11

2K 113 180
                                    

KENNEDY

Non capisco cosa mi stia succedendo e lo odio. È Kayden quello che agisce d'istinto e io ho passato tutta la vita a tenere a freno la sua impulsività per proteggerlo. È il mio ruolo da sempre, l'unica cosa che mi sia mai riuscita bene. E adesso non so più come si fa, non riesco a controllarmi. Mi sistemo sul sedile e guado Eve di sbieco, non riesco a concentrarmi completamente su quello che mi sta dicendo. 

Siamo usciti un po' di volte nell'ultimo mese, non stiamo di nuovo insieme ma stiamo imparando ad essere amici e forse un giorno potrebbe esserci qualcosa di più. Ovviamente mi piace ancora, ma quando non sono insieme a lei non la penso come prima. 

È come se mi piacesse solo quando ci troviamo insieme, mentre quando non è accanto a me non sento quello che sentivo prima e non so cosa pensare. Siamo stati al cinema stasera e poi ci siamo fermati a mangiare qualcosa in un fast food e ora la sto riaccompagnando a casa. Fermo l'auto nel vialetto di casa sua e mi volto a guardarla. 

I capelli biondi sono sciolti sulle spalle, non è truccata pesantemente come al solito e ha un sorriso che è sempre la mia rovina. Si volta verso di me e si sporge oltre il sedile, il suo profumo di fragola mi colpisce con prepotenza.

«Mi sono divertita».

«Anch'io, anche se quel film era orribile».

Ridacchia e poggia il gomito sul mio sedile, punta gli occhi azzurri nei miei e il mio cervello mi porta a pensare all'unica persona alla quale sto cercando di non pensare affatto. Mi viene in mente la sera in cui ho accompagnato Chandler al dormitorio e lui mi ha guardato allo stesso modo. 

Non ci siamo più parlati dopo quel bacio in mezzo all'ultimo litigio e io provo molta rabbia, non so nemmeno perché. Sono così confuso, non riesco a dormire bene e non riesco nemmeno a mangiare. 

Mi si chiude lo stomaco ogni volta che ripenso alle sue labbra su di me. Non faccio che correre, allenarmi ed evitare di farmi una domanda che sembra così ovvia. Fanculo Chandler Milestone e il modo in cui mi incasina il cervello. Avevo già abbastanza problemi senza di lui. Eve mi affonda una mano tra i capelli e i suoi occhi si abbassano sulle mie labbra. Lancio uno sguardo alla casa alle sue spalle e lei sorride.

«I miei genitori non ci sono. Vuoi entrare?»

«Non so se è una buona idea».

Perché non so che cazzo sto facendo, non so chi o cosa mi piace e sto impazzendo. Non riesco a ragionare lucidamente.

«Possiamo stare in macchina».

Annuisco e mi si stringe lo stomaco quando lei scavalca il sedile e si sistema a cavalcioni su di me. Indossa un vestito nero che ora le risale sulle cosce, avvicina le labbra alle mie e socchiude gli occhi.

«Baciami, Kennie».

«Non è una buona idea nemmeno questa».

Sul serio, non so che cosa sto combinando nella mia vita.

«Ti prego» bisbiglia.

Sembra sempre così vulnerabile quando siamo soli, così bisognosa di amore e di qualcuno a cui aggrapparsi e io sono sempre così attento a non far soffrire gli altri che non riesco ad essere ancora arrabbiato con lei. Sospiro e sfioro le sue labbra con le mie, Eve mi bacia con più forza e adesso la sua lingua cerca la mia. 

Le sue mani scorrono sulla mia camicia e le dita sfilano i bottoni lentamente. Sento il mio cuore battere più forte e strizzo le palpebre perché mi sento più confuso che mai. Rabbrividisco quando si inarca sul cavallo dei miei pantaloni e mi eccito. Porca puttana. Cosa diavolo ho che non va? Mi allontano e sbatto le palpebre, lei ondeggia i fianchi contro di me e mi stringe i capelli tra le dita.

Love, KennedyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora