CAPITOLO 25

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Pensiamoci bene prima di ferire le persone sensibili,

perché la sofferenza resta incisa nell'anima.

Anche se dopo chiediamo scusa,

le ferite rimangono per sempre.

Si cicatrizzano,

ma basta un soffio per farle riaprire.

Agostino Degas

DEMON'S POV

Quando stropiccio gli occhi la visione che si palesa davanti a me è a dir poco bellissima. Stacey dorme avvinghiata al mio corpo. La guancia spiaccicata sul mio petto e le braccia strette attorno alla vita mentre io le circondo il corpo minuto con le mie.

Il cuore salta un battito quando osservo le sue labbra leggermente schiuse che ieri ho baciato e assaporato con lentezza. I battiti aumentano quando, accarezzandole il viso, ricordo i suoi occhi luccicanti dopo l'orgasmo che le ho provocato.

Le mie dita si muovono incontrollate su di lei per contemplarne la bellezza. Percorrono la guancia per poi scivolare sul mento e risalire sulle labbra che sfioro delicatamente. Abbandono le sue labbra per carezzarle il collo bianco e affusolato dove la vena pulsante batte dolcemente riflettendo il rumore del suo cuore.

Le sue palpebre si corrugano dolcemente prima che inizi a sbatterle e strofinarle. Con la mano piccola e fragile si copre le labbra per occultare un tenero sbadiglio. Si stringe ancora a me mentre continuo ad accarezzarle la schiena.

« Ben svegliata, piccola >> sussurro nel suo orecchio

« Buongiorno >> mormora sfregando la guancia sul mio petto

Un sorriso involontario si impossessa delle mie labbra mentre la guardo stretta a me e aumenta ancora di più quando mi appoggia le mani sul petto, ci deposita sopra il mento e ponendosi a pancia in giù sul materasso fissa i suoi occhi nei miei.

« Come stai? >> chiedo con un ghigno quando la vedo leccarsi il labbro mentre contempla la mia bocca

« E tu? >>

Ah piccola Stacey... ancora il giochino di ieri?

« Non fare lo stesso giochetto di ieri >> la rimprovero scherzoso << ho chiesto prima io >>

« Sto bene, e tu? Passata la sbronza? >>

Yes, mi è passata ieri sera quando ho immaginato di avere la lingua e non le dita dentro di te.

« Mi è passata ieri sera per merito di una certa ragazzina>> ribatto facendo scivolare le mani sul suo fondoschiena che strizzo delicatamente facendola arrossire

« Oh... e la conosco? >> domanda scherzosa

« No, però è molto bella >> proclamo divertito dal gioco che è appena nato tra di noi

« Ah sì? Prova a descrivermela magari l'ho vista in giro >>

Tendo le labbra in un sorriso divertito mentre stringo la presa attorno ai suoi fianchi per tirarla sul mio petto. Intrappolata completamente sul mio corpo la trascino verso l'alto, i nostri nasi si sfiorano e le sue labbra si schiudono dolcemente quando vengono sfiorate delle mie e carezzate dal mio respiro.

« Ha dei meravigliosi e morbidi capelli biondi >> proferisco accarezzandole le ciocche luminose <<occhi grandi e azzurri come il cielo >> sussurro piantando le mie iridi nelle sue così belle e brillanti << labbra meravigliose, morbide e carnose che adoro baciare >>

(IM)POSSIBILE AMARTI ~ la storia di DemonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora