Capitolo 8 ☆ Erica

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Secondo la tabella dei round, io e Bianca saremmo state le ultime a partecipare per la nostra cabina. Il meglio sempre per ultimo, non è forse così che fa il detto?
Anche se avevo la netta sensazione che non sarebbe andata in quel modo. Ovviamente a me non importava nulla di vincere, anzi, avrei fatto di tutto pur di arrivare ultime, ma Bianca sembrava così entusiasta che quasi mi stavano per salire dei conati di vomito. Cosa potevano trovare di così eccitante in una gara a chi riesce a remare più velocemente in linea retta proprio non lo riuscivo a capire.
Alcune cabine avevano un numero dispari di persone, quindi era stato scelto qualcuno che rimasse escluso dalla gara, solitamente lasciando a terra i più piccoli o chi non sapeva nuotare. Anche per le libellule Denise, una delle bambine più giovani, sarebbe rimasta a riva. Così rimanevamo con il numero preciso di giocatori di cui si aveva bisogno per partecipare, quindi nessun altro poteva scamparsela. Purtroppo per me.
Avrei potuto cercare di convincere Bianca, avevamo ancora diversi minuti prima che la gara iniziasse, probabilmente ore prima che arrivasse il nostro turno, eppure non riuscivo ad alzarmi da quel masso. Mi dicevo che tanto non avrebbe cambiato idea, che tanto era troppo cocciuta per starmi anche solamente ad ascoltare. Forse sarebbe stato così o forse non avevo voglia di scoprirlo.
«Vedo che ti sta dando del filo da torcere, la nostra nuova ragazza» disse Kai, comparendo al mio fianco e sedendosi su una parte libera del sasso su cui mi ero appollaiata.
Scossi la testa. «Per qualche strano motivo ha deciso che io devo partecipare a tutti i costi. Gliela sto dando vinta, per questa volta. Magari riuscirò a farle abbassare la guardia per la prossima sfida, facendo così.»
Kai mi guardò, dubbioso. «Ne parli male, ma in realtà sembrate andare molto d'accordo. Ti vedo, sorriderle, non puoi nasconderlo.»
«Sto solo cercando di portarla dalla mia parte» replicai. E sorridere era una normale funzione della mi faccia, non sapevo perché la ritenesse una cosa così strana. «Ma vogliamo parlare di quello che è successo stamattina? Non ho mai visto nessuno usare un tentativo di approccio così banale. Te lo devo dire, lei non sembra avere un'impressione così positiva di te.»
Kai sembrò sorpreso, ma non troppo. Si limitò a rivolgere lo sguardo verso i sassolini sotto i nostri piedi, calciandone un paio con la punta delle scarpe da trekking.
«Mi rifarò in qualche modo. Vedrai che riuscirò a conquistarla entro la fine dell'estate. Aspetterò comunque la fine del mese, come ti ho promesso, non ti preoccupare» disse poi, rivolgendomi uno sguardo sbieco.
Sì, certo, perché entro quei prossimi trenta giorni mi sarei perdutamente innamorata di lei.
«Erica!» esclamò Bianca, come se parlando di lei l'avessimo chiamata. Si stava avvicinando, trotterellando sui sassi, ogni tanto scivolando. Era così buffa agghindata in quella maniera che mi dovetti trattenere dal non mettermi a ridere.
«Stanno per iniziare, dovresti venire con noi a fare il tifo» disse, una volta arrivata vicino a noi. Non degnò Kai del minimo sguardo. Avevo i miei seri dubbi che il mio amico sarebbe riuscito a fare breccia nel suo cuore gelido entro la fine dell'estate.
Roteai gli occhi al cielo, ma mi alzai comunque. «Dovresti andare anche tu, Kai. Sono sicura che i tuoi bimbi ti stiano aspettando con ansia» cantilenai io, rivolgendomi al mio amico. Lui sorrise e se ne andò, ma non prima di aver salutato Bianca e averne ricevuto in cambio un svogliato "ciao".
«Sai, dovresti cercare di essere un po' più carina con lui. Non ti ha fatto nulla di male e gli piaci molto» le dissi, mentre camminavano verso le altre libellule.
«Lo avevo notato, ma non voglio dargli false speranze.»
«Credimi, di false speranze se ne sta già creando tante da solo. Pensa di essere qualche mago del corteggiamento e che tu lo tratti bene o male non gli farà certo cambiare idea» risi, appoggiandole un braccio intorno alle spalle. «Magari prova a diventare sua amica, scoprirai che non è male come sembra e da cosa nasce cosa.»
Bianca scosse la testa, togliendo il mio braccio con fare schifato. «Sarò più civile con lui, posso concederti questo, ma nulla di più.»
Sembrava nutrire seri dubbi sulla situazione e, a dire la verità, altrettanto facevo io. A primo acchito non sembravano fatti l'uno per l'altro, ma come avevo detto io stessa: avrebbero dovuto dare tempo al tempo, magari conoscendosi più a fondo avrebbero trovato qualcosa che li univa, rendendoli inseparabili.
Tuttavia, al solo pensiero del mio amico che teneva per mano Bianca, le sorrideva, la baciava, mi si stringeva il petto. Non ero pronta a lasciarlo andare in balia di qualche ragazza. Avevo paura che non mi avrebbe considerato più di molto una volta ottenuta una fidanzata.
Quando arrivammo a riva, dove la nostra cabina si era seduta in un semicerchio disordinato, le prime sei canoe erano già state occupate e i partecipanti si preparavano a partire.
Sarah, con i piedi in acqua, teneva una mano alzata in aria e un fischietto giallo fra le labbra. Emma e Camilla erano sulla riva opposta del lago, dove la gara sarebbe finita, per controllare in tempo reale chi fossero stati i primi tre ad arrivare. Mia sorella aveva un binocolo sugli occhi, per controllare il segnale di partenza che Sarah stava per dare e verificare che nessuno, durante il tragitto, cercasse di barare o infrangere qualche regola.
Il percorso non era difficile, ma Danilo e Camilla tenevano ognuno un kit di primo soccorso a tracolla, in caso qualcuno si fosse fatto del male.
Bianca prese posto nel semicerchio, ad una delle due estremità, io mi sedetti al suo fianco, ma qualche passo più lontana dagli altri. Avevo acconsentito ad unirmi a loro, ma non mi sarei mischiata in quella massa di arti che erano già pronti ad applaudire. Per l'amore del cielo, stavano già urlando i nomi di Sofia ed Edoardo che ancora dovevano partire. Anche le altre squadre si unirono presto ai canti di incoraggiamento.
Sarebbe stata una lunga giornata, alla fine della quale avrei ricavato solamente un grande mal di testa, ne ero certa.

Summer Nights ☆ {GIRLxGIRL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora