Settembre ☆ Bianca

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«C'è solo una soluzione.»
Continuavo a ripetermi quella frase mentre mi guardavo allo specchio. Stavo cercando di convincermi, ma l'unico effetto che stavo ottenendo era che le parole avevano iniziato ad ingarbugliarsi nella mia gola e la frase continuava a perdere sempre di più ogni suo senso logico.
«Fatti coraggio, è solamente Erica» sussurrai di nuovo, tenendo lo sguardo fisso nei miei occhi, fingendo di avere la forza di farlo sul serio.
Avevo parlato di Erica a mia mamma. Avevo parlato di Erica con Federica. Perché parlare di Erica con le mie amiche sembrava una missione fuori dal normale?
Erica si era arrabbiata perché avevo iniziato ad ignorarla negli ultimi giorni. Avevo iniziato ad ignorarla perché non volevo fare i conti con la realtà di dover dire alle mie amiche di essere lesbica. Quindi, facendo coming out con loro, avrei risolto tutto.
Sarei potuta tornare da lei, chiederle scusa per il mio comportamento e tutto sarebbe tornato come prima.
O forse no?
Ho sempre considerato Erica come la persona che mi conosce di più al mondo, il mio porto sicuro.
Però ora sembra essere una persona che non sa riconoscermi più, sembra aver perso ogni amore che provava nei miei confronti.
Mi si strinse il petto al solo pensiero. Con il pugno serrato intorno alla stoffa della maglia, proprio sopra il cuore, mi piegai in due, tagliando la connessione con la me stessa nello specchio. L'espressione che avevo in volto mentre pensavo ad Erica era insopportabile. Sembravo essere su un punto di non ritorno, ma non potevo permettermi di avere un altro attacco di panico. Non in quel momento. Non mentre stavo cercando di mettere tutto in riga.
Presi un grosso respiro.
«C'è solo una soluzione» ripresi a cantilenare. «Loro sono le mie amiche. E lei è solamente Erica. Non importa che sia una ragazza. A loro non importerà. Saranno felici per me.»
Cercavo di farmi entrare in testa quelle frasi, cercavo di crederci sul serio, ma ogni secondo che passava mi era sempre più difficile farlo.
Presi un grosso respiro.
Il petto che si alzava ed abbassava ad un ritmo lento e costante.
Presi fra le mani tremolanti il telefono che avevo appoggiato sul lavandino del bagno.
Lo avevo già sbloccato, ero già entrata sull'app di whatsapp e avevo già cercato il nome della chat che condividevo con le altre. Mancava solamente il pezzo più importante, il messaggio che avrebbe scatenato tutto quanto.
Gli avrei solamente chiesto di poterci incontrare quel pomeriggio. Loro non avrebbero sospettato nulla, spesso durante i weekend ci incontravamo lo stesso, non ci avrebbero dato peso. Sarebbe stato però a quell'incontro che avrei scagliato la mia mossa finale, la bomba che avrebbe incasinato tutto.
Quello era il piano.
Federica mi aveva anche aiutato a scrivere una specie di discorso, in caso il mio cervello desse forfait. Mi aveva consigliato di scegliere un posto dove mi sarei sentita al sicuro, così che l'ambiente circostante non mi avesse creato ulteriori ansie. Mi aveva consigliato tutto lei, dicendo che non c'era altra soluzione.
Quello o mi sarei dovuta scordare di Erica.
Io però non ne ero più tanto sicura.
Prima che potessi cambiare idea, uscii dal gruppo, cercando un altro nome fra la lista di contatti. Avevo bisogno di rivedere quel piano e forse avrei fatto meglio a chiedere aiuto a qualcun'altro.

Summer Nights ☆ {GIRLxGIRL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora