Il destino è saggio,
sa bene chi metterti sulla strada,
sia per stare con te,
sia per lasciarti una grande lezione
DUE ANNI PRIMADEMON'S POV
« Allora Demon come ti trovi a Vancouver? Ti piace?>>
« Non è New York >> ribatto conciso osservando le pareti tortora dell'ufficio
La dottoressa Mcgrath mi scruta per qualche secondo dalla sua poltrona in pelle posizionata davanti a me. Le gambe incrociate e un taccuino tra le mani su cui appunta tutto ciò che dico. I suoi occhi neri coperti da un paio di occhiali da vista mi osservano attentamente.
I capelli leggermente bianchi sono raccolti in una crocchia perfetta. Con il dito si riposiziona gli occhiali sul naso prima di schiudere ancora una volta le labbra sottili e un po' secce.
« Non parli molto, vero? >>
« La quantità è un concetto relativo >> rispondo atono e freddo come sono da quando lei mi ha lasciato
Non c'è più spazio per nulla se non per il dolore. Ho smesso di sorridere, di scherzare e anche di parlare se non per monosillabi. Ogni mio attimo è scandito dal dolore di non averla al mio fianco.
Dalla vista dei suoi occhi spenti, della sua pelle diafana, fredda e priva di vita. La vedo mentre mi urla contro di essere la causa della sua morte ed io resto in silenzio ad assorbire la sua, giusta, rabbia.
Merito il suo odio ne sono consapevole. La mia amata Pearl! Come ho potuto farle questo?
« La relatività è un concetto interessante >> interviene cercando un appiglio qualsiasi per istaurare una conversazione con me << ti piace la fisica? Anche Einstein parlava della relatività >>
« Mi piace... la fisica. È il suo concetto non rispecchia il mio >>
« Questa è la frase più lunga che tu mi abbia detto in tre settimane. Stiamo facendo progressi >>
« Se lo dice lei >>
La dottoressa Mcgrath abbassa il capo e inizia a sfogliare il suo taccuino alla ricerca di chissà che cosa. Prende un respiro e mi osserva con circospezione prima di schiudere le labbra per leggere il contenuto del fogliettino che ora stringe tra le dita.
« La vita è una marea di sofferenze. Il preludio della fine che mi preparo ad accogliere >> svio il suo sguardo insistente osservando la punta delle mie scarpe << l'hai scritto tu, Demon? >>
« Perché chiedermelo? Sa benissimo che sono stato io come sa tutto il resto >> bercio infastidito
« Demon... non sono tua nemica. Puoi parlare con me >>
« La terapia con la Riggs è stata inutile e sarà lo stesso anche con lei >>
La dottoressa mi sorride dolce. Non si arrabbia mai questa donna? Cazzo la tratto di merda da un mese ormai e non vuole mollare la presa!
Insiste, insiste ed insiste.
Vuole che io parli, che mi apra e che le confessi tutte le mie sofferenze. Ma cosa dovrei dirle se dentro di me ho solo il nero più assoluto? Il vuoto cosmico?
« Hai tentato il suicidio Demon >> mi ricorda con la sua solita calma << la terapia è essenziale. Hai bisogno di aiuto per superare il trauma o potresti tentarci ancora>>
Ridacchio sommessamente prima di guardarla dritto negli occhi deciso a farle capire come stanno le cose. La dottoressa mi osserva attentamente in attesa di ascoltare qualcos'altro da appuntare sui suoi fogli immacolati.
Vorrei dirle di non impicciarsi della mia vita. Che so benissimo di aver cercato la morte con tutte le mie forze, che forse lei trova il gesto disdicevole, sinonimo di fragilità e debolezza ma non è così.
Io mi sento già morto dentro. Mi manca l'aria, non ho la forza di respirare e sono certo che il mio cuore abbia anche smesso di battere perché non lo sento più.
C'è un macigno adesso al posto di quell'organo vitale che è andato via con lei. Mi sveglio al mattino e ogni volta realizzo che lei non c'è, che se afferro il telefono per chiamarla è inutile perché tanto lei non risponderà e allora... allora nulla ha più senso.
Io non ho più senso!
« La vita non è facile, non ho mai pensato che lo fosse ma... con lei accanto era mille volte meglio. Adesso... mi chiedo una cosa molto semplice alla quale magari lei saprà rispondermi >>
« Ti ascolto >>
« Quando la persona che rendeva tutto luminoso muore... muore a causa tua... >> preciso <<continuare a vivere, che senso ha? >>
« Sai Demon durante la terapia è previsto che sia il paziente a parlare dei suoi traumi e non il medico ma... per questa volta... farò un'eccezione >>
« Mi passa il suo taccuino allora? >>
La dottoressa ridacchia spingendosi ancora una volta gli occhiali sul naso prima di cambiare la posizione in cui è seduta. Scioglie le gambe e vi appoggia sopra i gomiti spingendosi con la schiena in avanti.
« Qualche anno fa anch'io ho perso qualcuno di importante. So come ci si sente: soli e sperduti. Ma non siamo mai realmente soli. Tu hai la tua famiglia e i tuoi amici... cosa che io non avevo eppure mi sono accorta di non essere abbandonata a me stessa. Sai perché? >> diniego con la testa e lei con un sorriso prosegue <<perché attorno a me, ogni cosa, mi ricordava chi avevo perso e mi ricordava che, anche se non potevo vederla o sentirla, lei era comunque al mio fianco per sostenermi >>
Annuisco prima di alzare lo sguardo verso di lei per porgli una domanda che ha iniziato a frullarmi per la testa negli ultimi secondi.
« È la verità? O solo un'altra perla da psicologa? >>
« La verità è un concetto relativo... non credi anche tu, Demon? >>
Scuoto la testa divertito e per la prima volta penso che forse, con la dottoressa Mcgrath, posso davvero trovare la forza di tornare a vivere.
💙💙💙💙
Ed eccoci giunti alla fine di questo capitolo. La dottoressa Mcgrath apparirà molto spesso da qui in avanti e sono certa che l'ha adorerete.
Piccola precisazione per chi magari si stesse chiedendo perché nel primo libro Demon non parli a Stacey del fatto che ha tentato il suicidio.
Quando ho pensato al passato di Demon era già prevista questa scena ma volevo dargli il giusto spazio. Volevo parlarne dal suo punto di vista per far comprendere a pieno la sua sofferenza. Dal momento che nel primo libro non ci sono POV di Demon la cosa non avrebbe potuto avere lo spazio che meritava e quindi ho preferito rimandare.
Detto questo spero che, anche se triste, il capitolo vi sia piaciuto.
Ci vediamo venerdì.
Ammie
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(IM)POSSIBILE AMARTI ~ la storia di Demon
RomanceLEGGERE DOPO "IMPOSSIBILE NON AMARTI". Demon è un personaggio oscuro, misterioso, che nasconde dentro di sé una grande sofferenza. Solo quando conosce Stacey, nella sua vita torna la luce. In questo nuovo romanzo è Demon a raccontare la sua travagl...