Raccontare della mia estate ad una ragazza che conoscevo da nemmeno ventiquattro ore non era certamente mai stato nei miei piani. Mettere a nudo ogni mio più nascosto sentimento, ogni mia più piccola insicurezza, ogni mio dubbio e speranza con una persona che conosceva a malapena il mio nome era qualcosa di inimmaginabile per me.
Invece, alla fine, era successo proprio quello.
Nonostante mi continuasse a ripetere che non c'era alcun bisogno di spiegarle i dettagli del litigio fra me ed Erica, una piccola parte di me continuava a spingermi nel farlo. C'era qualcosa in Federica che mi portava a provare un'estrema fiducia nei suoi confronti. Mi sentivo come se avrei potuto parlarle di tutto, senza esserne mai giudicata. Era strano, sentirsi così al sicuro con una mezza sconosciuta, ma non con le tue migliori amiche da una vita.
«Quando sono arrivata al campeggio, all'inizio dell'estate, non mi conoscevo affatto. Credevo che Bianca fosse la ragazza perfetta che tutti a scuola ammiravano per i voti, la ragazza che riusciva sempre in tutto quello che voleva, la ragazza che aveva tutto tranne l'amore. Mi sentivo come se mancasse una grande parte della mia vita, ma che tutto si sarebbe sistemato una volta trovato un ragazzo. E non avrei potuto sbagliarmi più di così.»
All'inizio le parole mi uscirono lente e ponderate, mi prendevo il tempo necessario per pensare con attenzione ad ogni frase, ma alla fine, quelle piccole gocce, divennero un fiume in piena che quasi travolse Federica. Restare al passo con il mio treno di pensieri era difficile, ma lei sembrava riuscire a farlo alla perfezione.
«Il primo giorno ho subito conosciuto una ragazza, Erica. Per i primi tempi la nostra relazione è stata... interessante, possiamo dire. In realtà non ci sopportavamo proprio, continuavamo a battibeccare, a prenderci in giro e a comportarci come delle bambine. E poi... beh, mi sono innamorata di lei. Tipo, perdutamente innamorata.» Ero certa di non essere riuscita a spiegare a parole tutto quello che provavo per Erica, ma avevo fatto del mio meglio. Non c'era compito più difficile di rendere a parole tutto quello che il mio cuore sentiva e la mia mente pensava. «È come se... come se, beh, mi avesse fatto scoprire per la prima volta come ci si sente a volere una persona per davvero, senza alcuna restrizione, senza dover avere delle motivazioni per amare qualcuno. In passato, quando mi sentivo in dovere di avere una cotta per qualcuno, solamente per sembrare una ragazza normale, mi sentivo in obbligo di trovare un motivo per cui qualcuno mi sarebbe dovuto piacere: gli occhi di mille sfumature diverse, il sorriso sempre perfetto, i capelli smaglianti, la personalità unica. Invece con lei non mi devo sforzare di trovare un perché, mi piace e basta. Mi ha fatto scoprire parti di me che mai avrei immaginato potessero esistere. In qualche modo mi ha trasformato in una persona diversa, ma non in un senso cattivo: ha portato alla luce la mia vera identità, mentre anche lei la scopriva pian piano. Dopo essermi innamorata di lei mi sono sentita come rinata, capisci cosa intendo?»
Federica mi aveva ascoltato senza battere ciglio, aspettando con cortesia che finissi tutto il mio discorso, senza nemmeno sembrare presa contropiede da quella domanda a sorpresa.
«Non voglio permettermi di dire che comprendo alla perfezione quelli che mi stai dicendo, però ti capisco. Ridefinirsi in una sola estate e poi dover tornare a fare i conti con quella che era la vecchia normalità, dove nessuno si aspetta che qualcosa sia cambiato, deve essere un'esperienza dura» disse con gentilezza.
Allungò una mano sul tavolo, appoggiandola sopra la mia e dandole una piccola stretta. «Anche se, ora come ora, la cosa che sembra darti più problemi sia un'altra.»
«Che cosa intendi dire?» chiese dubbiosa, le sopracciglia corrucciate.
«La tua ragazza... non sembra essere molto presente per te, in questo momento. Era lei, no? La ragazza che questa mattina ti ha fatto piangere davanti a scuola?»
Presi un respiro lento e profondo prima di risponderle. «Ovvio che era lei. So che non ti deve aver fatto una bellissima impressione questa mattina. Onestamente nemmeno io so cosa le stia passando per la testa, in questo momento.»
Federica annuì, aspettando che io continuassi a spiegarle. Non c'era poi così molto che le avrei potuto dire in realtà, perché anch'io facevo fatica a capire dove tutto avesse iniziato a crollare in quel modo.
«Negli ultimi giorni non sono stata la migliore delle fidanzate, non è tutta sua la colpa.» Presi un altro respiro, distogliendo lo sguardo dal suo. «Non poter dire alle altre di Erica mi sta mangiando viva, ho paura della loro reazione, non sono riuscita nemmeno ad avvicinarmi all'argomento. Così, ogni volta che penso a lei, mi sento prendere dall'ansia, dalla paura di quello che potrebbe succedere. In poche parole ho smesso di rispondere ai suoi messaggi, sono sparita per tutta la serata di ieri, lei si è preoccupata ed è venuta a cercarmi... per dirmi che vuole lasciarmi.»
Mi morsi il labbro, cercando di non piangere.
«Sto distruggendo la cosa più bella che mi sia mai capitata solamente a causa della paura.» La realizzazione uscì dalla mia bocca in un sussurro. Ero sempre stata consapevole delle mie azioni, ma fino a quel momento non aveva attecchito fino in fondo l'idea che la causa di tutti i miei problemi ero solamente io e i freni che mi ponevo da sola.
Federica mi sorrise con fare triste. «Non sono nessuno per dirti che cosa tu debba fare, però penso che lo abbia capito anche tu da sola. L'unica cosa che posso offrirti è il mio aiuto.»
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Summer Nights ☆ {GIRLxGIRL}
RomanceOra disponibile su Amazon: https://amzn.eu/d/c1vqEYS Bianca sta cercando l'amore della sua vita. Erica vuole solamente far arrabbiare sua madre. Un campeggio estivo le porterà ad avvicinarsi l'una all'altra per poi non volersi più allontanare. ⚠️ATT...