CAPITOLO 31

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Avresti mai pensato di superare quel dolore?

Eppure siamo fatti così.

Di anima e forza.

E dopo aver pianto così tanto da affogare in noi stessi,

tocchiamo un punto, laggiù sul fondo,

che è sempre quello che ci spinge a risalire.

Paola Felice

DEMON'S POV

Esco dalla porta di casa sua tenendola per mano e sento il cuore pompare veloce nel petto. Mi avvicino alla macchina e senza pensarci due volte le apro la portiera. Mi sorride mentre io lancio un'occhiata al suo corpo.

« Sei bellissima. Un incanto >> simulo un inchino mentre le indico il sedile <<Mademoiselle >>

Ridacchia mentre si accomoda all'interno del veicolo. Chiudo la portiera prima di girare attorno alla macchina e mettermi alla guida. Stacey ha le guance arrossate ed io non riesco a trattenere un sorriso.

La vedo pensierosa mentre osserva fuori dal finestrino ma a indispettirmi è la sua gamba che si muove su e giù in preda all'agitazione. Le lancio uno sguardo prima di riportare la mia attenzione sulla strada.

« Va tutto bene? >> domando preoccupato

« Benissimo >>

Mi tranquillizzo quando la sua voce esce delicata e sincera. Con la coda dell'occhio vedo la sua gamba continuare a muoversi così, senza pensarci troppo, ci faccio cadere sopra la mia mano spostandola dal cambio.

Le massaggio il ginocchio sentendo sotto le mie dita i muscoli rilassarsi. Scivolo più in alto stringendole la coscia tra le mani. Vorrei andare oltre ma finirei per distrarmi e non posso permettermelo proprio adesso.

Stacey rilascia un sospiro. Le lancio uno sguardo di traverso e adesso mi sembra molto più tranquilla di poco fa.

Sorrido mentre metto l'indicatore di direzione per svoltare a destra, dentro il parcheggio del piccolo ristorante in cui ho prenotato.

Sento il cuore pulsare feroce mentre spengo il motore. Si sente il rumore del mare che muovendosi leggiadro sbatte contro gli scogli.

Il locale luminoso ed elegante concede una vista spettacolare e i tavoli sulla sabbia sono un tocco di classe che ho preteso ci venisse assegnato. Prendo un sospiro mentre sposto lo sguardo su Stacey pronta ad aprire la portiera.

« Non azzardarti a scendere >> le intimo scivolando fuori dalla macchina.

Afferro la maniglia piegando il braccio dietro la schiena e apro l'auto simulando un inchino.

« Signorina >>

Le porgo la mano che lei afferra sorridente, scendendo dalla macchina. Con il keyless chiudo l'autovettura e lascio scivolare la mano sulla base della sua schiena. Non riesco a non toccarla, sento il costante bisogno di avvertire il contatto con lei.

Apro la porta a vetri tirando un sospiro. È la prima volta che, dopo Pearl, vado ad un appuntamento con una ragazza e la cosa mi mette ansia. Continuo a chiedermi se abbia fatto bene a scegliere un ristorante così elegante o se non sarebbe stato meglio portarla a casa mia e ordinare una pizza d'asporto.

Mi avvicino al cameriere, infilato in un abito troppo stretto, vicino alla classe e gli comunico il nome della prenotazione. Lascia scorrere gli occhi su un grosso quaderno ed annuisce prima di farci segno di seguirli.

(IM)POSSIBILE AMARTI ~ la storia di DemonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora