Il salone della residenza dei Crueppet è avvolto in un silenzio vibrante, carico di tensione e aspettative. La contessa madre, elegante e imperiosa, siede al centro della scena, il suo sguardo penetrante fisso sul marchese della Valle, pronto a tessere la sua rete di intrighi.
«È curioso, marchese,» esordisce con un tono di disprezzo velato, «come il re sembri così fiducioso di avere tutto sotto controllo. È un'illusione, naturalmente.»
Il marchese accenna un sorriso, sottile e calcolato. «Una fiducia mal riposta, mia cara contessa. Le lettere, il discredito, tutto è stato orchestrato con maestria. Sua Maestà non ha idea di quanto ci stia giocando.»
«E non sospetta minimamente che siamo noi a manovrarlo,» conclude la contessa, un lampo di complicità attraversa il suo sguardo. «Le lettere che abbiamo permesso arrivassero nelle mani giuste non sono solo prove contro il vostro nemico, ma una chiave che apre molte porte. La mia mano, marchese, è salda su quella serratura. Dobbiamo garantire che il duca di Savoia diventi il nuovo centro di potere a corte, più potente del re stesso.»
Il marchese si inclina, visibilmente colpito dalla sua audacia. «E il giovane duca avrà bisogno di appoggi. La Regina consorte lo sostiene, ma è fondamentale che anche noi ci assicuriamo che Alessandro sia circondato da alleati fidati.»
«Esattamente,» risponde la contessa, la sua voce carica di determinazione. «Marina, vostra figlia, è essenziale per il nostro piano. Un matrimonio tra Marina e il giovane duca di Savoia non solo rafforzerà il suo status, ma creerà anche un legame inossidabile, garantendo il controllo su Hall e oltre. Alessandro non ha bisogno di una moglie; ciò di cui ha bisogno è una rete di amicizie e alleanze solide per proteggere il suo futuro.»
Il marchese, con una nota di curiosità, si sporge in avanti. «Perché non considerare di far sposare il nuovo conte, Michael, con qualche principessa inglese? Dopotutto, è figlio illegittimo di quell'Austriaco. Potrebbe portare un vantaggio strategico, non credete?»
La contessa si irrigidisce, visibilmente turbata. «Vi ho già detto che il duca Alessandro non ha bisogno di matrimoni per consolidare il suo potere. E neppure il mio figlioccio austriaco come lo chiamate! Per loro ci vuole protezione, non esposizione. Michael deve essere tutelato, non spinto in un matrimonio che potrebbe solo complicare le cose.»
Il marchese alza un sopracciglio, incerto. «Ma la sua origine potrebbe essere un ostacolo, non credete?»
«E il duca Alessandro non può permettersi ostacoli, non ora,» risponde la contessa, la sua voce ferma. «Il nostro obiettivo è garantire la stabilità e il potere attraverso alleanze strategiche, non attraverso matrimoni affrettati e poco saggi.»
Il marchese annuisce lentamente, comprendendo la gravità della situazione. «E così Marina e il giovane duca di Savoia sono la chiave.»
«Esattamente,» afferma la contessa, il suo sguardo ardente di ambizione. «Il matrimonio tra Marina e il giovane duca di savoia garantirà che i legami siano saldi, e con la principessa reale Giovanna destinata a Robert, la nostra posizione sarà ineguagliabile. Ma non dimentichiamo che il matrimonio tra Amalia e Pietro avverrà a Hall in Inghilterra. Dobbiamo dimostrare che i Crepuett non sono nobili inconsistenti.»
Il marchese annuisce, comprendendo l'urgenza. «Affrettatevi con la corte, quindi. La principessa reale e vostra figlia dovranno essere a Londra.»
«Intanto, preparerò i miei piani per mia sorella. Il Sussex vi sembra fattibile per una vedova?» chiede la contessa, un sorriso calcolato sulle labbra.
«Certamente, signora contessa,» risponde il marchese con convinzione. «Con un approccio giusto, possiamo far sì che tutto si svolga senza intoppi.»
La contessa lo osserva mentre si ritira, il suo sorriso enigmatico dipinto sul volto. Nella sua mente, ogni mossa è già pianificata, ogni pedina già in movimento. L'inganno è perfetto, e il re, nel suo senso di controllo, non è che un'altra pedina sulla scacchiera.
Con un ultimo sguardo verso il panorama che si apre oltre le finestre, la contessa sa che la sua missione è solo all'inizio, e che ogni alleanza, ogni inganno, la porterà più vicino al suo obiettivo: il potere per Alessandro, la stabilità per la sua famiglia e la gloria della casata.
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HO DETTO AMORE - Il ciondolo segreto -
Historical FictionTorino, 1850. Può un amore sopravvivere quando il mondo lo condanna? Può un sentimento bruciare senza essere mai pronunciato? Alessandro Crepuett, giovane aristocratico, ha sempre saputo qual era il suo posto: erede di una famiglia potente, cugino d...