CHANDLER
Dopo una settimana di isolamento dal mondo, torno a scuola. Non mi sento ancora bene, ogni giorno trascinarmi fuori dal letto è una fatica ma da quando Kennedy passa tutti i giorni in camera mia mi sento meglio.
Non so come faremo a gestire la nostra situazione, stiamo insieme da una settimana e già mi sono rotto le palle di nascondermi. Sono tornato a scuola solo da tre giorni, ma fingere che tra di noi non sia cambiato niente è maledettamente difficile.
In più c'è Eve che sembra sul piede di guerra, ha detto a tutto il mondo che Kennedy è gay e a scuola non lo lasciano in pace un momento. Ovunque lui cammini, ci sono cori di risatine e frasi sarcastiche.
Eve lo fissa sempre con sguardo soddisfatto, ma probabilmente dentro ribolle di rabbia vedendo che lui è totalmente indifferente a questo spettacolo pietoso. Di Kennedy mi piace la calma, io avrei già alzato le mani su ogni stronzo che si permette di deriderlo.
Dice che è un fuoco che si spegnerà e che non gliene frega niente, non vuole nemmeno che io intervenga. So che smetterebbero subito se lo facessi, ho questo aspetto intimidatorio che fa ammutolire la gente quando entro in una stanza, ma non vuole che interferisca. Così lo guardo in silenzio mentre impazzisco perché vorrei baciarlo. Non so cosa diavolo mi ha fatto, non mi sono mai sentito così.
Dopo l'allenamento, esco da scuola e la noto solo perché sollevo lo sguardo dal telefono in tempo. Meredith mi aspetta poggiata contro la fiancata della sua auto, ha le braccia allacciate al petto e sembra scomparire in un cappotto decisamente oversize. La raggiungo e mi stampo un sorriso sulle labbra, lei ricambia e gli occhi azzurri si assottigliano.
«Hai un po' di tempo per tua sorella?»
«Ho tutto il giorno per mia sorella» la correggo.
Scoppia a ridere e indica il sentiero che conduce al dormitorio.
«Mi fai vedere dove vivi?»
Arriccio le labbra in una smorfia.
«Fa schifo e, ti avverto, non ho rifatto il letto».
Sbuffa e mi spinge verso il sentiero, ci incamminiamo in silenzio e lei si guarda intorno incuriosita. Quando sono arrivato qui la prima volta, sono rimasto affascinato da questo posto. È una cittadina piccola e non ha niente di particolare, ma è molto tranquilla e ogni cosa qui sembra dipinta.
Le case sono colorate e gli edifici hanno forme particolari, persino la chiesa del paese è di un colore insolito. Ha la facciata azzurra, è molto affascinante. Ultimamente sono un po' fissato con queste cose, ho comprato diverse riviste di architettura online e sto imparando un sacco di cose interessanti.
Meredith mi segue fin dentro il dormitorio, la porto in camera mia e mi aspetta mentre vado in bagno a togliermi la tuta con i colori della scuola. Quando torno da lei, mi infilo una tuta abbandonata sul letto e la conduco nella sala comune in cui c'è la cucina.
«Channy, da quanto tempo non pulisci la tua stanza?»
Arriccio le labbra in una smorfia, ultimamente è già tanto se mi sono alzato dal letto.
«Dopo sistemo quel casino» prometto. «Vuoi del tè?»
Annuisce e io riempio il bollitore, prendo due bicchieri dalla credenza e un pacco di biscotti. Non ho nemmeno delle tazze, non ho neanche pensato di comprarle. Quando l'acqua è pronta, la verso nei bicchieri e prendo due bustine di tè. Meredith prende lo zucchero e ne versa un cucchiaio dentro, poi soffia sul liquido bollente. È strano vederla qui, ma sono felice che sia venuta a trovarmi.
«Sono felice di vederti, sono stata preoccupata per te in questi giorni».
«Non devi, sto bene» la rassicuro.

STAI LEGGENDO
Love, Kennedy
Novela JuvenilKennedy Lancaster è stato cresciuto per essere l'ombra di suo fratello Kayden, ha passato tutta la vita cercando di proteggerlo dai pericoli che non poteva cogliere a causa della sua malattia e cercando di essere invisibile agli occhi degli altri. A...