KENNEDY
Quello è stato l'ultimo giorno in cui ho visto sorridere Chandler. Sono passate due settimane. Siamo stati costretti a uscire di casa per fare cose normali come andare a scuola e ci siamo ritrovati la stampa addosso. Ogni singola cosa che facciamo finisce sui giornali e ci sono sempre un sacco di accuse e insinuazioni.
Riceviamo un sacco di minacce e messaggi intimidatori, ma ci sono anche tanti messaggi di solidarietà. Sam testimonierà contro Kurt e Chandler vuole parlargli dei diari di Amy, ma è tutto troppo marginale rispetto a quello che sta succedendo. Kurt è in stato di fermo, piantonato alla villa con una cavigliera elettronica.
Ha pagato una cauzione da capogiro, anche se sa benissimo di avere il tempo contato. Dalla sua villa, però, si permette di sputare sentenze come se ne avesse il diritto. Ha rilasciato una dichiarazione in cui dice che Chandler è mentalmente instabile, ha tirato fuori una serie di referti che risalgono a quando è morta Amy, prescrizioni di antidepressivi che lo hanno aiutato a uscire dall'oscurità. Ha diffuso una serie di foto e filmati in cui si vede lui che beve a delle feste, lo sta facendo passare come uno squilibrato e Channy ha perso tutta la sicurezza che aveva in questo piano.
Inizia a vacillare e si rifiuta di ricordarsi che vacillare va bene, l'importante è non crollare. Meredith sta cercando di controllare il disastro finanziario che sta investendo la Milestone, Kurt le ha lasciato la guida dell'impero e lei lo sta tradendo. Sta preparando la fusione con la Crimson Enterprises.
Amelia viene spesso a trovare Chandler, parlano per ore e a volte lui la abbraccia fino a quando lei non smette di piangere. Io assisto a questo disastro impotente, non sapendo bene cosa fare. La mia faccia è ovunque, su ogni dannata pagina social e ogni rivista. Ormai la gente sa che sto con un ragazzo e, onestamente, non me ne frega un cazzo.
Oggi Chandler è a casa di Meredith con sua madre, ha lasciato la villa da qualche giorno e gli ha chiesto di poter parlare. Vive in un appartamento di proprietà dei Milestone, in città. Non credo che parlare con lei gli faccia bene ora, ma non posso impedirglielo.
Mamma poggia una busta sul divano, accanto a me e Kayden. Solleviamo lo sguardo e mettiamo in pausa il videogioco. Kayden ha ancora due settimane di reclusione da scontare, poi potrà tornare a vivere come un cittadino libero.
«Ho ritirato il tuo vestito per la cerimonia dei diplomi».
«Grazie, ma sto pensando di non partecipare. Per Chandler è tutto troppo stressante».
«Scordatelo. Non ho potuto partecipare alla cerimonia di Kayden, voglio venire alla tua. Senza contare che stai troppo con quel ragazzo, sei coinvolto in una serie di cose che sono troppo per un ragazzo della tua età».
Mi irrigidisco perché è la prima volta che usa quel tono parlando di me e Chandler, ci ha sempre sostenuto.
«Che cosa vuoi dire?»
Sospira e si siede accanto a me, Kayden spegne la televisione e si alza per lasciarmi un po' di privacy. Mi sento come un bambino che ha commesso una marachella.
«Kennedy, io vi sostengo e sono sempre dalla tua parte, ma guarda quello che state affrontando. La tua faccia è ovunque da giorni, non è normale. Tutto questo non ha ripercussioni solo su di lui, nessuno si preoccupa di come stai tu».
«Perché io sto bene, è il mio ruolo quello di occuparmi degli altri. Nessuno deve occuparsi di me» le faccio notare.
Mamma mi fissa con un'espressione affranta.
«No, tesoro, non è così. Ti ho inculcato questa idea in testa e me ne pento così tanto. Tu hai diritto ad avere qualcuno che si occupa di te come tutti gli altri. Sono felice che tu sostenga Chandler con così tanta lealtà, mi rende molto orgogliosa dell'uomo che sei, ma hai bisogno di riflettere su quanto questa cosa ti stia cambiando. Chi si occupa di te?»
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Love, Kennedy
Teen FictionKennedy Lancaster è stato cresciuto per essere l'ombra di suo fratello Kayden, ha passato tutta la vita cercando di proteggerlo dai pericoli che non poteva cogliere a causa della sua malattia e cercando di essere invisibile agli occhi degli altri. A...