(IM)POSSIBILE AMARTI ~ la storia di Demon

CAPITOLO 67

Disse la verità alla falsità:

"Io sono il sole e tu sei il fulmine.

Io illumino, tu abbagli.

Io sono l'ora e tu sei l'attimo.

Per quanto tu possa anticiparmi

io ti raggiungerò sempre.

V. Nicassio

DEMON'S POV

Pearl è davanti a me. Lei è qui ed io non riesco a crederci. Non può essere possibile.

Continuo a ripetermi nella mente che è solo una mia allucinazione, più vivida delle altre e terribilmente realista. Perché se quella che vedo di solito è una Pearl morta che mi accusa di averla uccisa questa è raggiante. Talmente tanto viva da sembrare reale.

Ruoto il capo verso Stacey. Mi tiene la mano e mi osserva preoccupata. Penserà che sono pazzo. Soprattutto perché mi ha sentito pronunciare il nome della mia ex deceduta osservando il vuoto.

« Lei... lei... >> sussurro indicando il punto in cui io vedo Pearl << la sto immaginando, vero? >>

Stacey piange ed io non riesco a muovere un muscolo. Non riesco a stringerla a me e baciarla perché se lei è così disperata vuol dire che è tutto reale. Maledettamente reale.

I suoi occhi azzurri che mi guardano con preoccupazione, non stanno pensando che sono completamente impazzito ma che potrei crollare da un momento all'altro.

Mi dispiace tanto, Stacey.

Non lo sapevo, non lo sapevo.

Ti amo così tanto.

Smettila di piangere ti prego.

« Didy >> sussurra la voce di Pearl

No! No!

Scuoto la testa e indietreggio trasportando con me anche Stacey che tiene ancora la mano stretta nella mia. Scuoto la testa mentre sussurro frasi sconnesse che fanno preoccupare Stacey ancora di più.

Punto gli occhi nei suoi, cercando di trovare la forza per uscire da quest'incubo. Forse sto sognando, dormendo nel mio letto ed è per questo che sembra tutto così realistico.

« No... >> sussurro ridacchiando mentre guardo la mia bellissima ragazza e cerco di rassicurarla << tu sei morta >> non tu Stacey, lei, le comunicano i miei occhi << morta >> ripeto con più vigore << sto sognando, per forza... i fantasmi non esistono >>

Stacey piange ancora di più ed io non riesco a toccarle il viso per asciugarle le lacrime perché i miei muscoli sono paralizzati.

Non piangere amore mio, non piangere ti prego!

« Non sono un fantasma infatti >>

Merda!

Stringo la mano di Stacey, e Pearl, così maledettamente reale, osserva il gesto. Sembra infastidita ma non dice niente. Fa un passo avanti ed io ne compio un altro indietro trascinando con me anche la mia salvezza.

« Mi sei mancati tanto >> sussurra

La mia mano si libera di scatto da quella di Stacey. Mi afferro la testa e mi tiro i capelli con violenza mentre oscillo a destra e sinistra cercando di scacciare queste immagini dalla testa.