KENNEDY
È tornato a scuola. Il mio corpo reagisce alla sua presenza facendomelo odiare un po', è come se il sangue prendesse a scorrermi nelle vene in modo diverso e io mi ricordassi di essere vivo. Odio sul serio il potere che ha su di me.
Cos'ho di sbagliato? Dovrei detestarlo e non provare niente per lui, non stare qui a struggermi come un cretino. Sono arrivato alla conclusione che probabilmente Chandler volesse usarmi per divertirsi un po'.
Ha trovato un ragazzo inesperto e gli ha incasinato il cervello, lui si è fatto incasinare e quando ha smesso di essere incasinato il suo interesse è scomparso. Adesso sono l'unico a non sapere come riprendere in mano la propria vita mentre lui sembra stare bene.
Ha i capelli più lunghi e sembra aver perso un po' di peso, ma sembra stare bene. Sono io quello che deve fuggire dall'aula di scienze appena suona la campanella. Non scrivo neanche i compiti che il signor Wane ci ha assegnato per domani, fuggo da lì come se ci fosse il diavolo in persona.
Sono arrivato al mio armadietto quando capisco che la giornata è appena diventata uno schifo totale. Eve è dall'altro lato del corridoio, tra le braccia di Mitch. Escono insieme ora, ma io non mi arrischio nemmeno più a guardare nella loro direzione dopo che ha cercato di cambiarmi i connotati.
Onestamente, non posso salvare tutti quanti e lei non vuole essere salvata. Devo imparare a farmi da parte. Sblocco l'anta del mio armadietto e getto dentro i libri di scienze.
«Guardate un po' chi c'è oggi» esclama Mitch.
Irrigidisco le spalle, ma non mi volto. Sento un coro di risate, poi capisco che non si riferisce a me. Non ancora, almeno.
«Curioso che il figlio di un conservatore come Kurt Milestone sia frocio» continua.
Stringo i pugni e prendo un respiro profondo. Sopporto questo schifo da settimane, non ne posso più. Mi volto e i miei occhi incrociano quelli di Eve. Sembra a disagio e un po' mortificata, ma non interviene. Rimane ferma alle spalle di Mitch, probabilmente perché lo teme. A questo punto, tutto è possibile. Chandler ci ignora tutti e apre il suo armadietto, Mitch piomba alle sue spalle ma lui non si volta.
«Ti si è atrofizzata la lingua a furia di scoparti l'uccello di quell'idiota?»
Mi indica e tutti scoppiano a ridere. Mi monta dentro una furia cieca, sto per avventarmi su di lui ma sento una mano stringermi il polso. Mi volto di scatto e mi ritrovo davanti Elizabeth, i suoi occhi fiammeggiano di rabbia ma non mi permette di muovermi.
«Se lo merita, ma lascia perdere. Non metterti nei casini per Mitch».
Chandler sbatte l'anta e si volta verso di lui.
«Vuoi che succhi anche il tuo di uccello? Magari lo faccio meglio di lei».
Eve avvampa e mi devo mordere la lingua per non confermare a tutti che sì, lo succhia meglio di lei. Mi disgusta il modo in cui mi fanno diventare quando mi attaccano in questo modo, ma non ci posso fare niente. ù
Mitch fa un passo avanti e si volta verso di me, punta le mani sul mio petto e mi spinge contro gli armadietti. Elizabeth sussulta e io strattono il polso perché non voglio che le faccia male a causa mia.
«Che problemi hai, Mitch?»
«Io nessuno, non sono io a essere deviato».
Mi mordo la guancia e lui ridacchia.
«Mitch, andiamo» interviene Eve.
Il suo sguardo si incupisce e torna su di me.
«Vuoi stare da solo con la mia ragazza? Una volta ti piaceva la figa, forse ti piace solo la sua».
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Love, Kennedy
Teen FictionKennedy Lancaster è stato cresciuto per essere l'ombra di suo fratello Kayden, ha passato tutta la vita cercando di proteggerlo dai pericoli che non poteva cogliere a causa della sua malattia e cercando di essere invisibile agli occhi degli altri. A...