SIAMO SEMPRE TUTTI SOSPESI

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Il Palazzo Reale di Monza sembra avvolto in un'atmosfera sospesa. La neve che cade lenta ricopre ogni cosa, e nell'attesa di Amalia, Pietro e il conte padre, il tempo sembra dilatarsi. La decisione della contessa di far celebrare il matrimonio in segreto qui, lontano dagli occhi curiosi e dai giudizi della corte, mi appare come un colpo di genio. Eppure, non riesco a togliermi di dosso un certo peso.

Michael è seduto accanto al camino, il calore delle fiamme che illumina i suoi capelli biondi. Mi avvicino lentamente, sapendo che ciò che sto per dirgli non sarà facile da accettare.

"Michael," inizio, cercando il suo sguardo, "ci sono altre cose che devo dirti. Prima che Amalia e gli altri arrivino."

Lui solleva lo sguardo, un misto di curiosità e preoccupazione nei suoi occhi celesti. Mi siedo accanto a lui, cercando le parole giuste.

"La contessa madre..." esito un momento, poi proseguo. "Ha deciso di far adottare Pietro dal conte padre. È un piano che ha orchestrato con l'aiuto dell'arciduca. Vuole che Pietro abbia un titolo e una posizione che lo proteggano, lontano dalle concessioni del re sardo."

Michael rimane in silenzio, ma vedo il pensiero lavorare nella sua mente. "E tu sei d'accordo?" chiede infine.

Annuisco lentamente. "Sì. È l'unico modo per assicurare ad Amalia una vita al di fuori degli intrighi di corte. Pietro sarà al sicuro, e lei avrà il sostegno necessario per costruire un futuro stabile."

Michael sospira, lo sguardo che si perde nel fuoco. "Capisco. La contessa è sempre stata abile nel proteggere la sua famiglia... anche se a volte significa fare scelte difficili."

Mi sporgo in avanti, le mani che si stringono tra loro. "Ma non è tutto," dico. "C'è un'altra cosa che devo raccontarti."

Lui mi guarda, attento.

"Ho parlato con l'imperatore," confesso. "È stato un incontro difficile, ma necessario. Mi ha promesso protezione per entrambi. Niente titoli, niente obblighi. Solo un luogo sicuro dove vivere."

Michael inclina leggermente la testa, come per studiare le mie parole. "E cosa ne pensi?"

Sospiro. "Penso che stia dicendo la verità. Vuole che restiamo lontani dagli intrighi e dalle guerre tra i nostri regni. Cornovaglia... gli ho detto che per noi sarebbe il luogo ideale. Un posto sontuoso ma intimo, lontano dalla corte e da ogni pericolo."

Vedo un lampo di emozione attraversare il suo volto. "Cornovaglia," mormora. "Lì ho passato alcuni dei miei momenti più belli... ma anche i più difficili. È stato lì che ho saputo che mio padre adottivo mi aveva estromesso dagli affari di famiglia."

Gli prendo la mano, stringendola forte. "Ma è anche il luogo dove possiamo costruire qualcosa di nostro. Lontano da tutto, liberi di essere noi stessi."

Michael mi guarda, e nei suoi occhi vedo una scintilla di speranza. Poi annuisce, un sorriso leggero che mi rassicura. "Sei certo di questa scelta, Alessandro?"

"Sì," rispondo, senza esitazione. "Per noi due, per Amalia, per tutto ciò che sogniamo... è la scelta giusta."

HO DETTO AMORE  - Il ciondolo segreto -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora