CAPITOLO 45

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C'è un posto nel mondo dove il cuore batte forte,

dove rimani senza fiato per quanta emozione provi;

dove il tempo si ferma e non hai più l'età.

Quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore,

mentre la mente non smette mai di sognare.

Alda Merini

DEMON'S POV

I ragazzi non fanno altro che parlare della partita che abbiamo vinto contro i Calgary Stampeders mentre io vorrei solo ricordargli quanto pallose e sfiancanti siano state le ore di lavoro.

Siamo arrivati lì alle due del mattino dopo undici fottute ore di viaggio. Abbiamo dormito in un sudicio hotel, perché non sia mai che il Campus sprechi troppi fondi per pagarci almeno una stanza decente, per svegliarci alle otto del mattino in vista della partita delle dieci.

Alle tredici ci siamo rimessi in viaggio dopo aver ingurgitato un panino del McDonald's e siamo arrivati a Vancouver alle undici di notte. Esausto mi sono precipitato a casa e mi sono lasciato cade sul letto.

Ho inviato un messaggio a Stacey per dirgli che ero tornato e mi sono addormentato con il telefono ancora tra le dita. Questa mattina avrei voluto vederla ma quando sono arrivato all'università, in ritardo come sempre, lei probabilmente era già in aula e mi è stato impossibile incontrala.

L'unico motivo per cui sto sorridendo come un ebete, fingendo di ascoltare i discorsi dei miei compagni, è la consapevolezza che tra esattamente cinque minuti e tre secondi finirà la lezione in corso e inizierà quella di economia quindi potrò vederla e dirle quanto mi sia mancata.

« Demon, tu? >> chiede Bax interpellandomi all'improvviso

« Cosa? >>

Brontolo sbuffa mentre alza gli occhi al cielo. Le sue iridi cascano sulla mia figura dopo qualche secondo e mi fissano infastiditi.

« Anziché pensare sempre alla tua bella, non potresti ascoltarci? >> sbotta infastidito

L'occhiata che gli rivolgo vale più di mille parole. Bax alza le mani ridacchiando sommessamente e la cosa mi fa sbuffare divertito. Brontolo si diverte particolarmente a dar fastidio alle persone e la cosa mi è sempre andata bene ma che metta in mezzo Stacey, che la usi per infastidirmi, non mi va giù.

« Calmati, gelosone >> mi canzona << ti abbiamo chiesto se vuoi venire anche tu al Plaza, questa sera>>

« Passo >> borbotto lanciando un'occhiata al mio orologio da polso

Dieci secondi

« Devo andare >> li informo senza aspettare di ricevere da loro una risposta

Mi incammino a passo spedito per i corridoi con il cuore che batte veloce al solo pensiero di incontrare i suoi occhi chiari e luminosi, di respirare il suo profumo delicato e di sentire la sua voce melodiosa.

Fremo dalla voglia di baciare le sue labbra sottili e rosse succhiandole tra le mie. Ed ho intenzione di farlo non appena arriverò in aula e la vedrò seduta come sempre al solito posto. Non mi interessa dei cinquecento studenti che potrebbero vederci. Voglio che tutti sappiano che lei è mia. Solo mia.

Solo... un colpo al cuore.

Una spada mi ha appena trafitto l'anima strappandomela via perché lei sta baciando quel medicuccio da quattro soldi che le fa gli occhi dolci da quando l'ha vista la prima volta.

(IM)POSSIBILE AMARTI ~ la storia di DemonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora