CAPITOLO 24

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La gelosia nasce come un puntino invisibile, vicino al petto,

poi a poco a poco cresce e prende tutto il cuore.

Certi giorni la senti che avanza e avanza con incredibile furore.

Non basta tutto il corpo a contenerla.
Fabrizio Caramagna

5 ANNI PRIMA

PEARL'S POV

Guardo con attenzione il profilo di Isaac addormentato nel mio letto. È arrivato a casa mia circa mezz'ora fa.

Il turno al ristorante ha detto che è stato sfiancante. Ieri ha finito di lavorare alle due del mattino e stamattina alle nove era già lì.

Avrei voluto parlargli e chiedergli di uscire come mi aveva promesso ma quando ho visto le sue occhiaie marcate gli ho proposto di riposare un po'. Mi ha sorriso e mi ha baciato dolcemente la fronte prima di camminare al mio fianco fino alla mia stanza.

Sorrido mentre lo guardo pensando che lui sia davvero perfetto. Nonostante la stanchezza che gli affligge le ossa è comunque venuto da me, deciso a portarmi a fare un giro, solo perché me lo aveva promesso.

Le mie dita scivolano incontrollate sulla piccola rughetta che si è formata sulla sua fronte a causa della smorfia corrucciata che ha assunto durante il sonno. Passano sul suo naso fine e definito prima di guizzare sui suoi zigomi alti e definiti, casco sulla guancia rosea e proseguo lungo la mascella fermandomi titubate sulle labbra.

Labbra di cui ricordo ancora il sapore dopo il nostro casto bacio a stampo. Labbra che vorrei assaporare e che mi fanno sentire debole e sbagliata.

Non dovrei desiderare altre labbra o altre mani su di me eppure, da quando Isaac mi ha confessato i suoi sentimenti, non faccio altro che questo. Bacio Demon eppure sogno le labbra di Isaac.

Demon mi spoglia, mi accarezza e mi possiede eppure io immagino Isaac al suo posto.

Demon mi dice "ti amo" ed io non riesco a fare lo stesso perché a dirmelo non è il ragazzo che adesso dorme nel mio letto e che sto carezzando distratta e ammaliata.

Le sue palpebre si stringono piano prima di sbattere lentamente riprendendo coscienza del tempo e dello spazio circostante. Le sue iridi scure che quasi si confondono con le pupille puntano le mie.

Sorrido arrossendo mentre Isaac mi guarda con le labbra meravigliosamente tese come ogni volta che i nostri occhi si incontrano.

« Scusa se ti ho svegliato >> bisbiglio

« È il miglior risveglio della mia vita >> sussurra con voce arrochita dal sonno << sono sempre i risvegli migliori quelli accanto a te >>

Arrossisco incapace di dire altro. Abbasso il capo puntandolo distrattamente sulle sue labbra che si fanno più vicine quando lui scivola verso di me circondandomi la schiena con il braccio.

I nostri nasi si sfiorano quando alzo il capo per incontrare i suoi occhi. La sua mano percorre la mia schiena, si intreccia tra i miei capelli e scivola sulla guancia che carezza con tenerezza.

« Sei così bella >>

Non riesco a rispondergli, con lui non riesco mai. Anche un semplice grazie sembra banale. Vorrei potergli donare ogni cosa, come lui fa con me. A volte mi chiedo se io riesca a farlo.

Mi chiedo perché lui mi stia accanto e perché continui ad amarmi. A volte mi chiedo se io lo meriti dato che rinnego i miei sentimenti per lui per paura del dopo. Non potrei mai vivere la mia vita senza Isaac e se ammettere di amarlo significherebbe poterlo perdere un giorno allora preferisco nasconderlo nel profondo della mia anima.

(IM)POSSIBILE AMARTI ~ la storia di DemonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora