CAPITOLO 51

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⚠️ LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE HO UNA PICCOLA SOPRESA PER VOI ⚠️

A volte rappresenta un tradimento peggiore

verso la donna amata

tenere tra le braccia lei anziché un'altra

Arthur Schnitzler

DEMON'S POV

Non so da quanti giorno sto bevendo o da quanti non dormo

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Non so da quanti giorno sto bevendo o da quanti non dormo. So solo che sono sempre qui: al Caos. Chiudo e apro gli occhi in questo locale con la testa affollata da un unico viso. Quello della mia bellissima, traditrice, Stacey. È nei miei ricordi è ancora più bella di quanto lo sia nella realtà.

Forse sono stato io ad idealizzarla. Forse non è mai stata così bella e pura come credevo che fosse. Probabilmente mi ha sempre mentito, anche mentre mi bacia. Quando mi permetteva di toccarla e soprattutto quando diceva di amarmi.

Tutte bugie.

Devo ammettere che è stata un'attrice eccezionale perché quando si disperava a causa mia io ci credevo e mi sentivo un vero stronzo, invece anche quei momenti erano finti. La nostra scommessa è stata lei a vincerla non io.

Sono io quello che ha voluto annullarla perché credeva che lei contasse molto di più, non lei.

« Demon, ti porto qualcosa? >>

« Sparisci >> bercio contro la cameriera dai capelli rossi che ancora non ha capito che non ho intenzione di baciarla nuovamente

« Che modi, Demon! È così che si trattano le donne?>>

Quella voce, quella fottutissima voce di merda. Scatto all'impiedi e barcollo un po' mentre mi avvicino alla sua figura longilinea. Isaac mi scruta con attenzione e con quel suo solito sorrisino divertito che mi fa incazzare.

« Ho saputo la notizia >> borbotta allegro << sei proprio bravo sai? Due su due>>

Incamero un respiro profondo perché non ho intenzione di pestarlo a sangue in un bar affollato e dare spettacolo. Anche se ubriaco sarò un Demon razionale. Un Demon che non dà spettacolo e che soprattutto è in grado di controllare i propri istinti.

« Prima Pearl e adesso Stacey >> continua incalzante << chi è peggio delle due secondo te? >> lo ignoro sperando che questo lo incentivi ad andarsene ma non funziona << Pearl che viene a letto con me o Stacey che racconta il tuo segreto a Boyer? >>

Cos'è che avevo detto? Razionale? Vaffanculo alla razionalità, ora gli spacco la faccia a questo stronzo. Nel giro di un secondo gli sono addosso. Il mio pugno impatta con forza sul suo zigomo. Isaac per tutta risposta mi colpisce sul fianco mentre inizia a pensare a qualcos'altro da dirmi per infastidirmi.

« Sai ho una curiosità >> borbotta evitando il mio pugno << Chi scopa meglio? Me lo dici tu o devo constatarlo da solo? >>

« Vaffanculo Isaac >> urlo colpendolo sul naso che inizia a sanguinare

« Cazzo! >> strilla di rimando coprendoselo con le mani << Me lo vuoi rompere per caso? Sei sempre così violento? >>

« Sta zitto! >>

Lo afferro per il colletto della maglietta e cammino velocemente in avanti fino a quando non lo faccio sbattere contro il muro. Lo fisso negli occhi che non nascondono il suo solito ghigno soddisfatto e giuro che in questo momento vorrei strozzarlo. Mi vedo già con le dita strette attorno al suo collo mentre lo osservo diventare cianotico e perdere la vita.

Lo farei se non fosse per quei due meravigliosi occhi azzurri che improvvisamente si fanno largo nella mia testa. Stacey mi sta tormentando e non riesco ad odiarla per il male che mi ha fatto. Sto qui, a contenere la voglia di uccidere questo stronzo, perché so che Stacey non sarebbe d'accordo. Che lei mi fermerebbe.

Prendo un respiro, mollo la presa e mi allontano.

« Me ne vado >> sibilo lasciando sul bancone del bar qualche banconota.

Isaac si risistema la maglia stropicciata mentre io fuggo via da questo posto senza degnarlo di uno sguardo. I pensieri mi stanno tormentando ed io ho bisogno di parlarne con qualcuno che so essere in grado di capirmi. Non ci metto molto a raggiungere la confraternita e neanche i rimproveri di Cody tardano ad arrivare a causa dello stato in cui ho guidato.

« Devo parlarti >> borbotto procedendo verso il suo letto

« Ah, adesso devi parlarmi? >>

Gli lancio un'occhiata di traverso, Cody scuote la testa prima di arrendersi e sedersi accanto a me. In silenzio.

« Non c'è la faccio. Non la sopporto più >> sussurro fissandomi la punta delle scarpe

« Cosa? >>

« La consapevolezza >> ribatto prontamente <<sapere di essere stato tradito... ancora >> sposto lo sguardo su di lui che mi osserva rammaricato <<te lo giuro, Dy, ripenso ai momenti passati con Pearl e Stacey continuamente e non riesco a trovare un motivo, uno solo per cui abbiano potuto farmi questo >>

« Neanche uno? >>

« Cody, cazzo! Vorrei un po' di conforto non il contrario >>

Sbuffa e scuote la testa prima di riprendere il discorso che mi impegno ad ascoltare con attenzione. Per quanto finga sempre di non essere d'accordo con lui e di non apprezzare i suoi consigli in realtà faccio l'esatto contrario. Mi fido più di Cody che di me stesso e lui lo sa.

« Non sto dicendo che abbiano fatto bene a tradirti, ok? È una cosa vergognosa e che non andrebbe fatta a prescindere ma non puoi neanche dire di essere stato perfetto. Forse con Pearl sei stato migliore ma con Stacey... l'hai trattata di merda per un sacco di tempo, Demon >> mi fa presente contrariato << e comunque, tanto perché tu lo sappia, a chiamato Aiden questa mattina. Stacey è disperata, credo che questa volta tu ti sia sbagliato >>

« No, io non credo >>

Mi stringo la testa tra le mani, tirandomi qualche ciocca di capelli mentre continuo a negare a me stesso l'ipotesi che Cody possa avere ragione. Non posso illudermi dell'innocenza di Stacey perché poi sarebbe troppo doloroso scoprire di aver avuto ragione fin dall'inizio.

« Adesso devo andare, grazie >>

Cody non prova neanche a trattenermi ma capisco dal modo in cui incurva le spalle e abbassa la testa che è dispiaciuto e preoccupato per me. Vorrei rassicurarlo ma sarebbe inutile. Sarebbe una bugia perché appena arriverei a casa farei l'esatto contrario.

A metà strada cambio idea e torno indietro, deciso a raggiungere la mia stanza alla confraternita. Se entrassi nella mia piccola villetta ogni cosa mi ricorderebbe di lei. Il divano dove abbiamo fatto l'amore la prima volta, il letto che conserva ancora il suo profumo, il bagno dove passava ore a prepararsi... tutto mi ricorderebbe lei ed io non posso sopportarlo.

La prima cosa che faccio, dopo aver sbattuto con prepotenza la porta della mia camera, è afferrare la bottiglia di Whisky dal frigobar che ho in camera. Mi delizio dell'odore dell'alcol che mi pervade le narici quando apro la bottiglia e poi mi lascio andare alla perdizione.

💙💙💙💙

Il capitolo è uscito più corto di quello che pensavo quindi per compensare... doppio aggiornamento.

Vi lascio al prossimo capitolo e ci rivediamo nel prossimo spazio autrice.

A tra pochissimo

Ammie

(IM)POSSIBILE AMARTI ~ la storia di DemonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora