CAPITOLO 69

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C'è chi si fissa a vedere solo il buio.

Io preferisco contemplare le stelle.

Ciascuno ha il suo modo di guardare la notte

Victor-Marie Hugo

DEMON'S POV

Stamattina mi sono svegliato presto. Ho cercato di essere il più silenzioso possibile mentre mi sfilavo dal letto di Stacey, stretta a me come una sanguisuga. Una bellissima sanguisuga.

Sebastian e Claudia sono usciti poco fa. Li ho sentiti chiudere la porta d'ingresso così mi sono liberato dalle coperte e dal corpo di Stacey, avviluppato al mio, e ho raggiunto la cucina.

Non è stato facile trovare la farina dato che Claudia ha una dispensa che è grande quanto tutta la mia casa ma alla fine ci sono riuscito. Mi sono messo ai fornelli e ho preparato delle crepes. Le ho messe in un piatto, ho riempito un bicchiere di latte e ho appoggiato tutto sul vassoio che ho trovato nel cassetto sotto al forno.

Stando attento a non far volare tutto il latte sul pavimento raggiungo il piano di sopra. Apro la porta con un fianco e appoggio la colazione sul comodino. Mi siedo accanto a Stacey e le libero il viso dai capelli.

Mugugna qualche parola incomprensibile mentre io, ridacchiando, inizio a cospargerle il viso di baci aspettando che apra gli occhi. Stacey, per mia fortuna, mi accontenta. Le sue meravigliosi iridi celesti puntano le mie e il mio cuore salta un battito.

« Buongiorno >> sussurro

« Buongiorno >> ripete con un sorriso

« Ti ho preparato la colazione >>

Stacey sposta lo sguardo alla sua sinistra e quando scorge il vassoio mi rivolge un caldo sorriso. Si sistema meglio sul letto, appoggiando la schiena sulla testiera del letto. Il lenzuolo scivola sui fianchi e cazzo... non indossa niente.

I miei occhi, senza che possa controllarli, scivolano sul suo seno nudo regalandomi una visione mozzafiato che corre a svegliare il mio amico stretto nei pantaloni. Si gonfia velocemente e preme per spingersi verso di lei. Dentro di lei.

Sposto lo sguardo sul pavimento alla ricerca del reggiseno. Fissando l'armadio chiaro le passo l'indumento. Stacey borbotta un grazie silenzioso e so che se mi girassi adesso la troverei con le gote rosse dall'imbarazzo.

Nonostante io l'abbia vista più volte senza nulla addosso, la mia nanetta si vergogna ancora ed io adoro questa sua purezza e ingenuità. Tossicchia così quando torno a guardarla la trovo coperta dalla vita in su.

Coperta è un eufemismo visto che indossa solo il reggiseno ma è sicurante meglio di prima. Le porgo il vassoio e Stacey si fionda subito sulla sua crepes.

« Vuoi? >> chiede indicando il piatto

Scuoto la testa e le mie iridi maliziose si concentrano sulla pelle lasciata scoperta, scivolano sul ventre e fissano il punto coperto dal lenzuolo. Mi mordo il labbro e cerco di trattenere la voglia di tirarglielo via e immergermi dentro di lei.

« Demon?! >> mi richiama

« Sì? >>

« Che stai facendo? >>

Sollevo lo sguardo su di lei. Regge il bicchiere di latte tra le mani e mi osserva con le guance leggermente arrossate. Sorrido e mi gratto il capo cercando le parole più appropriate per dirle che vorrei sbatterla sul materasso proprio in questo istante.

(IM)POSSIBILE AMARTI ~ la storia di DemonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora