Settembre ☆ Erica

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Durante il viaggio di ritorno, la pioggia non sembrava avere alcuna intenzione di smettere. I finestrini dell'autobus si lasciavano scivolare addosso una goccia dopo l'altra, indisturbati, mentre la città su cui si affacciavano si faceva sempre più grigia e morta.
Con la testa appoggiata contro la parete gelida di metallo e le cuffie nelle orecchie passai tutto il tragitto fino a casa fissando il paesaggio che cambiava fuori, la mente in realtà in un posto totalmente diverso.
Non ero partita con l'intenzione di fare quella scenata davanti a Bianca. Non le volevo dire quelle cose. Non ero nemmeno riuscita a farla finire di parlare, a cercare di capire le sue motivazioni, che la rabbia aveva vinto su di me.
Avevano ragione gli altri: sono sempre stata troppo appiccicosa, mi sono sempre attaccata troppo alle persone, facendole inevitabilmente soffocare. Bianca stava iniziando a non sopportarmi più, a non poterne più dei miei continui messaggi e chiamate. Non voleva più avere a che fare nulla con me.
Forse avevo reagito nel modo sbagliato, o forse avevo fatto la cosa giusta, liberandola finalmente dalla mia stretta.
In entrambi i casi, faceva molto male.
Faceva male, malissimo.
Non mi sentivo più il cuore, ma solamente una forte stretta al metto che mi lasciava senza respiro.
E sapevo che la colpa di tutto era sempre e soltanto la mia.

Summer Nights ☆ {GIRLxGIRL}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora