CAPITOLO 55

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Amami quando lo merito meno,

perché sarà quando ne avrò più bisogno

Gaio Valero o Catullo

DEMON'S POV

Claudia mi ha cacciato via, e non posso certo darle torto dopo quello che ho fatto passare a Stacey, ma vorrei poter rimediare. Ho provato a contattare Stacey in ogni modo ma mi ha bloccato ovunque. Ho pure fregato il telefono di Cody e utilizzato una cabina telefonica ma non è servito perché, intelligente com'è, avrà sospettato subito che dall'altra parte della cornetta ci fossi io.

Aiden e Roxy sono irremovibili. Continuano a dirmi che l'ho ferita, che devo lasciarle spazio e che non sono intenzionati a dirmi niente.

Scolo un'altra birra mentre la mia mente mi riporta alle immagini di questo pomeriggio. Mentre raggiungevo casa sono passato al Campus per provare a convincere quella stronza della sua migliore amica a dirmi qualcosa ed è lì che ho sentito quel medicuccio parlare al telefono con la mia donna.

"Mi manchi" borbottava "oh piccola stella, non vedo l'ora di rivederti". Stringo i denti mentre scaglio la bottiglia mezza vuota contro la parete. Adesso le dà anche i soprannomi come se lei fossa sua e non mia.

Se pensa davvero che mi arrenderò alla prima difficoltà lasciandogli via libera con lei si sbaglia di grosso. Non deve neanche permettersi di pensarla perché solo io posso farlo. Come solo io posso baciarla, toccarla e assaporarla.

La mia vita è vuota senza di lei, perché Stacey è il sole. Lei scalda e illumina ogni cosa che tocca ed io sono stato così cretino da lasciarmela scappare ma mi farò perdonare. Devo farmi perdonare perché tutto perde di senso e di valore se lei non è al mio fianco.

Il telefono suona e questa volta decido di lasciarlo squillare. Evidentemente Cody non ha ancora compreso che ho rifiutato le sue venti chiamate perché non ho intenzione di parlare con nessuno.

Apro il frigorifero e afferro un'altra birra. Porto le labbra sull'orlo e ingollo un sorso. Il liquido freddo mi scivola nella gola facendomi provare un senso di piacere. Sbuffo spazientito quando sento bussare alla porta.

Cody non capisce proprio quando è il momento di lasciarmi in pace. Io e lui siamo completamente diversi e questo lui lo sa. Cody sente il bisogno di parlare con qualcuno quando affronta un momento difficile. Necessita il confronto, a differenza mia che ho sempre preferito la solitudine.

Restare chiuso in me stesso a riflettere sui miei errori. So che Cody non sempre approva questo mio modo di essere. Lui vorrebbe starmi accanto come lo sono sempre stato io con lui. Spesso pensa di non essere abbastanza di supporto per me quando invece è l'esatto contrario. Io so che lui c'è anche quando non è qui fisicamente e questo mi basta, è ciò di cui ho bisogno.

Cody è come l'aria, tu la senti anche quando è silenziosa. Tu percepisci la sua presenza anche se è invisibile. Cody è questo per me e non deve fare niente di più di quello che già fa.

Afferro il telefono spazientito dal suo bussare continuo e gli invio un messaggio.

IO: Cody sei il mio migliore amico e sei perfetto così. Ora vattene. Voglio stare solo

Il rumore alla porta si interrompe solo per qualche secondo prima di riprendere. Giuro che come lui nessun'altro è capace di farmi perdere la pazienza tanto facilmente. Potrebbero dargli un premio per questo.

« Vaffanculo Cody >> urlo mentre mi avvicino alla porta e traffico con le chiavi per spalancarla << ti ho detto di... >> mi fermo di botto quando noto che davanti a me non c'è chi pensavo ma... Sebastian

(IM)POSSIBILE AMARTI ~ la storia di DemonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora