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IVY


«Aiuto!» Mi mancò l'aria all'interno del bagno dove rimasi rinchiusa per più di mezz'ora. Maddy, Finn e nemmeno Hunter erano venuti a cercarmi accorgendosi della mia assenza. D'un tratto udii qualcuno entrare all'interno della toilette mentre balzai giù dal gabinetto affine di chiedere aiuto a chiunque ci fosse dietro quella porta. «Aiutatemi!» Bussai disperata e ripetutamente. «Mi hanno rinchiusa qui!» Esclamai impaziente di uscire fino a che quella che capii fosse una delle donne delle pulizie, mi aprì. «Grazie.»

«Tutto bene tesoro?»

Annuii e me ne andai affine di ritornare in piscina. Intravidi subito Lea intenta a ballare a bordo piscina assieme alla sua amica e ad Ares mentre Hunter non c'era. Camminai velocemente a bordo della vasca mantenendo lo sguardo fisso su di lei, noncurante di dove si trovassero i miei amici fino a che giunta in prossimità della ragazza la chiamai.

«Lea!» Ringhiai alle sue spalle mentre Ares portò immediatamente i suoi occhi a me. La biondina si voltò e non seppi come ma d'istinto chiusi la mano a pugno e gliene sferrai uno centrale colpendola sulla punta del naso , facendola cadere in acqua mentre agitai la mano gettando un lamento per via del dolore. «Cazzo...cazzo...!» Sbottai pentendomene, anche se una bella lezione se la meritava.
Ma come faceva Hunter a colpire così forte senza frantumarsi le dita?

«Brutta stronza! Come osi?» Mi gridò contro la sua amica azzuffandomi malvagiamente finché cademmo in acqua entrambe, facendo esplodere un improvviso e violento tafferuglio seguito da svariati boati. Come una vera e propria rissa a cui i presenti attendevano trepidanti di assistere. Venimmo perfino accerchiate da un gruppo di ragazzi ma nessuno di loro si intromise , bensì, si limitarono solo a fare il tifo.
Ero in difficoltà per via dell'acqua alta e della mia scarsa statura ma lottai comunque afferrando i capelli della mora stavolta e non mollandoli per nessun motivo al mondo.

Qualcuno da sopra, però, mi trascinò di peso fuori dalla vasca mentre continuai a dimenarmi anche ressa in spalla dal ragazzo. In un primo istante credevo si trattasse di Finn ed invece scoprii fosse Ares.

«Lasciami Ares!» Gli ordinai vedendo Lea e l'altra venire soccorse in piscina. Perfino la musica stoppò e tutti i presenti si resero conto di ciò che fosse appena accaduto. Qualcuno le tamponò anche il naso vedendo colare del sangue mentre lei mi urlò contro imbestialita, ed io le alzai entrambe le dita medie per salutarla. «Mettimi subito giù!» Sbraitai al ragazzo agitandomi sulla sua spalla, colpendolo sulla schiena.

«Tu sei pazza!» Disse accentuando la presa sulle mie gambe poco prima che entrassimo in ascensore dove sgocciolai ancora fradicia. «Come ti è venuto in mente di aggredirla?»

«Mi ha chiusa a chiave in bagno!» Mi giustificai invitandolo un'ennesima volta affinché mi lasciasse, cosa che ovviamente non fece. «Voglio scendere! Ares, mettimi giù!»

«Scordatelo, dopo quel gancio destro sto temendo perfino per la mia incolumità.» Ghignò divertito uscendo dall'ascensore una volta che giungemmo al piano terra . «E non credo mi convenga.»

«Fai bene!» Bofonchiai imbarazzata catturando alcuni sguardi indiscreti, sia di clienti occupati a sorseggiare qualche drink al bar principale situato nella hall dell'albergo, che da parte di quelli del personale.

«Signore, va tutto bene?» Chiese colui che capii fosse il portiere, prima di passare le chiavi del veicolo ad Ares. Il ragazzo annuì e lo ringrazio cordiale acchiappando le chiavi ed abbandonando l'edificio per dirigersi al parcheggio, dove finalmente mi fece scendere.

«La vedi quest'ammaccatura sul cofano?» Me la mostrò ridendo mentre massaggiai la mia mano ancora indolenzita per la botta. «L'hai fatta tu.»

Alzai gli occhi al cielo, ed esausta di lui voltai le spalle per andarmene. Ma dove diavolo potevo andare tutta bagnata, scalza ed in costume?

HUNTERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora