KENNEDY
Stringo Chandler tra le braccia e premo le labbra tra le sue scapole. Dorme profondamente da quando siamo tornati a casa di Meredith, ho deciso di passare la notte qui perché voglio stargli vicino e sono preoccupato per lui.
Persino la vergogna per essere finito su un sito porno passa in secondo piano, l'unica cosa di cui mi importa è lui. Voglio che stia bene, che si lasci alle spalle tutto lo schifo che stiamo vivendo negli ultimi giorni.
Meredith sta lavorando per sistemare la situazione, ma arriverà un momento in cui sistemare le cose non sarà più possibile e io tremo all'idea di quello che potrà succedere.
Sfrego il pollice sulla pelle calda di Chandler e lui si agita nel sonno, capisco che si è svegliato perché il suo corpo si irrigidisce tra le mie braccia. Premo di nuovo le labbra sulla sua schiena.
«Ehi» sussurro.
Lancio uno sguardo alla sveglia. Sono le due del mattino, la casa è silenziosa e buia. L'unico fascio di luce proviene dall'illuminazione esterna intorno alla piscina. Chandler si volta tra le mie braccia e mi attira al suo petto, gli occhi fissi nei miei.
«Stai bene?»
«Non lo so, onestamente» ammette.
Nemmeno io riesco a capire come mi sento, perciò rimango in silenzio.
«Mi dispiace, non era questo quello che volevo per noi due, Kennedy».
Poso una mano sulla sua guancia e lui chiude gli occhi. Non l'ho mai visto così vulnerabile e mi fa male il petto in questo momento.
«Guardami, Chandler».
«Non ci riesco, mi vergogno da morire. Guarda che cazzo ti ho fatto, tutta questa roba non è normale e non meriti una persona che ti cacci sempre in situazioni del genere».
«Non lo meriti nemmeno tu».
Non merita niente di brutto dalla vita e vorrei tanto che lo capisse. Non c'è niente di sbagliato in lui. Il suo braccio mi circonda la vita e i suoi occhi scuri sono di nuovo nei miei, scivolano fino alle mie labbra e i miei fanno lo stesso, correndo sulle sue.
Mi avvicino di più e premo le labbra sulle sue, zittendo tutte le assurdità che gli girano in testa negli ultimi tempi. Chandler mi bacia con più forza, con disperazione. Mi attira a sé con la gamba e il braccio, si stende sulla schiena e mi trascina sopra di lui.
Punto i palmi ai lati della sua testa e la mia lingua si intreccia alla sua, le sue mani sono ovunque sul mio corpo. Mi strattonano i pantaloncini che mi ha prestato, la maglietta che ci teneva ancora lontani. Mi tocca, mi stringe, mi bacia. Mi lecca, mi sussurra che gli dispiace, io rispondo che deve stare zitto.
«Se non vuoi fare sesso perché ti fa schifo toccarmi dopo quello che è successo oggi, fermami» sussurra.
Il mio battito accelera sotto le crepe del mio cuore.
«Sta' zitto».
«Kennedy...»
«Sta' zitto e baciami, smettila di dire stupidaggini» sbotto.
Chandler preme le labbra sulle mie e io strattono i suoi pantaloncini, respiriamo insieme e le mie mani lo stringono forte. Le sue mi tengono stretto mentre ci baciamo, ci tocchiamo e io entro dentro di lui senza mai smettere di tremare.
All'alba siamo ancora svegli, io perché non riesco a smettere di pensare a quello che è successo, lui perché non riesce a dormire per più di un'ora senza svegliarsi di soprassalto.
Vado in bagno e torno a letto mentre il cielo oltre la finestra inizia a schiarirsi, mi infilo sotto le coperte e lo abbraccio di nuovo, la sua schiena contro il mio petto. Chandler non dice niente, fissa davanti a sé e intreccia le dita alle mie.
«Cosa posso fare per farti stare meglio?» mormoro. «Dimmi cosa posso fare e io lo faccio, sul serio».
Non sopporto di vederlo così, mi fa troppo male.
«Va tutto bene, domani mi sarà passata».
«Che tu menta a tutti mi sta bene, ma non mentire a me».
Mi stringe di più la mano e io premo le labbra sulla sua spalla, sui suoi tatuaggi. Non riesco a staccargli le mani e le labbra di dosso, è come se fossi vittima di un qualche incantesimo. Mi domando come diavolo io abbia fatto a non capire subito che avrei dovuto scegliere lui e non Eve. Sono stato così cieco, così stupido.
«Non ti sto mentendo, Kennedy».
«Lo stai facendo di nuovo» lo rimprovero.
Ridacchia e la mia mano rimbalza sul suo stomaco.
«Le persone che amo si fanno male, oppure muoiono. Il problema sono io, non credi? Sono tossico, avveleno chiunque mi stia intorno e uccido le persone che amo».
Mi irrigidisco, il tono in cui pronuncia queste parole mi mette i brividi.
«Non sei tossico e non è colpa tua se intorno a te succedono cose orribili, non hai alcun controllo sulle azioni degli altri. Non le avevi su quelle di Amy, Chandler. Eravate gemelli, ma non potevi decidere per lei».
«Lo so» sussurra.
Restiamo in silenzio per un po', fino a quando lui non si volta per guardarmi negli occhi.
«Kennedy».
«Mmh».
Punta gli occhi scuri nei miei e prende un respiro profondo.
«Ho immaginato un sacco di volte il momento in cui avrei detto una cosa del genere a qualcuno e ogni volta pensavo che sarebbe stato speciale, con tutta una serie di stronzate da film».
Inarco un sopracciglio.
«Non voglio che tu me lo dica» ammetto.
Lo so che vuole farlo, io stesso me lo sto tenendo dentro come un segreto inconfessabile, ma non voglio sentirglielo dire adesso.
«Non te lo dico solo perché sei qui mentre la mia vita va a puttane...»
«Lo so, ma ho imparato che quando due persone si dicono che si amano poi quell'amore finisce e io non voglio che il nostro amore si consumi. Preferisco che consumi me, che mi faccia sentire sempre troppo bene o troppo male, che mi faccia sentire pieno di cose che non so esprimere e poi vuoto come un villaggio saccheggiato durante una guerra. Almeno, sarà sempre nostro. Non dirmelo, Channy».
Chandler sbatte le palpebre in preda alla confusione e preme le labbra sulle mie, poi annuisce piano.
«D'accordo, ma sappi che questo non lo rende meno reale».
«Lo so, lo rende perfetto».
Mi addormento quando il sole è alto nel cielo ormai, Chandler mi stringe e i miei sogni sono silenziosi e vuoti come una casa disabitata, ma io sento ogni singola parola che non ci siamo detti mentre cammino per quelle stanze abbandonate e so che sono al sicuro.
***
Capitolo 2! Vi aspetto per commentare gli aggiornamenti di oggi insieme <3
Love,
Thea

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Love, Kennedy
Ficțiune adolescențiKennedy Lancaster è stato cresciuto per essere l'ombra di suo fratello Kayden, ha passato tutta la vita cercando di proteggerlo dai pericoli che non poteva cogliere a causa della sua malattia e cercando di essere invisibile agli occhi degli altri. A...