CAPITOLO 63

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La metà delle volte in cui due fratelli lottano

è solo una scusa per abbracciarsi

James Patterson

DEMON'S POV

Tengo la testa piegata a destra, intrappolando il telefono tra la spalla e l'orecchio, mentre insapono la scodella sporca dell'impasto della torta che ho preparato per questa sera per Stacey.

« Com'è andata anatomia patologica? >> domando a Stella mentre con un vecchio straccio asciugo la scodella adesso pulita

« Poteva andare meglio. Il professore è uno stronzo, Dem >> borbotta indignata <<ha cercato di mettermi in difficoltà in tutti i modi >>

« L'importante è che sia andato bene, no? >>

« Certo. Ma mettermi A- è una presa per il culo! >>

Ridacchio afferrando meglio il telefono nella mano mentre Stalla borbotta insulti verso di me sostenendo che non dovrei trovare la cosa divertente.

« Stella io pagherei oro per avere A- a tutti gli esami>> proclamo cercando di illustrarle il mio punto di vista << ma aimè ho preso anche numerose F e sai cosa? Chi se ne frega! Non devi annullarti per l'università Stella. Pensa anche a te stessa >>

« Lo so ma... A- >> ripete sconvolta << io voglio essere un buon medico, Dem! Il migliore >>

« Lo sarai Stella, a prescindere dai voti che prenderai. Mi fido di te >>

La immagino scuotere la testa, per nulla d'accordo con me, perché questo è il suo grande difetto. Stella ha un'autostima pari alle dimensioni di una nocciolina e non riesce a capire quanto invece sia brava e talentuosa.

Crede sempre di non valere abbastanza ed io non smetterò mai di credere che parte della colpa è Kurt che ha scommesso su di lei facendole credere qualcosa che non è mai esistito.

« Tu? >> chiede d'improvviso cambiando discorso << perché non mi dici chi è la misteriosa Stacey di cui mamma parla in continuazione? >>

« S...Stacey? >> chiedo fingendo di non sapere di chi stia parlando

Non parlo facilmente dei miei sentimenti. Non dopo Pearl almeno. Prima mia sorella era la mia confidente numero uno, non che ora non lo sia più, appena mi invaghivo di qualcuno correvo da lei a raccontarglielo. 

Adesso, che sono follemente innamorato, mi sento in imbarazzo a confessarle quello che provo. Mi sembra come se sbandierassi ai quattro venti qualcosa di privato, qualcosa che dovrebbe essere solo nostro. Mio e di Stacey.

« Sì, Demon! >> mi canzona << quella che, a detta di mamma, ti fa brillare gli occhi e che tieni nascosta a tutti come se fosse un diamante prezioso >>

« Lei è un diamante prezioso >> la correggo

« Wow >>

Il suono stupito della sua voce si espande nel mio orecchio dal microfono del cellulare. Immagino la sua espressione: occhi spalancati, labbra stese in un sorriso e iridi luccicanti.

« E hai intenzione di farcelo conoscere questo diamante prezioso o vuoi tenerlo nascosto ancora a lungo? >>

« Pensavo di portarla a New York... tra qualche settimana >> confesso << in questi giorni è presa con il matrimonio di sua madre della settimana prossima>>

« Beh chiamami prima di partire. Prenoto un volo anch'io. Voglio proprio conoscerla >>

« Va bene. Ci sentiamo domani topolina. Ti voglio bene >>

(IM)POSSIBILE AMARTI ~ la storia di DemonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora