Summer Nights ☆ {GIRLxGIRL}

Due estati prima ☆ Erica

Non avevo mai baciato nessuno prima di allora.
Sì, qualche bacio a stampo lo avevo dato, alle medie, ma nessuno mi aveva mai veramente baciata.
Non con intenzione, non fuori da uno stupido gioco della bottiglia, non solamente perché non aveva nient'altro di meglio da fare ad una festa.
Luca mi stava baciando solamente perché voleva baciarmi. E per me era una prima volta.
Era... una bellissima sensazione. Più bella di quanto non avrei mai immaginato.
Era tutto perfetto, finché Luca non si era spostato, interrompendo il nostro bacio nel giro di pochi secondi.
«Stai... bene?» chiesi, la voce debole e la mente confusa, ancora agitata dagli avvenimenti precedenti.
Gli scrutai il viso, alla ricerca di una risposta. Si era ritratto così all'improvviso da cogliermi veramente alla sprovvista.
Eravamo nascosti in mezzo agli alberi, dietro alla cabina delle libellule, non troppo lontano dal campeggio, ma comunque al sicuro da sguardi indiscreti. Il vento passava fra i rami e le foglie, creando una brezza piacevole e una melodia dolce che aveva fatto da colonna sonora agli ultimi dieci minuti.
Luca aveva insistito perché io lo seguissi lì, voleva a tutti i costi dirmi qualcosa. All'inizio ero terrorizzata, pensavo che avesse scoperto i sentimenti che avevo iniziato a sviluppare per lui nel corso dell'estate e mi stesse per dire di smetterla di fare la schifosa, che noi due eravamo solamente migliori amici e non ci sarebbe potuto essere un bel niente fra di noi se non una normalissima relazione platonica.
Era uno dei motivi principali per cui non avevo mai detto a nessuno quanto Luca mi piacesse, nemmeno a Kai. Avevo paura che mi rifiutasse, ma avevo anche paura che, qualunque fosse stata la sua reazione, il nostro trio ne sarebbe rimasto segnato fino alla fine dei tempi. Non mi sarei mai perdonata se Kai e Luca avessero smesso di essere amici solamente per una stupida cotta che mi ero presa per uno dei miei migliori amici. Se ci fossimo fidanzati, Kai si sarebbe sempre sentito fuori luogo, un terzo incomodo, se non ci fossimo fidanzati non sarei più riuscita a guardare in faccia Kai senza spiegargli perché le cose fra me e Luca si erano fatto improvvisamente complicate.
Non avevo mai provato un terrore così intenso. Sono il tipo di persona che non si ferma mai a pensare due volte sul da farsi, a complicare una situazione che, in fin dei conti, non era nemmeno poi così complicata. Dovevo solamente parlarne con loro.
Però Luca mi aveva battuta sui tempi, dichiarandomi i suoi sentimenti ancora prima che io potessi capire che cosa stesse succedendo.
Era stata una sorpresa, una sorpresa molto gradita, ovviamente, ma non per questo meno sorprendente.
Mi aveva detto che ormai non poteva più nascondere quello che provava nei miei confronti, che per lui ero sempre stata una grandissima amica, ma che avrebbe tanto voluto che diventassi qualcosa di più.
All'inizio non avevo nemmeno decifrato quelle parole, mettendoci qualche secondo a capire veramente l'importanza di quel momento.
Poi mi aveva chiesto se mi avesse potuto baciare e io avevo detto di sì e ora si era scostato, senza dare alcuna spiegazione.
Il suo sguardo era rivolto verso il terreno, il volto nascosto dai capelli che gli ricadevano davanti agli occhi.
«C'è qualcosa che non va?» continuai, cercando di avere una risposta.
«Sì» rispose questa volta, «tutto bene. Ora però sarà meglio tornare dagli altri, inizieranno a chiedersi dove siamo finiti.»
E io gli credetti. Credetti che tutto stesse andando bene, che forse non si era allontanato così bruscamente come mi era apparso, che fosse tutto nella mia testa. Credetti di piacergli tanto quanto aveva professato, senza mai chiedermi se il mio amore per lui non fosse molto più grande del suo amore per me.