SONO SOLO UN UOMO

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Sono passati due mesi da quando Belladonna è arrivata nel nostro villaggio. Il tempo scorre in modo strano qui, tra il mare che si infrange lento e il vento che sembra portare con sé segreti da terre lontane. La sua presenza, inizialmente inquietante, si è fatta parte del tessuto della nostra quotidianità, come se fosse sempre stata qui, eppure ogni suo gesto ci ricorda quanto sia diversa.

Il laboratorio che ha allestito nella villa accanto è qualcosa di unico, quasi irreale. Le pareti sono rivestite di legno scuro, illuminate solo dalla luce tremolante delle candele e di una lampada a olio sospesa al centro della stanza. L'aria è densa, carica di un aroma pungente di resine e piante essiccate, con una nota quasi ferrosa che sembra insinuarsi nella pelle. Gli scaffali, che arrivano fino al soffitto, sono colmi di ampolle di vetro dai colori inquietanti: liquidi verdi luminescenti, polveri nere e rosse, e soluzioni trasparenti che sembrano pulsare di vita propria. Erbe essiccate pendono dal soffitto, insieme a ghirlande di piante sconosciute, i cui profumi si mescolano in un aroma dolce e al contempo aspro. Al centro della stanza, un tavolo di legno scuro è ingombro di strumenti alchemici: alambicchi, mortai, bisturi affilati e piante fresche, ancora umide di rugiada.

In un angolo, un grande terrario è abitato da ragni di ogni forma e dimensione, alcuni piccoli come un chicco di riso, altri grandi quanto una mano. Belladonna li osserva con la stessa attenzione che riserva ai suoi manoscritti. «Non aver paura,» mi ha detto la prima volta che li ho guardati con sospetto. «Ogni creatura ha il suo scopo. I ragni sono maestri nell'arte della precisione. Dalla loro seta estraggo il filo più resistente e puro per le mie cure.»

Ho imparato a non farmi domande

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Ho imparato a non farmi domande. Lei conserva i ragni con una cura che rasenta il sacro, e dalle loro ragnatele ricava una strana mistura, simile a bava, che usa per preparare unguenti e medicamenti. Una volta mi ha mostrato come lavorare quella sostanza: «La seta di ragno ha proprietà che molti ignorano,» mi ha spiegato, mentre mescolava la bava con un estratto di belladonna. «Accelera la guarigione delle ferite e crea una barriera contro le infezioni. Ma solo se dosata con precisione.»

Demian, il lupo bianco e nero che sembra inseparabile da Belladonna, ha iniziato a seguirmi ovunque. Quando i suoi occhi dorati si posano su di me, c'è una calma silenziosa che mi rassicura, come se mi dicesse che non sono mai veramente solo. All'inizio ero confuso dal suo comportamento, ma col tempo ho imparato a trovare conforto nella sua presenza. C'è qualcosa di rassicurante in quel legame silenzioso: Demian è sempre accanto a me, osservandomi con occhi che sembrano comprendere più di quanto un animale dovrebbe. Di recente, ho notato che ha iniziato ad avvicinarsi anche a Michael, seguendolo con lo stesso sguardo protettivo. Michael lo accoglie con sorrisi e brevi carezze, felice di vederlo perdere un po' della sua diffidenza.

Questa mattina, una donna del villaggio è arrivata al laboratorio. Era visibilmente agitata, e non ci è voluto molto per capire il motivo: una gravidanza difficile, ormai al termine, e una paura tangibile per il futuro. Belladonna l'ha accolta con calma, chiedendo dettagli e rassicurandola con la sua solita voce ferma. Poi si è diretta verso il terrario dei ragni, aprendo con delicatezza il coperchio. Ha infilato la mano senza esitazione, lasciando che una delle creature salisse lentamente sul dorso della sua mano. I suoi movimenti erano precisi e privi di paura, quasi rispettosi. «Guarda,» ha mormorato verso di me una volta, «il loro dono è la precisione. Estrarre la seta è come ricevere un segreto che loro scelgono di condividere.» Dopo aver raccolto un sottile filo di seta, lo ha mescolato con un liquido trasparente che brillava come bava, raccolto poco prima dalle fauci di Demian. Ogni gesto sembrava parte di un rituale antico e profondo. Dopo averla fatta sedere, si è girata verso di noi. «Per oggi non avete compiti,» ha detto con un tono che non lasciava spazio a repliche. «Andate nelle radure e godetevi il sole. Questo villaggio può aspettare un giorno senza di voi.»

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