KENNEDY
«Non capisco mai cosa ti passa per la testa».
Mi volto in direzione di Eve e aggrotto la fronte. Siamo all'ennesima festa di Mitch e mi sento a disagio, sono stato trascinato qui da Eve nonostante le abbia ribadito più volte che sono stato aggredito da lui in corridoio e per ora sono in punizione a causa sua.
Non volevo che venisse da sola, non voglio che lui le si avvicini e le faccia del male, ma temo che l'unico a farsi male qui sarò io. Quello stronzo mi odia e non so neanche perché, forse proprio per Eve.
«Niente, Eve. Non voglio finire di nuovo in una rissa».
«Non succederà» mi rassicura.
«Spero che tu abbia ragione» mugugno.
Camminiamo in mezzo alla calca di corpi e raggiungiamo il soggiorno. Ultimamente non so più come comportarmi con lei, dopo che Chandler le ha fatto quella proposta nell'aula di arte ha iniziato a farmi delle domande strane.
Ogni volta che lo incontriamo in corridoio mi studia in maniera ossessiva, mi fa diverse domande su di lui. A volte mi sembra gelosa, ma poi mi ripeto che sarebbe folle dato che lei non sa quello che c'è stato tra di noi.
Non le dico niente perché non voglio ferirla, è molto fragile e spesso si chiude in casa per giorni interi. Poi, come se un interruttore si accendesse nella sua testa, torna a essere quella di sempre e quando mi vede non mi lascia nemmeno parlare.
Mi bacia, mi spoglia, mi fa venire. Io faccio venire lei. Scopiamo, ridiamo e poi litighiamo perché io non voglio che sia una relazione seria.
Ultimamente le cose tra me e Chandler si sono un po' distese, lavoriamo insieme al dormitorio ma non ci siamo più nemmeno sfiorati. Non credo che serva, in ogni caso. Il modo in cui mi guarda, mi fa sentire nudo.
È come se riuscisse a spogliarmi solo posando le sue iridi su di me, è qualcosa di incredibilmente erotico. Lui è erotico, a giudicare dai commenti di Eve e delle sue amiche.
Ultimamente non fa che lasciarsi scappare apprezzamenti su di lui quando siamo insieme, ho l'impressione che voglia provocarmi. Stasera siamo all'ultima festa prima delle vacanze invernali, lei sta bevendo un po' troppo.
«Eve, non posso stare qui».
«Dovresti dire a Mitch che abbiamo fatto sesso in casa sua».
«Non è divertente».
Sbuffa e si sbraccia per salutare Wendy che ci raggiunge e la abbraccia di slancio, la trascina via per raccontarle del suo appuntamento con Josh e io decido di uscire in giardino.
Non voglio che Mitch mi veda, ma non voglio allontanarmi troppo da Eve perché non voglio che lo stronzo le metta le mani addosso. Fuori non c'è nessuno, stasera fa freddo e sono tutti in casa a cercare calore nel corpo di qualcuno.
Scendo le scale del patio e giro intorno alla casa, il giardino è molto grande in lontananza intravedo una specie di gazebo con le pareti. Lo raggiungo e sono sorpreso di trovare una fioca luce accesa, infilo la testa dentro e mi irrigidisco quando trovo Chandler seduto su un divanetto con una sigaretta in mano e gli occhi chiusi, la testa abbandonata sullo schienale.
Ha le gambe divaricate, i capelli scuri sulla fronte. Indossa una felpa nera e un paio di jeans, delle Dr. Martens consunte ai piedi.
«Che ci fai qui?»
Prima che possa impedirmelo, quelle parole lasciano le mie labbra.
Apre gli occhi di scatto e prende un tiro dalla sigaretta, sbuffa una nuvola di fumo nell'aria e allunga una gamba. È troppo alto per stare comodo qui dentro, lo capisco quando mi chino per entrare e mi sento come se fossi nella casa delle bambole di mia sorella.
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Love, Kennedy
Fiksi RemajaKennedy Lancaster è stato cresciuto per essere l'ombra di suo fratello Kayden, ha passato tutta la vita cercando di proteggerlo dai pericoli che non poteva cogliere a causa della sua malattia e cercando di essere invisibile agli occhi degli altri. A...