Vedere l'acqua del lago ormai mi portava alla mente solo bei ricordi. Non la associavo più con le canoe e con il mio tuffo inaspettato di inizio estate.
Ma facevo male. Non avrei dovuto abbassare la guardia in questo modo.
«Sei pronta per far vedere al mondo quanto sei migliorata nell'arte del pagaiare in soli tre mesi?» mi chiese Erica, il braccio appoggiato sopra la mia spalla, lo sguardo di entrambe rivolto verso l'acqua.
Mancava ancora un'ora all'inizio della sfida, ma già sentivo le gambe cedere. Eravamo solo alla fase dei preparativi, mentre i più grandi mettevano in acqua le canoe e i più piccoli si aiutavano a vicenda per indossare salvagente e caschetto.
«Lo fai sembrare come se mi fossi allenata in vista di questo momento. Sai benissimo che non ho messo piede in una canoa da giugno e non credo proprio che le cose andranno tanto diversamente» borbottai di rimando. L'unica cosa che potevo sperare era di non avere lo stesso incidente della scorsa volta e di non toccare nemmeno con un dito l'acqua del lago.
Nel frattempo, fino al mio turno, mi sarei concentrata sul tifo per la nostra squadra, mettendo da parte ogni preoccupazione.
Erica scosse la testa. «Ti avevo detto che se non te la sentivi potevi rimanere a terra. Non sai nuotare, nessuno ci avrebbe tolto dei punti solamente perché non vogliamo rischiare di farti annegare.»
«Non mi perderò l'ultima gara dell'estate solamente perché non so nuotare» replicai tutta seria. «Voglio dare il tutto per tutto, fino alla fine.»
Quella sarebbe stata l'ultima possibilità di ottenere dei punti per le libellule, ma non si trattava solamente di quello: era l'ultima opportunità per passare del tempo insieme a tutti gli altri campeggiatori prima del falò finale di quella sera, dell'ultima notte nella cabina e dell'ultima sveglia con la campana, prima di tornarsene tutti a casa.
Avevamo già iniziato a fare le valigie, subito dopo pranzo, e ad ogni maglietta e pantaloncini che infilavo dentro al mio trolley mi sentivo come se un pezzo d'estate mi fosse stato sottratto a forza. Sapevo che Erica mi aveva promesso che ci saremmo incontrate anche durante l'anno scolastico e che avremmo trovato il modo di farmi tornare l'anno prossimo, anche se sarei già stata maggiorenne, tuttavia non ero ancora pronta per lasciare quei boschi e tutte quelle persone che mi avevano fatto sentire la benvenuta sin dal primo giorno. Sopratutto non ero pronta per tornare dietro ai banchi di scuola, iniziare l'ultimo anno di superiori, rivedere la mia cerchia di vecchi amici e studiare per un esame che non mi sentivo per nulla pronta ad affrontare.
Ma ero ancora al campeggio. Potevo vivere quell'aria di festa per ancora una decina di ore e le avrei vissute fino all'ultimo goccio, senza perdermi nulla, nemmeno quella stupida gara con le canoe.
Erica mi diede un piccolo bacio sulla guancia. «Okay, signorina Spirito Competitivo, però cerca di non farti male. Non vogliamo finire l'estate come l'abbiamo iniziata.»
Ancora non mi ero abituata a tutta quella sua gentilezza e a tutte quelle smancerie in cui si cimentava ogni volta che ne aveva l'occasione. Sembrava una persona totalmente diversa dalla ragazza incivile che avevo conosciuto tre mesi prima. O forse ero stata io a giudicarla male e troppo velocemente, prima di conoscerla sul serio.
«Voi due! Smettetela di flirtare fra di voi e venite ad aiutarci!» urlò Alex, lontano alcuni metri da noi. Stava aiutando le due bambine più piccole a mettersi i loro giubbotti salvagente.
Per tutta risposta Erica tolse il braccio da sopra la mia spalla e mi fece girare verso di lei, prendendomi per le spalle. Senza dire niente mi schioccò un bacio sulle labbra, per poi trotterellare tutta contenta verso la riva.
Non avevamo mai detto a nessuno che c'eravamo messe assieme, ma ormai era diventata comunque una conoscenza comune. Alex amava prenderci in giro per qualunque cosa facessimo e avevo paura che anche gli altri iniziassero a prenderci di mira, ma non era successo nulla del genere. Avevano solamente assimilato la notizia, trasformandola in una specie di dato di fatto senza nessuna cerimonia particolare. Il che non mi dispiaceva affatto.
In realtà, ero abbastanza spaventata da come le altre persone avrebbero potuto reagire alla nostra storia, sopratutto coloro che al campeggio non ci avevamo mai messo piede. Mia mamma, per esempio. I miei nonni. I miei amici. I miei compagni di classe.
Tutti loro conoscevano una Bianca che ormai sembrava essere morta e sepolta. Sarei tornata a casa come una persona del tutto diversa, con più consapevolezza di me stessa e del mondo che mi circondava, in un certo senso, ma perdendo tutta quella confidenza con cui ero solita camminare.
Fare coming out con tutte quelle persone, così all'improvviso, mi faceva salire il latte alle ginocchia. E sapevo che sarebbe stato un problema futuro, probabilmente lontano giorni per alcune persone, ma a mia mamma lo avrei dovuto dire subito. E sapevo anche che non ero obbligata a dire ai quattro venti che ero lesbica, tenerlo per me sarebbe stato totalmente okay, ma volevo poter parlare di Erica come la mia fidanzata, non come la nuova amichetta che mi ero fatta al campeggio estivo.
Scossi la testa, cercando di togliermi tutte quelle nubi grigie di pensieri dalla mente, lasciando un cielo sereno e limpido, pronto a godersi la giornata senza troppe paranoie. Probabilmente non sarebbe mai successo, ma avevo bisogno di provarci.
Raggiunsi Erica e gli altri per aiutare con tutte le preparazioni del caso. La maggior parte dei bimbi sapeva già come indossare il caschetto e il giubbotto non era tanto difficile da legare, ma c'era comunque qualcuno che faticava, ed era sempre meglio controllare che tutti i lacci fossero assicurati a dovere prima di spedirli in mezzo al lago. Sopratutto per chi non sapeva nuotare benissimo.
Prima di far salire i nostri primi contendenti sulla loro canoa, chiesi a tutti di stringersi in un abbraccio, per ricordare fino alla fine dei miei giorni quella giornata felice.
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Summer Nights ☆ {GIRLxGIRL}
RomanceOra disponibile su Amazon: https://amzn.eu/d/c1vqEYS Bianca sta cercando l'amore della sua vita. Erica vuole solamente far arrabbiare sua madre. Un campeggio estivo le porterà ad avvicinarsi l'una all'altra per poi non volersi più allontanare. ⚠️ATT...