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IVY

«Ma dai, questa è casa tua?» Una Maddy tanto stupita quanto euforica girovagò per il mio bilocale per poi uscire velocemente nell'enorme veranda dell'attico. «Cristo Santo, hai anche un'amaca!»

«Anche la vasca idromassaggio.» Gliela indicai mentre sbigottita spalancò la bocca.

«Pure?»

«Pure?»

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«Già.» Le sorrisi porgendole una bibita fresca. Avevamo sgobbato tutto il giorno per preparare scatoloni e raccogliere i miei vestiti ed una breve pausa non avrebbe fatto del male a nessuna delle due. Giusto per rinfrescarci un po'.

«Grazie...» acchiappò la lattina «...non immagini neppure quanto io sia felice per te, anche se non riesco proprio a spiegarmi come tuo nonno ti abbia concesso la possibilità di poterti trasferire qui da sola. Non fraintendermi, eh-...però, sappiamo bene quanto sia rigoroso , soprattutto nei tuoi riguardi.»

«Certo, lo so.» In realtà non riuscii a spiegarmelo nemmeno io. Pensai comunque alla nostra conversazione avvenuta qualche giorno prima. Lui si fidava di me, era felice di riavermi in casa ma pensava anche che in un certo modo volendomi proteggere mi avesse privata di molte cose. Si sentiva in colpa, ecco. Tuttavia, ero in qualche modo riuscita a dimostrargli che fossi davvero una ragazza matura e con la testa sulle spalle. Lui stesso me lo confessò, aggiungendo anche che fosse un piccolo regalo di anticipo per i miei diciotto anni.

«Ma?»

Scrollai le spalle . «Ma niente.»

«Non ti sembra strano?»

«Un po' sì.» Un po' troppo. Che stava tramando il nonno? «Credi mi stia mettendo alla prova?»

«Ma chi? Tuo nonno? Pensi davvero che abbia tempo per queste sciocchezze?»

«Certo che no, ma allora, tu a che pensi? Forse è davvero cambiato.»

«O forse vuole solo tenerti lontana da quella casa....» incalzò «...non perché non ti voglia bene, questo è poco ma sicuro.»

In effetti, anche suo fratello Colin lo aveva accennato. E se invece ci fosse altro dietro la sua decisione?

Scontrai la mia lattina con la sua. «Alla mia nuova casetta.» Sorrisi. «Alla mia libertà!»

«Alla tua nuova vita!» Mormorò felice per me.

«Ehm...quindi è questa!»

Entrambe ci voltammo nella direzione della vetrata riconoscendo la voce di Luna che si stava guardando in giro.

Entrambe ci voltammo nella direzione della vetrata riconoscendo la voce di Luna che si stava guardando in giro

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