CAPITOLO 37

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Mi pento di molte cose,

ma averti ferito è la peggiore che abbia mai fatto

Demon Drake - Ammie Lobrown

DEMON'S POV

Con gli occhi ancora chiusi tasto a palmo aperto il posto vuoto al mio fianco alla ricerca di Stacey. Spalanco le palpebre quando mi accorgo che le mie dita toccano il vuoto, che il suo profumo è sparito e che il posto al fianco al mio è freddo e privo di vita.

Lancio lo sguardo verso il bagno sperando di trovare la porta chiusa e rilassare i battiti furiosi del mio cuore che sussurrano al mio cervello frasi dolorose che non voglio ascoltare.

Lei non se n'è andata! – mi rassicuro

Scatto giù dal morbido materasso intrappolandomi la testa tra le dita quando mi accorgo che la porta invece è spalancata e lei non è lì a lavarsi la faccia o a farsi una doccia rilassante.

Stacey non c'è. È andata via.

I suoi vestiti sono spariti insieme a ogni traccia di lei. I suoi occhi blu non sono concentrati sul mio corpo seminudo e il suo profumo ha lasciato solo un tenue residuo della sua presenza sul cuscino.

Tu sei molto di più. Noi siamo molto di più

Le parole che le ho sussurrato ieri sera nell'orecchio tornano a ripetersi nella mia testa ed io non riesco a capire perché lei sia andata via nonostante io le abbia confessato ciò che penso.

Io gliel'ho detto. Gliel'ho detto ciò che provo eppure non è stato sufficiente. Cosa pretendeva? Che le dichiarassi amore eterno?

Beh non posso farlo! Io non so se la amo so solo che lei mi piace molto, che la voglio sempre accanto anzi... addosso. Io voglio sentire il contatto della sua pelle costantemente.

Lancio un ringhio infastidito mentre mi rivesto velocemente. Lascio scivolare la maglia stropicciata sui fianchi e caccio il telefono nella tasca posteriore dei jeans. A passo spedito esco dalla camera sbattendo la porta alle mie spalle.

Rivedo i suoi occhi, il modo in cui ieri sera mi guardava e non i riesco a capire in cosa io abbia sbagliato. So che dirle di essere "amici" non è stata un'ottima idea ma poi ho migliorato le cose, ho fatto un passo indietro e ho ritrattato le mie parole.

Eppure lei mi ha lasciato solo lo stesso, a lei non è bastato quel "siamo molto di più". Afferro le chiavi della macchina e apro velocemente l'auto catapultandomi alla guida. Appoggio il culo sul sedile e mi preparo a partire quando il viso di Bax entra nella mia visuale sporgendosi oltre il finestrino.

« Bax, cazzo! >> gli urlo contro sobbalzando per lo spavento << Che vuoi? >>

« Sei sempre allegro tu >> mi canzona << Dove stai andando? >>

« A fanculo, tu? >>

La sua smorfia indignata mi fa comparire un sorrisetto sghembo sul viso. Scuote la testa prima di rivolgermi un'occhiata indagatrice.

« Mi dai un passaggio? Ho la macchina a terra >>

« Mmm... sali >> borbotto infastidito

Bax mi ringrazia prima di ruotare attorno all'auto ed accomodarsi al mio fianco. La sua colonia si espande per l'abitacolo riempiendola di un fastidioso odore di quercia affumicata.

Tossisco infastidito cacciando la testa fuori dal finestrino. Prendo un respiro profondo e trattengo il respiro rimettendomi seduto composto. L'odore mi permea le narici così, incapace di trattenermi, lancio un'occhiata disgustata a Bax.

(IM)POSSIBILE AMARTI ~ la storia di DemonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora