(IM)POSSIBILE AMARTI ~ la storia di Demon

CAPITOLO 74 L'epilogo di Cody

Non so esattamente cosa spinga due persone a legarsi.

Forse la sintonia,

forse le risate,

forse le parole.

Probabilmente l'incominciare a condividere qualcosa in più,

a parlare un po' di sé,

a scoprire pian piano quel che il cuore cela.

Imparare a volersi bene.

O forse accade perché doveva accadere.

Perché le anime sono destinate a trovarsi,

prima o poi

Paulo Coelho

CODY'S POV

Ma quanto è bella la mia bellissima mogliettina? Ve lo dico io: tantissimo. È meravigliosa con il suo caschetto scuro e gli occhi color cioccolato e, da quando dento di lei cresce la nostra piccola Beth, è ancora più bella.

Oggi indossa un bellissimo vestitino floreale, che le mette ancor più in risalto il ventre gonfio, e un paio di sneakers che ovviamente le ho dovuto allacciare io perché Beth non le permette di piegarsi più di tanto ormai.

È stata una sua idea chiamare nostra figlia come mia madre e quando me lo a proposto sono rimasto interdetto. La mia bellissima moglie, Stella, conosce benissimo il mio passato soprattutto perché passavo molto più tempo a casa sua che nella mia.

Accorgermi di amare Stella, la sorella del mio migliore amico, non è stato facile e tantomeno semplice da accettare. L'avevo sempre vista come la principessina da proteggere, come se anche io fossi un suo fratello maggiore e poi tutto è cambiato.

Il primo segnale dall'allarme avrei dovuto percepirlo quando il mio cuore saltò un battito quando la vidi in tribunale dopo tre lunghissimi anni che non la incontravo. Allora pensai che fosse solo la felicità di rivederla.

Il secondo segnale che avrei dovuto cogliere è stato quando mi ha abbracciato in ospedale, dopo l'incidente di Dem. Per un attimo tutto si è fermato, la preoccupazione per il mio amico, per non essere abbastanza di supporto per Stacey. Tutto! Ho solo sentito pace e silenzio.

Il terzo segnale, che è stato l'unico che ho compreso, è accaduto circa otto anni fa. Con Rachelle le cose iniziavano ad andare male e tutto peggiorò quando le chiesi di convivere. Vivere insieme, nella stessa casa, ha messo ancor più in risalto le nostre differenze. E se all'inizio era qualcosa di bello con il tempo sono diventati dettagli fastidiosi e inaccettabili che ci facevano litigare di continuo.

Fu allora che scelsi di fare un gesto avventato nel tentativo di recuperare il nostro rapporto perché, nonostante tutto, io le volevo ancora bene. Per San Valentino le regalai un bellissimo viaggio a Parigi e chi mai avrebbe potuto immaginare che sotto la Torre Eiffel avrei incontrato Stella in compagnia di Noah.

Il fremito che sentì all'altezza del petto non potrò mai dimenticarlo, così come la sensazione di pienezza che avvertì quando la strinsi a me. Cercai di ignorare quella strana sensazione e probabilmente ci sarei riuscito se solo lei non mi avesse chiamato in piena notte, disperata.

Silenziosamente lasciai l'hotel, cercando di non svegliare Rachelle, e raggiunsi Stella in un piccolo locale parigino. L'atmosfera era delicata e dolce come lei. Quella sera Stella mi raccontò che la sua storia con Noah era a un punto morto. Che lei si era accorta di non amarlo più e che non sapeva come dirglielo.