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IVY

Ero seduta a mangiare sul cofano del suo veicolo con le gambe a penzoloni mentre lui dopo una telefonata che parve importante si avvicinò e si piazzò tra le mie gambe.
Si accese una sigaretta.

«Grazie per la cena.»

«Questa non è una cena degna di te...» mi gettò uno sguardo pulendomi poi l'angolo della bocca con il suo pollice «...ma quel chiosco laggiù era l'unico aperto in questo posto sperduto e tu avevi fame, perciò...»

Lanciai un'occhiata al camper di quel vecchio signore fino a che un paio di motociclisti giunti da chissà dove, gli girarono attorno facendo rumore coi rombi delle loro moto catturando anche l'attenzione di Hunter tra schiamazzi e risa.

«A me piace, anzi, è delizioso!» Gli sorrisi masticando il panino mentre lui portò via la mia Coca Cola e ne diede un sorso, mantenendo gli occhi fissi sui due che abbandonarono i loro motocicli e si diressero da quell'uomo dandosi delle arie. Il poveretto sbiancò, come se li conoscesse bene mentre il mio cuore iniziò a battere velocemente captando un senso di pericolo.

«Allora vecchio?» Parlò uno di loro, quello più alto. «I soldi li cacci fuori con le buone? Oppure dobbiamo usare le maniere forti come l'ultima volta, eh?»

«No, per favore...» mormorò il disgraziato scongiurandoli «...non fatemi del male. Devo sfamare la mia famiglia! Vi prego, andate via....vi supplico.»

Scoppiarono a ridere deridendolo mentre guardai Hunter che non li mollò nemmeno per un attimo, fumandosi la sua sigaretta come se nulla fosse. «Che succede?» Sussultai terrorizzata quando gli ruppero con quello che capii fosse un tirapugni di ferro, la vetrata frontale contenente il suo cibo.

Hunter si voltò a guardarmi e mi sorrise pizzicandomi il mento con tenerezza. «Tu aspettami qui, va bene?» Non fiatai, non ne ebbi modo nonostante dentro me temei gli potesse accadere qualcosa di brutto poiché quei teppisti parvero davvero dei burberi.

Avanzò lentamente nella loro direzione gettando a terra il mozzicone della sua sigaretta mentre mi guardai attorno speranzosa che passasse qualche veicolo per chiedere aiuto.
Niente.

«Dai vecchio idiota, smettila di frignare e dacci quei maledetti soldi...» quello più basso lo sgridò come se avesse perso la pazienza «...o ti giuro che questa volta ti rompo pure l'altra mano!»

«E tu che diavolo vuoi? Chi sei?» Chiese l'altro notando Hunter alle sue spalle. Il cuore mi scoppiò in petto, la gola mi si chiuse e l'aria faticò a passare, lasciandomi inerme in uno stato di apnea totale. «Cerchi problemi, eh...fighetto?»

Pure l'altro scimmione si girò curioso di scoprire con chi ce l'avesse l'amico. «Chi cazzo sei?» Domandò gonfiando il torace, mostrando a Hunter il tirapugni , mentre quest'ultimo si arrotolò le maniche della sua camicia fino ai gomiti non prestando affatto attenzione ai due. Come se li stesse ignorando completamente. «Senti, prenditi la tua troia e vattene via di qua se non vuoi problemi, intesi?...Mi ascolti? Sto parlando con te, testa di cazzo!» Emisi un grido e tappai la bocca quando quello più alto gli si scaraventò addosso provando a colpirlo ; Hunter, con agilità, gli bloccò il polso, gli diede un calcio sul ginocchio facendolo inginocchiare al suolo addolorato e gli piegò la mano all'indietro fino a rompergliela lentamente e facendolo urlare e dimenare come un disperato.

Trasalii sgranando gli occhi, soprattutto quando quell'altro gli corse incontro. Lo mise ko con un semplice pugno e l'osso del suo naso frantumato si udì fino a dove mi trovavo io. Mio ...Dio...ma a che cosa avevo appena assistito? L'avevo visto terrorizzare Finn con quella stretta al collo, ma non pensavo fosse così forte o temerario. Li lasciò gemere al suolo e poi si diresse verso l'uomo riferendogli qualcosa che non riuscii ad udire . Gli diede anche del denaro ed infine si diresse verso di me calpestando di proposito la faccia di uno dei teppisti mentre restai immobilizzata sul cofano del suo veicolo.

HUNTERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora