CAPITOLO 7

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Il geloso è un fastidio per gli altri,

ma è un tormento per sé stesso.

William Penn

DEMON'S POV

Il coach Fluellen ci osserva con attenzione mentre scuote la testa indispettito prima di riportare l'attenzione sul foglio che regge tra le mani illustrante la tecnica che, a detta sua, ha pensato per ore con l'obbiettivo di sconfiggere i Chicago Bears nella partita di domenica.

« Non funziona >> borbotta tra sé e sé

Riporta ancora una volta lo sguardo su di noi fissandoci con attenzione uno per uno. Si gratta il capo pensieroso prima di puntarmi il dito contro. Mi guardo attorno spaesato prima di fare un passo avanti.

« Tu, Drake... >> mi richiama << passi all'attacco >>

« E la difesa? >> domando perplesso

« Wesley >> ribatte << tu, Baxter e Sam dovrete collaborare >>

Annuiamo scambiandoci un'occhiata tra di noi. Comunichiamo con lo sguardo riflettendo sulle possibili mosse che potremmo compiere per depistare i CB e vincere la partita.

« Bene. In campo! >>

Ci spargiamo per la palestra iniziando a fare alcuni esercizi di riscaldamento per preparare i muscoli prima dell'allenamento. Stiracchio le braccia prima di iniziare una corsa sul posto.

Con la coda dell'occhio vedo Fluellen avvicinarsi e tirarmi amichevolmente una pacca sulla spalla.

« Sei un bravo giocatore Drake ma non sforzarti troppo, okay? >>

« Certo coach >> borbotto annuendo

So che l'incidente mi ha debilitato e che secondo i medici avrei dovuto mollare il football, non fare troppo sforzo fisico e praticare solo esercizi minimi che non richiedano un lavoro muscolare eccessivo ma... sto bene!

Il mio problema è tutto mentale e gli anni di psicoterapia non mi sono serviti a niente. La psicologa mi ha aiutato. Devo ammettere che per un periodo, grazie alle McGrath, sono migliorato per un po'.

Beh... migliorato... diciamo che ho fatto qualche progresso ma dopo aver mollato la terapia sono regredito nuovamente.

Avrei potuto chiamare la McGrath quando certi pensieri sono tornati ad affollarmi la mente ma non ho avuto il coraggio di farlo.

Non volevo deluderla perché lei ha significato tanto per me in quel periodo buio. All'inizio ero molto restio ad aprirmi con lei ma è stata brava a introdursi dentro di me conquistando, a poco a poco, la mia fiducia.

Credo che più che una dottoressa sia stata per me un'amica. Certo molto più vecchia di me ma mi piaceva parlarle. 

« Bene... >> sussurra parlando con sé stesso

Non sembra essere molto convinto della mia risposta ma decide comunque di non insistere. Annuisce prima di voltarsi e raggiungere il bordo campo. Afferra il fischietto e richiama la nostra attenzione. Ci invita a prendere posizione e poi da il via alla partita.

Sam riesce a rubare la palla a Conner e con un lancio rapido e preciso me la passa. Supero velocemente Nixon e scivolo giù per il campo avvicinandomi alla porta. Miro, lancio e... goal!

Dagli spalti avverto i suoi occhi blu fissi su di me e vorrei solo ruotare il capo e sorriderle o magari guardarla soltanto.

Mi sono accorto della sua presenza nell'esatto momento in cui è entrata in palestra. Sono stato bravo a non farle capire che l'ho percepita. 

(IM)POSSIBILE AMARTI ~ la storia di DemonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora