, li accarezzai dolcemente mentre lui socchiudeva gli occhi.In pochi secondi mi ritrovai le due braccia strette attorno mentre mi teneva in braccio come aveva fatto a casa mia la sera in cui aveva visto il mio lato più buio. La mia pelle si coprì istantaneamente di brividi ma non sapevo se fosse per il freddo o perchè eravamo ancora più vicini dell’altra volta, poggiai l’altra mano sul suo cuore che batteva veloce e a ritmo irregolare.
Lo guardai sorpresa<<Io…non so cosa mi succede quando sono con te ma mi sento così vulnerabile e me stesso..,riesci ad abbattere tutte le barricate che frappongo tra me e gli altri>> non mi aveva mai detto niente del genere
<<Tu mi fai sentire viva e quando sono con te nessun pensiero negativo riesce ad invadere la mia mente>> risposi
Accorciò ulteriormente la distanza tra di noi e io mi aggrappavo al suo collo, sentivo il suo respiro sulle mie labbra così come il suo sguardo, e i miei occhi scivolarono sulla sua bocca
<<Ed è da oggi che non riesco a smettere di pensare a una cosa che ti riguarda>> disse stuzzicando la mia curiosità
Il mio cuore sembrava sul punto di esplodere mentre le nostre labbra erano sempre più vicine ed eravamo sul punto di cambiare ogni cosa che ci riguardava.

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The boy in red
Lãng mạnCharles e Max: due personalità diametralmente opposte, il ragazzo in rosso dagli occhi color verde smeraldo e il giovane uomo dal sangue freddo con la corazza d'acciaio per proteggere sé stesso dal Mondo. Un desiderio comune: scolpire i loro nomi d...