CAPITOLO 68

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Il coraggio non ruggisce sempre.

A volte il coraggio è la vocina alla fine della giornata

che dice: "riproverò domani"

Mary Anne Radmacher

1 ANNO PRIMA

DEMONS' POV

Stamattina ho lasciato casa dei miei genitori alle prime luci dell'alba. Ho mentito sull'orario del mio volo dicendo che sarebbe stato di prima mattina invece è alle tre e venti del pomeriggio ed io sono ancora qui.

Fermo davanti al cimitero senza avere il coraggio di entrare. Per la millesima volta mi presento ma non varco l'ingresso. Non ho la forza di vedere la sua lapide e tanto meno la foto che ci campeggia fuori.

Spero solo che lei, ovunque sia, mi veda e apprezzi i miei tentativi. Prendo un sospiro e chi se ne frega se sembrerò pazzo, tutti parlano davanti alle tombe dei propri cari, io lo farò da qui. Fissando il cielo.

« Scusa, Pearl. Scusa se anche oggi non ho il coraggio di entrare >> bisbiglio fissando il manto azzurro sopra la mia testa << e scusa per quello che ha detto MakLower a Sean. Ti giuro che io non ne sapevo niente. Mi sono arrabbiato con lui e gli ho detto di non permettersi più di insinuare certe brutte cose su tuo fratello >>

Rilascio un sospiro e torno con lo sguardo dritto davanti a me a fissare quell'ingresso che anche oggi non ho il coraggio di varcare. Faccio un passo indietro e sfrego la mano sul viso.

Abbasso la testa, e osservandomi i piedi, do le spalle al cimitero e mi preparo a raggiungere l'aeroporto. Afferro il manico della valigia e compio solo pochi passi prima che un'auto accosti vicino a me e abbassi il finestrino.

« Demon! >> la voce di Thomas rimbomba per lo spazio vuoto << non dovresti essere già dall'altra parte del globo? >> chiede scherzoso

« Solo a cinque ore da qui >> borbotto informandolo della durata del mio volo diretto

« Vuoi un passaggio? >>

Annuisco e Thomas scende dalla macchina. Apre il bagagliaio e afferra la mia valigia ancor prima che possa impedirglielo. La mette nel portabagagli e sbatte le mani tra di loro mentre mi invita a salire in macchina.

« Ma che ci hai messo lì dentro? Un cadavere? >>

« Il tuo >> ribatto prontamente facendolo ridacchiare

« Cazzo! Non sapevo di essere morto, amico >> mi regge il gioco mentre svolta a destra << Da quando hai il potere di vedere i fantasmi? >>

« Da quando ho nascosto il tuo corpo nella mia valigia >>

Thomas scuote la testa e ridacchia mentre si immette in autostrada. Picchietta le dita sul volante a tempo di musica e io scruto di nascosto i tratti del suo viso, delicati e chiari come sua sorella.

Ho sempre pensato che Pearl e Thomas si somigliassero tantissimo, a differenza di Sean che ha tratti completamente diversi. Se non avessi saputo l'età di Tommy avrei pensato che fosse il gemello di Pearl.

« Ho sentito quello che hai detto a Pearl >> sputa fuori di botto facendomi irrigidire << Nessuno ti dà la colpa per le parole del tuo avvocato. È stato forte>>

« Ha accusato tuo fratello di essere innamorato di tua sorella, nel caso non te ne fossi accorto >> gli faccio presente

« E lui ha sostenuto che tu la picchiassi >>

Non ribatto. Fisso fuori dal finestrino e aspetto di arrivare a destinazione. Ringrazio Thomas per il passaggio e mi dirigo verso l'ingresso dell'aeroporto. Perdo due ore in coda per fare il check-in e poi mi dirigo al gate giusto in tempo per prendere il volo e giungere a Vancouver.

Quando atterro trovo Cody, che è partito subito dopo il processo per dare un esame universitario, ad attendermi. Regge tra le mani un cartello gigantesco con su scritto "Demon Drake, bentornato a casa". Scuoto la testa mentre mi avvicino e gli strappo il cartellone glitterato dalle mani.

« Hey, ci ho messo tutto il pomeriggio per farlo! >> mi rimbecca

« E hai anche esagerato con i glitter >> ribatto <<Cosa speravi che diventasse? Un segnale luminoso? >>

« Perché no?! >> borbotta ridacchiando

« Andiamo! >>

Lo supero e mi dirigo verso l'esterno. Cerco con lo sguardo la sua macchina e, appena la individuo, mi dirigo a passo svelto verso di lei. Cody mi raggiunge poco dopo, mi permette di mettere la mia valigia nel bagagliaio e si immette in strada verso casa mia.

« Abbiamo l'allenamento >> gli ricordo

« E tu hai fatto cinque ore di volo. Dovresti riposare>>

« Sto bene >>

Scuote la testa infastidito dalla mia testardaggine ma mi accontenta. Raggiunge il Campus e parcheggia proprio davanti al campo esterno. Oggi per fortuna c'è un bel sole caldo nonostante si stiano avvicinando le fredde temperature invernali.

Il Coach mi sorride soddisfatto, contento della mia presenza. I ragazzi mi danno il ben tornato e curiosi mi domandano cosa abbia fatto a NY. Ometto il piccolo dettaglio che riguarda il tribunale e mi limito a informarli che ho passato un po' di tempo con la mia famiglia.

Aiden non sembra convinto della cosa ma, per fortuna, non fa domande. Sposta lo sguardo sugli spalti e agita la mano verso due ragazze sedute sui primi gradini. Quella mora dovrebbe essere sua sorella Roxy, la bionda invece non la conosco.

L'ho vista un paio di volte alle lezioni del professor Terrell e ho sempre pensato che fosse molto bella. I capelli biondi le donano molto e ho l'impressione che mettano in risalto i suoi grandi occhi azzurri.

Qualche giorno fa si è seduta nel posto davanti al mio, in aula, e ho potuto appurare che ha anche un buon profumo. Avrei voluto picchiettarle sulla spalla, presentarmi e chiederle il numero di telefono.

Del resto sono Demon Drake, quale ragazza non vorrebbe passare una notte di fuoco nella mia camera del Campus?

Eppure ho desistito. Non so se sia stata la sua postura, il suo modo di torturarsi le dita o di guardarsi attorno spaesata. Ho solo pensato che fosse diversa, speciale e che non volevo sporcarla.

Ho finto di non vederla nonostante l'occhio mi cadesse più volte sulla sua figura minuta. Non ho chiesto ad Aiden chi fosse quella ragazza sempre in compagnia di sua sorella. L'ho semplicemente ignorata fingendo di non averla mai vista.

La ragazza punta lo sguardo su di me per un solo istante, forse perché la sto fissando con troppa insistenza. Sorride ed io non riesco a contraccambiare. Le do le spalle e raggiungo il centro campo.

Ruoto la testa per un solo secondo, guardo dietro di me e... sì, è proprio bella!

💙💙💙💙

Ve lo aspettavate? Avevate già sospettato che Demon avesse già visto Stacey prima del loro "vero e proprio" incontro?

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi auguro una buona settimana.

Ammie

(IM)POSSIBILE AMARTI ~ la storia di DemonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora